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Venerdi, 19 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Leone IX Papa ( Letture di oggi )

Suor Maria Consolata Betrone:Non era la prima volta che Gesù usava il paragone del bimbo e del vestitino a indicare che le piccole anime s'abbandonano fiduciose all'azione della grazia, anche per quanto riguarda la loro santificazione, contente solo di assecondarla in tutto e per tutto con estrema docilità. Le diceva infatti l'8 ottobre 1935: Consolata, godo in te, perché posso fare tutto quello che voglio e perché faccio Io tutto. Dimmi; tu sai con quanta cura e amore una mamma fa il vestitino al suo bimbo, vi mette proprio tutto il cuore. Ora se il bimbo non la lasciasse fare, perché il vestitino... vuoI farlo lui; contristerebbe la mamma.
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Maggio, mese di Maria - Meditazioni sulla Madre di Dio



Maria



Undicesimo giorno - IL NUMERO DEI REPROBI

I. - Se larga è la strada che porta alla perdizione, quante saranno quelle anime che imboccandola vi sono cadute?... Se stiamo a certe rivelazioni, c'è da spaventarsi.

II. - Disse ancora Gesù: il regno dei cieli soffre violenza; solo i violenti lo rapiscono. I violenti con se stessi, con la propria natura corrotta, con ogni sorta di tentazione. Disse pure che se non faremo penitenza, periremo tutti.

III. - Che fare? Battiamo la via stretta, la via del dovere compiuto, del sacrificio, dell'abnegazione. Non badiamo ai pochi o ai tanti che sanno vivere così. Noi sappiamo che fare per essere salvi, facciamolo! E procuriamo di portare altri a salvezza. La nostra libera scelta ci metterà alla fine della vita o tra i reprobi, o tra gli eletti. Una scelta che non si potrà fare a vita compiuta, ma occorre pensarci a tempo. Nella nostra ignoranza e soprattutto nella nostra debolezza, ricorriamo a Maria, la nostra Madre santissima. Ella si presenta quale nostro modello di vita, ma si offre a tutto fare per salvarci, purché non le poniamo ostacoli, specialmente l'ostacolo della nostra cattiva volontà.

ESEMPIO: Il santo Gian Gabriele Perboyre. - È questi un illustre martire della Cina, figlio degno di s. Vincenzo de' Paoli. Un'anima innocente e tanto interiore. Ma pochi mesi prima del suo martirio ebbe a sostenere una terribile prova. Dopo cinque anni di tanta virtù e tante fatiche nella missione, sentì una depressione di spirito, si trovò come abbandonato da Dio, quasi dannato. Finalmente gli apparve Gesù in croce, e guardandolo amorevolmente gli disse: «Che temi tu, non sono io forse morto per te? metti il tuo dito nel mio costato, non temere più della tua dannazione». Quel santo missionario ebbe un respiro, si sentì totalmente libero e tranquillizzato, moltiplicato nel fervore apostolico ed ebbe la grazia d'essere martire per la fede!

FIORETTO: Guardati dal dare la minima molestia a chicchessia; e cerca di sopportarla tu, se ti vien fatta.

OSSEQUIO: Lègati ad una pratica di devozione mariana, e siile fedele: sarai sicuro di evitare l'inferno! Per esempio tre Ave ogni sera.

GIACULATORIA: Se fra l'eterne fiamme non sono, Vergine eccelsa, è tuo dono!

PREGHIERA: O Maria, Madre nostra dolcissima, deh! ottienici forza e coraggio per seguire fino all'ultimo la via della giustizia e della santità, affinché possiamo cantare in eterno le tue glorie. Amen.

Tratto dalla rivista: Papa Giovanni – Titolo: “Il mese di maggio” Collegio Missionario Sacro Cuore Andria – BARI - 1987 Fonte: www.preghiereagesuemaria.it