Santo Rosario on line

Venerdi, 19 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Leone IX Papa ( Letture di oggi )

Santa Faustina Kowalska: Vi sono momenti nella vita, in cui direi che l'anima non è più in grado d'affrontare il linguaggio degli uomini. Tutto l'affatica, nulla le dà pace; ha solo bisogno di pregare. Sta unicamente in questo il suo sollievo. Se si rivolgerà alle creature, non ne ricaverà che un'inquietudine maggiore.
font

Maggio, mese di Maria - Meditazioni sulla Madre di Dio



Maria



Decimo giorno - L'INFERNO

I. - L'inferno c'è! Sarà stato pur creato per qualcuno! Tu dici: sì, per Satana e i suoi. Bene! Cerca di non essere dei suoi. Che sarà l'inferno? Si parla di fuoco. Che fuoco sarà? Un fuoco che non si consuma, e neanche consuma. E sarà eterno! Ciò è di fede. La potenza di quel fuoco non è per nulla paragonabile al fuoco terrestre. Io non voglio andare a provarlo, poiché non sopporto neppure la fiamma della candela.

II. - Se ti capitasse di andarci?... Quale disperazione! Pensare che per tanto poco potevi evitarlo. Quanto fosti stolto a non dar retta a quella predica, a quel libro santo, a quegli esercizi spirituali, a quel buon amico... Quanti nelle tue stesse condizioni si sono salvati! Chi ti darà un po' di pace?

III. - Ma il tuo più gran tormento sarà il pensiero e la realtà della perdita di Dio, la somma bontà, la somma felicità; l'amicizia e la fraternità del dolce Salvatore, l'amore della più tenera fra le mamme, Maria Santissima. E da quel baratro, da quello stato di vita tormentosa non uscirai mai più! «Lasciate ogni speranza voi che entrate!». Solo Maria, la tenera nostra Madre può salvarci. Ci salvò di certo tante volte, anche non invocata. Ma cerchiamo di invocarla ogni giorno, ciò serve anche a tenerci allarmati contro quanto potrebbe perderci.

ESEMPIO: S. Camillo de Lellis. - Un giorno, il 2 febbraio 1575, mentre cavalcava in divisa militare un focoso cavallo, pavoneggiando se stesso, fu colpito, da una grazia fulminea: «Basta, disse, bisogna cominciare una nuova vita. Non voglio dannarmi! O Maria, aiutatemi a vincere tante passioni ed ottenetemi la perseveranza». Si reca in una chiesa, si confessa, e chiede di entrare tra i cappuccini. Poco tempo dopo, per una piaga al piede, è costretto ad uscirne. Ma allora sogna e dà inizio all'Ordine dei ministri degli infermi, per l'assistenza agli ammalati e ai poveri. Si fece santo e la Chiesa lo venera sugli altari.

FIORETTO: In omaggio a Maria, non trascurare nessun tuo dovere, specie quello che più ti costa. OSSEOUIO: Mettiti per un momento immobile in ginocchio davanti ad un'immagine di Maria, e pensa se dovessi restare così per tutta l'eternità?... Oh, disperazione!... E nell'inferno?...

GIACULATORIA: Dal cupo orribile eterno esilio, Maria, salvatemi: son vostro figlio!

PREGHIERA: Non voglio, o Madre, cadere nell'inferno; no, non voglio essere lontano da te, dal tuo Figlio, da Dio! O Maria, Madre dolcissima e piissima, deh, aprimi le porte del cielo. Ascolta l'umile preghiera, riservami il tuo paradiso! Amen.

Tratto dalla rivista: Papa Giovanni – Titolo: “Il mese di maggio” Collegio Missionario Sacro Cuore Andria – BARI - 1987 Fonte: www.preghiereagesuemaria.it