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Sabato, 20 aprile 2024 - Misteri gaudiosi - Beata Chiara Bosatta ( Letture di oggi )

Sant'Antonio di Padova:Della morte di un nemico non dobbiamo godere, ma dolerci e piangere. Così ha fatto Gesù sulla croce, quando piangeva sulla umanità uccisa dal peccato: "Figlio mio, potessi io morire per te! Giovasse a te la mia morte!". Quasi volendo dire che nessuno vuol concedere a Cristo di morire per lui. Infatti, grande dono reputa il Signore, che il peccatore gli permetta di morire per lui.
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Meditazioni su Maria Ausiliatrice di San Giovanni Bosco



Maria Ausiliatrice



Grazie ricevute ad intercessione di Maria Ausiliatrice

Guarigione di uno storpio.

La mattina del 4 Giugno 1874, solennità del Corpus Domini, all'aprirsi della chiesa di M. Ausiliatrice in questa città di Torino fu trovato un infelice sdraiato presso alla porta della medesima. Dimandato che desiderasse, rispose essere un poverello storpiato che veniva ad implorare la guarigione, dalla santa Vergine Ausiliatrice e che a tale scopo chiedeva che, gli fosse data la benedizione. Condotto o meglio trasportato in sacrestia ed essendo i sacerdoti tutti occupati nell'udire le confessioni ed in’altri ministeri, aspettò con pazienza fino alle ore otto circa. Allora accorgendosi che un sacerdote era libero gli fe' cenno, che gli si avvicinasse ed ebbe luogo questo discorso

Forestiere: Io sono un infelice che domando pietà.
Prete: Che desiderate?
F: Dimando per carità che mi dia la benedizione di Maria Ausiliatrice, che sola può guarirtisi i miei malanni.
P: Quali mali avete?
F: Io sono tutto attratto nella persona. I reumatismi, una contrazione de' nervi, un' affezione alla spina dorsale mi resero gobbo, storpio, da non potermi più servire di me stesso.
P. Come poteste venire fin qui?
F: Una persona caritatevole mi condusse questa notte sopra di una carrettella fino a questa chiesa, di poi col bastone e coli' aiuto di un amico ho potuto venire sino alla sacrestia.
P: È molto tempo che vi trovate in questo stato?
F: Sì è già molto tempo, ma da due mesi in quà, sono ridotto a non potermi nèmmeno più servire delle mani.
P. Che cosa dicono i medici?
F: I medici hanno fatto tutto quello che l'arte e la carità potè suggerire; ma ogni rimedio mi tornò inutile, ed ultimamente mi aggiunsero che non sanno più né che fare né che suggerire. I miei parenti, amici ed il mio parroco tutti mi dissero che per me non c'è più rimedio se non la benedizione di Maria A., da cui tanti riconoscono benefizi straordinaria.
Allora fu aiutato a porsi in ginocchioni, si pregò da lui, da alcuni astanti, se gli diede la benedizione, di poi il prete gli disse: Se voi avete fede in Maria cominciate ad aprire la mano.
F. Non posso.
P. Si che potete, cominciate ad allungare il pollice. Si provò e ci riuscì. Allungate il dito indice. Lo allungò, lo stesso fece del medio, dell'annulare, del mignolo e di tutta la mano. Fate ora il segno della santa Croce. Lo fece con tutta speditezza. Allora tutto commosso esclamò: La Madonna mi ha fatta la grazia!
- Se la Madonna vi ha fatta la grazia, date gloria a Dio ed alzatevi in piedi. Voleva egli ubbidire appoggiandosi sulle stampelle. No, ripigliò il prete, voi dovete dare questo segno di fiducia in Maria ed alzatevi senza appoggiarvi o farvi reggere da alcuno.
Ubbidì prontamente. Cessano le storpiature della schiena, delle spalle, delle braccia e delle gambe, e si alza diritto sulla persona come se mai alcun male avesse sofferto: quindi si pose a camminare speditamente per la sacrestia.
- Amico, soggiunse il prete, giacchè la santa Vergine vi ha in modo così sensibile protetto, mostratele gratitudine usando immediatamente questo corpo a fare una genuflessione all'altare del SS. Sacramento senza appoggiarvi e reggendovi soltanto sulla vostra persona. Lo fece con tutta disinvoltura.
- Mio Dio, esclamò il forestiere, che spettacolo, è tanto tempo che non mi fu più possibile di far quest'atto di religione, nè mi sarei immaginato di poterlo fare così presto! - Vergine Ausiliatrice, pregate per me.
- Caro amico, terminò il prete, in riconoscenza a Maria promettetele che per l’ avvenire sarete un vero suo divoto, e vivrete da buon cristiano.
- Sì, sì: sarò un buon cristiano, e domenica per prima cosa andrò a fare la mia confessione e comunione.
Così dicendo prese la stampella di cui poco prima si era servito, se la mise contro le spalle a foggia militare e come se avesse riportata una grande vittoria, e se ne partì senza nemmeno salutare alcuno degli astanti.
Ognuno si pensava che fosse per ritornare indietro, e così potergli dimandare il suo nome, ma non si vide più: forse ripasserà altro giorno almeno per ringraziare Colei, che dal cielo gli ottenne favore cotanto segnalato.
É questo uno dei molti favori che la santa Vergine ogni giorno concede a' suoi divoti, che la invocano col titolo di aiuto dei Cristiani: Auxilium Christianorum.
Tra gli altri erano presenti al fatto il sacerdote Gioachino Berto e il signor Musso Ermenegildo.

Una giovinetta guarita da epilessia.

«Ti sono molto riconoscente della premura che ti sei dato di andare subito a raccomandarmi all'altare di M. Aus. Mio caro Cecchino, sono veramente confusa al pensare che la gran Vergine abbia avuto tanta bontà di fare. a me una grazia così grande, indegna come io sono di riceverla; questa è una grazia veramente evidente. Sappi che la nostra buona mamma piangeva continuamente al vedere come sovente, e sempre lungo il giorno, io era sorpresa dal mal caduco e tutte le volte ognor più forte. Essa non osava lasciarmi andare da nessuna parte e nè manco in chiesa: poichè, quando io veniva assalita, io andava fuor di me e parlava forte; e sebben cosa di un momento, recava però non lieve disturbo agli astanti; puoi dunque immaginarti il dispiacere che era anche per la mamma. Per la qual cosa alcuni le dicevano di condurmi a san Giovanni d'Andorno; ma per i malori che la mamma soffre in questa stagione e per n, in aver persona, che ci accompagnasse colà, ci trovavamo in una grave difficoltà. Ora però la cosa ha pigliato tutt'altro aspetto; ed infatti, tel confessiam sul vero, dopo che per mezzo di lettera la mamma si raccomandava al Direttore della chiesa di Maria Ausiliatrice affinchè intercedesse presso la gran Vergine in mio aiuto e mi mandasse la santa benedizione, il mio male è affitto svanito e più non me ne rimase il minimo sentore.

Il giorno 28 dello scaduto Dicembre abbiamo ricevuta la tua lettera, in cui l'ottimo tuo Direttore inviavami la sua santa benedizione in un colla medaglia. Il giorno 30 la madre mi ha condotta a confessarmi, quindi mi recai innanzi all'altare della nostra gran Vergine degli infermi; ho dato principio alla novena, che mi si disse di fare, e già mi trovo guarita al penultimo giorno di essa novena. Ma ora sentendomi vivamente debitrice di` un tal favore a questa gran Vergine, prometto che più non voglio mancare di pregarla; così pure porgo i miei ringraziamenti al tuo Direttore, siccome quegli che tanto si impegnò per me, raccomandandomi nel sacrificio della Messa.

Laonde la mamma, acciocchè dia prova di maggior riconoscenza per questa grazia ricevuta, sovente mi dice che io devo eziandio cambiare tenor di vita: cioè che più non mi adiri e che rattempri la mia focosa indole. Oh sì, la voglio ubbidire; e per l'avvenire, o caro fratello, procurerò di essere in tutto una figlia paziente ed ubbidiente, e tu prega per me, onde colle tue preghiere io possa ricever da Dio benedizioni ed esser più con efficacia coadiuvata nei miei bisogni.

Tua sorella ANDREINA

Fonte: http://www.donboscosanto.eu