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Giovedi, 25 aprile 2024 - Misteri luminosi - San Marco ( Letture di oggi )

Madre Teresa di Calcutta:Capite, fratelli? Sofferenza, dolore, umiliazione... sono baci di Gesù. A volte giungete così vicini a Gesù sulla croce, che Egli riesce a baciarvi. Una volta dissi questo a una signora che stava soffrendo atrocemente. Mi rispose: « Dite a Gesù di non baciarmi... di smet­terla di baciarmi ». Quella sofferenza doveva venire, ci fu nella vita della Madonna, ci fu nella vita di Ge­sù... deve venire anche nella nostra vita. Soltanto, non fate mai i visi lunghi, poiché la sofferenza è un dono che viene da Dio. E una cosa che sta soltanto tra voi e Gesù.
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Luglio, mese del Preziosissimo Sangue di Gesù



Preziosissimo Sangue

26 luglio. IL PREZIOSISSIMO SANGUE E L'UNZIONE DEI MALATI

Anche nel tempo della malattia e soprattutto negli ultimi momenti della nostra vita il Sangue di Gesù ci offre salvezza. Gesù agonizzante nel Getseman! ci dà un'immagine di quel supremo momento in cui la nostra anima si separerà dal corpo. Dolori per il corpo e per l'anima: le ultime decisive tentazioni.

Anche per Gesù fu dura lotta, tanto che pregò il Padre suo di allonta­nare da lui quel calice colmo di amarezza. Pur essendo Dio non cessava di essere uomo e di soffrire come uomo.

Per noi sarà più dura, perché ai dolori si aggiungerà il timore del giudizio di Dio. Dove troveremo la forza di cui avremo bisogno in quei momenti? La troveremo nel Sangue di Gesù, nostra unica difesa nell'ultima prova.

Il sacerdote pregherà su di noi e ci ungerà con l'Olio di salvezza, perché la potenza del demonio non vinca sulla nostra debolezza e gli angeli ci portino tra le braccia del Padre. Per ottenerci perdono e salvezza il sacerdote non farà appello ai nostri meriti, ma ai meriti guadagnatici dal Sangue di Gesù.

Quanta gioia, pur nel dolore, al pensiero che, grazie a quel Sangue, potrà aprirsi anche per noi la porta del cielo!

Fioretto Pensa spesso alla morte e prega perché ti sia conces­sa la grazia di una morte santa.

ESEMPIO Nella vita di S. Francesco Borgia si legge questo terribile fatto. Il santo stava assistendo un moribondo e, prostrato a terra accanto al letto con un Crocifisso, con calde parole esortava il povero peccatore a non rendere inutile per sé la morte di Gesù. Ad un tratto il Crocifisso cominciò a grondare Sangue vivo dalle piaghe: un miracolo voluto da Dio per invitare il peccatore ostinato a chiedere perdono di tutte le sue colpe. Tutto fu inutile. Allora il Crocifisso staccò una mano dalla croce e, dopo averla riempita del suo Sangue, l'avvicinò a quel peccatore, ma ancora una volta l'ostinazione di quell'uomo fu più grande della misericordia del Signore. Quell'uomo morì col cuore indurito nei suoi peccati, rifiutando anche quel dono estremo che Gesù aveva fatto del suo Sangue per salvarlo dall'inferno.