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Martedi, 19 marzo 2024 - Misteri dolorosi - San Giuseppe ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Un discepolo si era macchiato di un grave peccato. Tutti gli altri reagirono con durezza condannandolo. Il maestro, invece, taceva. Uno dei discepoli non seppe trattenersi e sbottò: "Non si può far finta di nulla, Dio ci ha dato gli occhi!" Il maestro allora replicò: "Sì, è vero, ma ci ha dato anche le palpebre!" Il giudicare gli altri è sempre da evitare. La correzione fraterna è praticabile solo se scaturisce dall'amore e da chi si riconosce figlio perdonato dal Padre, fratello tra fratelli. Gesù non scelse Pietro perché non avesse di meglio: lo scelse perché, proprio attraverso l'amara esperienza del rinnegamento, ha saputo lasciarsi perdonare, trasformare e amare dal Signore. Solo chi si sente perdonato e amato è capace di comprendere, amare e guidare gli altri.
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Luglio, mese del Preziosissimo Sangue di Gesù



Preziosissimo Sangue

20 luglio - I MINISTRI DEL SANGUE

Gesù è stato il primo Sacerdote che ha offerto al Divin Padre il proprio Sangue per la remissione dei nostri peccati. Per perpetuare la sua offerta, nell'ultima Cena, dopo l'istituzione dell'Eucarestia, istituì anche il Sacerdozio: «Fate questo in memoria di me». Questa verità è confermata dagli Apostoli e dalla perenne tradizione della Chiesa. «Il sacerdote, dice S. Tommaso, dovendo essere ministro del Prezioso Sangue è consacrato dal Sangue di Cristo». Nella consacrazione egli riceve i più ampi poteri: consacrare il Corpo e il Sangue di Cristo, assolvere dai peccati, conferire la Grazia nei Sacramenti, pregare per il popolo e in nome del popolo cristiano; è davvero «il Signore del Sangue» (S. Caterina). Chi chiama il sacerdote ad un ufficio così alto? Non si diventa sacerdoti di proprio arbitrio, ma solo chi è chiamato dal Signore può salire l'altare. E Dio non ha preferenze per uomini di illustre casato, anzi sceglie, quasi sempre, i suoi sacerdoti tra le famiglie più umili e povere. Se grande è la responsabilità del sacerdote, grande è anche la sua dignità e il rispetto a loro dovuto. «Se al sacerdote tocca di ministrare il Sangue di Cristo, questa funzione rende divina la loro dignità e stabilisce il debito di riverenza da parte di tutti: riverenza che va a Dio stesso e a questo glorioso Sangue» (S. Caterina). Quante benemerenze del Sacerdozio cattolico! Sia nel campo della carità sia in quello delle scienze e del progresso, è sempre stato all'avanguardia fino al più sublime eroismo. Eppure il sacerdote è l'uomo più odiato e perseguitato. Ma egli, sull'esempio di Cristo, sa perdonare ai suoi persecutori ed è lieto di poter unire il proprio sangue a quello che tutti i giorni offre sull'altare.

ESEMPIO: Il Card. Massaia racconta che, nel 1863 in Abissinia, due nuovi convertiti, marito e moglie, chiedevano continuamente d'essere ammessi alla S. Comunione. Finalmente li accontentò e nella loro capanna, addobbata alla meglio, iniziò la celebrazione della S. Messa. Subito dopo la consacrazione del Calice, la donna cominciò a gridare: «Fuoco, fuoco!». Le chiese allora la ragione di quel grido ed ella disse: «Quando avete alzato il Calice, ho visto scendere dal cielo un fascio di fuoco; le vostre mani erano infocate e anche il calice era infocato». Il Massaia pensò ad un'allucinazione o esaltazione della povera donna e la mise alla prova. Innalzò, dopo la consacrazione, prima un'ostia ed un calice, non consacrati, poi quelli consacrati e dovette ricredersi, perché la donna continuava a vedere rosseggiare di fuoco solo l'Ostia e il Calice consacrati. Non disse Gesù ch'era venuto a portare il fuoco sulla terra? Il fuoco del suo amore, perché di esso bruci il mondo intero; ha ordinato ai suoi sacerdoti di mantenerlo vivo in tutte le anime, colmandole del suo Sangue Prezioso.

PROPOSITO: Rispetta ed ama il sacerdote, perché dispensa i tesori del Sangue di Cristo.

GIACULATORIA: O Gesù, eterno e sommo Sacerdote, io offro il tuo Sangue prezioso all'Eterno Padre, affinché mandi nella sua Chiesa santi e ferventi sacerdoti.

Fonte: www.preghiereagesuemaria.it