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Giovedi, 28 marzo 2024 - Misteri luminosi - San Castore di Tarso ( Letture di oggi )

San Francesco di Sales:Se per voler essere persone devote vi accorgete che il mondo vi deride, voi deridete il mondo, rallegrandovi di un’umiliazione così gloriosa, qual è quella che si patisce per la virtù.
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La Madonna del Carmine e lo scapolare





LO SCAPOLARE DEL CARMINE: SEGNO DI UNA VOCAZIONE




La decisione di consacrarsi a Maria deriva da una scelta della volontà, mossa dalla fede e dall'amore. È quindi un atto intimo, personale, che impegna la facoltà dell'anima. Può tuttavia manifestarsi esterna­mente per mezzo di un rito o di segni, che cadono sot­to l'esperienza dei sensi e possono essere percepiti dagli altri. L'uso di espressioni sensibili è pienamente conforme alla natura dell'uomo, che solo attraverso i sensi comunica con il mondo esterno. Anche Gesù nei Sacramenti si serve di segni sensibili come veicoli di grazia. Lo Scapolare è, quindi, il segno sensibile, approvato dalla Chiesa, con il quale rendiamo manifesta la nostra consacrazione a Maria e i vincoli che ci legano a lei.

Chi indossa lo Scapolare - come affermò esatta­mente Pio X - per mezzo di esso viene associato, in mo­do più o meno stretto, all'Ordine Carmelitano. Egli percio deve sentirsi impegnato a una speciale dedizione alla Ver­gine, al suo culto e alla sua imitazione: elementi essenziali di quella vocazione carmelitana di cui nella Chiesa lo Scapolare rende partecipi. Così lo hanno considerato i numerosi santi, che non hanno mai voluto separarsene e che lo hanno considerato vincolo di unione a una famiglia religiosa, di cui volevano vivere l'impegno di particolare dedizione alla Madonna, sicuri della sua speciale prote­zione materna durante la vita e nell'ora della morte.

Per tutti coloro che lo indossano - disse ancora Pio XII - lo Scapolare diventi memoriale della Madonna, specchio di umiltà e di castità, breviario di modestia e di semplicità, eloquente espressione simbolica della preghiera d'invocazione dell'aiuto divino. E un altro pontefice, Paolo VI, afferma: Lo Scapo­lare del Carmine è una forma di pietà che per la sua sem­plicità è adeguata alla comprensione di tutti e si è larga­mente diffusa fra i cristiani con tanti frutti salutari. Su questo argomento, quando il popolo cristiano viene ammaestrato, bisogna sempre ricordare e insi­stere che, mentre si onora la Madre, il Figlio, per il quale tutto è stato fatto e nel quale piacque al Padre far abitare ogni pienezza, dev'essere maggiormente co­nosciuto, amato e glorificato, e si devono osservare i suoi comandamenti... Si deve inoltre ammonire che la devozione verso la Madre di Dio non consiste in uno sterile passeg­gero sentimentalismo, né in una certa qual vana cre­dulità, ma deve procedere dalla fede vera, dalla quale siamo portati a riconoscere la preminenza della Ma­dre di Dio, e siamo spinti al filiale amore verso la Madre nostra e all'imitazione delle sue virtù.

È ormai risaputo, per averlo più volte rimarcato lui stesso, l'attaccamento, o meglio l'affezione, alla Vergine sotto il titolo del Carmelo che papa Giovan­ni Paolo Il nutre teneramente, verso la quale si di­chiara Totus tuus, a cui fa quasi da eco il Carmelo con il suo Totus marianus est Carmelus. Una conferma della devozione alla Vergine del Carmelo era stata fornita personalmente dal papa nella sua visita pastorale alla parrocchia romana di San Martino ai Monti del 17 febbraio 1980. Pren­dendo lo Scapolare della priora dell'Ordine Secolare Carmelitano e portando le mani sul proprio petto esclamò: qui sotto lo porto anch'io da molto tempo! Un quotidiano laico di Roma di larga diffusione afferma che sul petto del Santo Padre, in occasione dell'intervento chirurgico al Policlinico Gemelli il 13 maggio 1981, in seguito all'attentato di piazza San Pietro, fu distintamente osservato lo Scapolare del Carmine.

Tentiamo, con l'aiuto di chi era presente di ricostruire le condizioni del Papa prima del lungo inter­vento. Mancano pochi minuti alle sei del pomeriggio. Quando il Pontefice entra in sala operatoria non ha già più la talare bianca. Indossa solo una maglietta e sulla pelle lo Scapolare, due ritagli di stoffa marrone sul petto e sulla schiena legati da una fettuccia, con l'immagine della Madonna del Carmelo... "18 Nuova conferma e ulteriori particolari li troviamo nell'ultimo libro, Dono e Mistero, nel 500 del mio Sa­cerdozio, scritto in occasione del suo Giubileo, dove il Papa si abbandona a confidenze che mostrano ulte­riormente il filo mariano, forte e profondo, che lo lega a Maria e al Carmelo:

... a Wadowice (sua città natale), c'era sulla collina un convento di Carmelitani la cui fondazione risaliva ai tempi di San Raffaele Kalinowski (carmelitano polacco canonizzato dal Papa). Gli abitanti di Wadowice lo fre­quentavano in gran numero, e ciò non mancava di riflet­tersi in una diffusa devozione per lo Scapolare della Madonna del Carmelo. Anch'io lo ricevetti credo all'età di dieci anni e lo porto tuttora. Si andova dei Carmelitani anche per confissarsi. Fu così che, tanto nella chiesa par­rocchiale quanto in quella del Carmelo, si formò la mia devozione mariana durante gli anni dell'infanzia e dell'a­dolescenza.

Fonte: http://www.preghiereagesuemaria.it/madonna_del_carmine.htm