Santo Rosario on line

Sabato, 20 aprile 2024 - Misteri gaudiosi - Beata Chiara Bosatta ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Si avvicina il Natale ma noi siamo distratti, preoccupati, con lo sguardo costantemente fissato su noi stessi. Il mondo, come non mai, è pieno di problemi. Un piccolo virus ha fatto crollare le nostre sicurezze, e ci ritroviamo più fragili e indifesi. Si avvicina il Natale, subiamo ancora delle restrizioni, ma resistono le nostre tradizioni: si prega la novene, i bambini preparano la recita, si organizza la pesca di beneficenza. Le luci da tempo indicano la strada dei regali, ma le cose materiali non meritano tutto questo affanno. Vorrei che queste luci indichino anche la via di Dio che si fa bambino. Vorrei che ci sia una intensa attesa del Signore che viene, una attesa fatta di silenzio, di ascolto, di preghiera. Per Natale si può fare di più, si può osare di più. L'amore di Dio si dona a te! Ma tu sai che l'amore esige l'amore: Dio si dona a te affinché tu possa accoglierlo ed amarlo sopra ogni cosa.
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La Madonna del Carmine e lo scapolare





LO SCAPOLARE, PEGNO DI SALVEZZA




La protezione di Maria, come abbiamo visto, sarà seguita dalla grazia del Signore di cui essa è come un anticipo. Lo Scapolare è la veste di salvezza (Is 61,10), cioè pegno di salvezza. Ed è ciò che vorremmo ora illustrare attraverso un breve ritorno alle origini della storia del Carmelo. L'Ordine del Carmelo, come abbiamo visto, è un Ordine mariano perché è intimamente legato, attra­verso il segno della nuvoletta, all'effusione della mise­ricordia divina. Secondo una traduzione autorizzata, Carmelo significa giardino di Dio. È un paese fertile che ci richiama il tema biblico della Terra Promessa.

Il primo Libro dei Re attraverso. il "ciclo elianico" (cc. 17 e 18) ci invita a vedere nel Monte Carmelo il simbolo e la promessa delle grazie di cui Dio vuole riempire il suo popolo. Secondo la tradizione, l'azione del santo profeta Elia è ordinata all'opera redentrice di Cristo e ai fiumi di grazia che di là scorreranno. È precisamente a questo punto che interviene la Vergine, in quanto Mediatrice di misericordia. La Madre di Dio, nel pensiero dei Carmelitani medioevali, è simbolizzata dalla piccola nube che si innalza sopra il mare e che il servitore di Elia segna­la al suo maestro (1Re 18,41-46). Questa piccola nube precede e annuncia una forte pioggia che porrà fine a una siccità funesta, allo stesso modo che un'umile figlia d'Israele metterà alla luce il Messia e renderà possibile il flusso della grazia. Ecco perché la Ver­gine Maria, al Carmelo, è intimamente legata all'ef­fusione della misericordia e della grazia del Signore.

Come suggerisce l'inno liturgico del Rorate coeli desuper il cielo riversa il Cristo sulla terra partendo da una piccola nube (la Vergine) annunciatrice di pesanti nubi gonfie di pioggia (la grazia divina). Tutta la persona di Nostra Signora è protesa verso l'accoglienza di questa misericordia che essa mette a disposizione dei suoi figli, di ciascuno di noi. È la ragione per la quale la principale devozione mariana del Carmelo è sottomessa a questa legge della tensione di Maria verso la grazia futura. Lo Scapolare non è altro che un annuncio di promessa. È pegno di salvezza nel senso che è segno della misericordia futura. Impegna il nostro futuro nella misura in cui noi lo portiamo degnamente, con il desiderio profondo e sincero di rivestire Maria. Così, noi saremo sicuri di raccogliere i frutti della nostra salvezza senza indugio, quando avremo reso il nostro ultimo respiro. Posti questi principi, dobbiamo stare in guardia da una concezione errata che tende a limitare Veffi­cacia dello Scapolare alle grazie future. La livrea mariana è invece anche pegno di salvezza per l'ora presente.

Se essa ci ricollega al ricordo dei benefici del passato, se essa è orientata al futuro, non di meno in essa dimora un memoriale permanente, una riat­tualizzazione del patronato di Nostra Signora e della sua protezione. La ragione è semplicissima: lo Sca­polare ci riveste della presenza stessa di Maria, pe­rennemente presente nella nostra vita spirituale. Si tratta per noi di modellarci sulla Vergine Maria, la cui vita potrebbe definirsi come un'accoglienza inces­sante della misericordia di Dio. Anche noi, possiamo ricevere questa misericordia giorno dopo giorno. Come Maria, noi possiamo lasciarci letteralmente seppellire sotto le innumerevoli manifestazioni della bontà del Signore che si spande attraverso il mondo intero e si estende di generazione in generazione (Lc 1,50). Lasciando i fiumi della grazia espandersi sopra di noi, possiamo contribuire a far sì che la miseri­cordia copra una moltitudine di peccati (1 Pt 4,8). Rivestire l'Abito di Nostra Signora, è lasciarsi sep­pellire sotto un pegno di salvezza e lasciare che l'a­more benevolo del Padre copra i nostri propri peccati.

Non si finirà mai di esaurire il significato dello Sca­polare. In quanto pegno di salvezza, infine, questa umile veste ci rivela la misericordia di Dio senza tuttavia manifestarla apertamente. Attira la nostra attenzione sul nostro glorioso destino. Rende visibile (o almeno pone alla nostra portata) ciò che c'è di più invisibile e segreto: il flusso della grazia. La Madre di Dio, poiché è Madre della grazia divina (o Mediatrice della grazia), assiste al flusso e allo spiegamento di questa grazia attraverso le anime che le sono consa­crate. È dunque normale che la principale devozione del Carmelo sia ordinata a questa opera di miseri­cordia. E poiché essa è la testimone privilegiata della nostra crescita spirituale, la Vergine Maria ha ben voluto mettere a disposizione la propria veste, pegno di salvezza e anticipo della veste di gloria di cui il Signore ci rivestirà un giorno, in virtù stessa del nostro battesimo poiché, come ci ricorda l'Apostolo, noi tutti che siamo stati battezzati in Cristo, abbiamo rivestito il Cristo (Gal 3,27).

Tenuto conto di ciò che abbiamo esposto a partire dai molteplici sviluppi della tradizione del Carmelo lungo i secoli, appare dunque che lo Scapolare è dotato di una significazione spirituale ricchissima. Questa significazione si appoggia su dei principi teologici sicuri nel campo della partecipazione di Maria all'opera della grazia realizzata dai meriti del suo divino Figlio. A partire dal momento in cui la protezione di Nostra Signora è la risposta alla nostra devozione mariana, questa stessa protezione crea in noi, in maniera miste­riosa, una vera rassomiglianza mariana. È questa ras­somiglianza mariana che lo Scapolare intende signifi­care: Maria ci riveste dell’Abito del suo Ordine perché noi siamo nel monde, la sua immagine vivente. In questo senso, l'umile veste di Maria impegna e affretta la nostra salvezza perché sostiene il nostro desiderio ardente di rivestirci delle virtù di colei che è la prima dei salvati.

Questo piccolo pezzo di stoffa è per noi il memoriale dei benefici (passati, presenti e futuri) che il Signore ci accorda per l'intercessione di Maria. Faremmo male a disprezzare questa devozione che la santa Chiesa mette a nostra disposizione, dopo averlo arricchito di numerose approvazioni e racco­mandazioni. La nostra vita spirituale ha bisogno di segni incarnati della misericordia. Invitandoci a con­dividere la sua intimità sotto il suo velo, affidandoci il suo abito come segno e pegno della misericordia di Dio, Nostra Signora ha superato la nostra attesa e ci ha tracciato un vero cammino di santità.

Fonte: http://www.preghiereagesuemaria.it/madonna_del_carmine.htm