Santo Rosario on line

Venerdi, 19 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Leone IX Papa ( Letture di oggi )

Santa Faustina Kowalska:Era sera. M'ero chiusa già nella mia cella. Vidi l'angelo esecutore dell'ira di Dio. Cominciai a supplicare Dio per il mondo con parole che udivo interiormente. Offrivo all'eterno Padre «Il corpo, il sangue, l'anima e la divinità del suo dilettissimo Figlio, in espiazione dei nostri peccati e di quelli di tutto il mondo». Chiedevo misericordia per tutti «in nome della sua dolorosa passione». Il giorno seguente, entrando in cappella, udii dentro di me queste parole: «Ogni volta che entrerai in cappella, recita fin dalla soglia la preghiera che ieri ti ho insegnato». Recitata che ebbi la preghiera, ricevetti la seguente istruzione: «Questa preghiera serve a placare il mio sdegno, la reciterai sulla corona del rosario che usi di solito. Incomincerai con un Padre Nostro, pronuncerai questa preghiera: "Eterno Padre, ti offro il corpo, il sangue, l'anima e la divinità del tuo dilettissimo Figlio e nostro Signore Gesù Cristo in espiazione dei nostri peccati e di quelli di tutto il mondo". Sui grani piccoli dell'Ave Maria, proseguirai dicendo per dieci volte consecutive: "Per la sua dolorosa passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero". Come conclusione, reciterai tre volte questa invocazione: "Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi misericordia di noi e del mondo intero"».
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Vita di San Pietro di San Giovanni Bosco



San Pietro

S. Pietro capo degli Apostoli è inviato a predicare: cammina sopra le onde: bella risposta data al Salvatore. Anno 31 di Gesù Cristo

Partito Gesù dalla casa di Pietro si ritirò nella solitudine sopra di un monte per fare orazione. Pietro e gli altri discepoli, che a quel punto erano cresciuti in buon numero, gli tennero dietro; ma giunti vicino al luogo stabilito, Gesù loro comandò di fermarsi, e tutto solo si ritirò in luogo separato. Fattosi giorno ritornò ai discepoli. In quella congiuntura Gesù scelse dodici discepoli, cui diede il nome di apostoli, che vuol dire inviati, poichè gli apostoli erano realmente inviati a predicare il Vangelo per allora ne' soli paesi della Giudea; di poi in tutto il mondo. Fra questi dodici destinò S. Pietro a tenere il primo luogo e a fare da capo affinchè, come dice S. Girolamo, stabilito fra di loro un superiore, si togliesse ogni occasione di discordia o di scisma.

I novelli predicatori andavano a predicare il Vangelo con tutto zelo annunziando ovunque la venuta del Messia, e confermando le loro parole con luminosi miracoli. Di poi ritornavano al loro divino maestro come per render conto di quanto avevano fatto. Egli li accoglieva con bontà e soleva portarsi egli medesimo in quel luogo, ove gli apostoli avevano predicato. Avvenne un giorno che le turbe trasportate da ammirazione e da entusiasmo volevano farlo re, ed egli comandando agli apostoli di far tragitto all'opposta sponda del lago, si allontanò da quella buona gente, e andò a nascondersi nel deserto. Gli Apostoli secondo gli ordini del Maestro salirono in barca per passare il lago. Già si avanzava la notte, ed erano ormai giunti al lido, quando levossi una burrasca così terribile, che la nave agitata dalle onde e dal vento era in procinto di affondarsi.

In mezzo a quella tempesta non s'immaginavano certamente di poter vedere Gesù Cristo, che avevano lasciato all'altra sponda del lago. Ma quale non fu la loro sorpresa quando lo videro a poca distanza a camminare sopra le acque con passo franco e veloce, e avanzarsi verso di loro! Al primo vederlo tutti si spaventarono, temendo che fosse un qualche spettro o fantasma, e si misero a gridare. Gesù allora fece udire la sua voce, e gl'incoraggì dicendo: son io, abbiate fede, non temete.

A tali parole niuno degli Apostoli ardì parlare; solo Pietro, e per l'impeto del suo amore verso Gesù, e per accertarsi che non era un'illusione, Signore, disse, se siete veramente voi, comandate che io venga a voi camminando sopra le acque. Il Divin Salvatore disse di sì; e Pietro pieno di fiducia saltò fuori della nave, e gettossi franco a camminare sopra le onde, come si farebbe sopra di un selciato. Ma Gesù, che voleva provare la fede di lui per renderla più perfetta, permise di nuovo che si sollevasse un vento impetuoso, il quale agitando le onde minacciavano di far sommergere Pietro. Vedendo esso i suoi piedi andar giù nelle onde, ne fu spaventato e si mise a gridare: Maestro, Maestro, aiutatemi, altrimenti io son perduto. Allora lo rimproverò della debolezza di sua fede con queste parole: uomo di poca fede, perchè hai tu dubitato? Così dicendo camminarono ambidue insieme sopra le onde finchè, entrando in barca, cessò il vento e si calmò la tempesta. In questo fatto i Ss. Padri ravvisano i pericoli in cui talvolta trovasi il capo della Chiesa, e il pronto soccorso che gli porta Gesù Cristo suo capo invisibile, che permette bensì le persecuzioni, ma la vittoria è sempre della sua Chiesa.



Qualche tempo dopo il Divin Salvatore ritornò nella città di Cafarnao cogli Apostoli, seguito da una gran turba. Mentre si tratteneva in questa città molti gli si affollavano d'intorno, pregandolo di voler loro insegnare quali fossero le opere assolutamente necessarie per salvarsi. Gesù si pose ad istruirli intorno alla sua celeste dottrina, al mistero della sua Incarnazione, al Sacramento dell'Eucaristia. Ma siccome quegli insegnamenti tendevano a sradicare la superbia dal cuore degli uomini, ed ingenerarvi l'umiltà coll'obbligargli a credere altissimi misteri, e specialmente il mistero de' misteri, l'Eucaristia, così i suoi uditori reputando i suoi discorsi troppo rigidi e severi, rimasero offesi, e la maggior parte lo abbandonarono. Gesù vedendosi abbandonato quasi da tutti si rivolse agli Apostoli, e disse: Vedete come molti se ne vanno? Volete forse andarvene anche voi? A questa improvvisa interrogazione ognuno si tacque: solamente Pietro come capo e a nome di tutti rispose: Signore, a chi mai noi andremo? voi avele parole di vita eterna, noi abbiamo creduto e conosciuto che voi siete Cristo figliuolo di Dio. S. Cirillo riflette che questa interrogazione fu fatta da Gesù Cristo agli Apostoli affine di stimolarli a confessare la vera fede, come di fatti avvenne per la bocca di Pietro. Qual differenza fra la risposta del nostro Apostolo e le mormorazioni di certi cristiani, che trovano dura e severa la santa legge del Vangelo solo perchè non si accomoda colle loro passioni? Ciril. in Joan. lib. IV.

Fonte: http://www.donboscosanto.eu/