Santo Rosario on line

Martedi, 16 aprile 2024 - Misteri dolorosi - Santa Bernadette Soubirous ( Letture di oggi )

San Giovanni Bosco:La religione é l’unico solido conforto fra le miserie e le afflizioni di questa vita; essa sola ci assicura la felicità nel tempo e nell’eternità.
font

Vita di San Pietro di San Giovanni Bosco



San Pietro

Elezione di sette diaconi. - S. Pietro resiste alla persecuzione di Gerusalemme. - Va in Samaria. - Suo primo scontro con Simon mago. Anno di Gesù Cristo 35.

S. Pietro ritornato da Samaria dimorò qualche tempo in Gerusalemme, dipoi andò a predicare la grazia del Signore in varii paesi. Mentre con zelo degno del principe degli Apostoli predicava il Vangelo, e visitava le chiese che si andavano qua e là fondando venne a sapere che Simon Mago da Samaria erasi recato in Antiochia per ispargere cola le sue imposture. Pietro risolse di portarsi in quella città per dissipare gli errori di quel nemico di Dio e degli uomini. Giunto in quella capitale Pietro diè subito mano a predicare il Vangelo con grande zelo, e riuscì a convertire tal numero di gente alla fede, che i fedeli cominciarono colà ad essere chiamati cristiani, vale a dire seguaci di Gesù Cristo.

Fra i personaggi illustri che per le prediche di S. Pietro si convertirono fu san Evodio. Al primo arrivo di Pietro egli lo invitò a casa sua, e il santo Apostolo gli si affezionò, gli procurò la necessaria istruzione, e vedendolo adorno delle necessarie virtù lo consacrò sacerdote, di poi vescovo, perchè facesse le sue veci in tempo di sua assenza, e perchè gli succedesse dipoi nel suo vescovado.

Quando Pietro voleva dar principio alla predicazione in quella città incontrava grave ostacolo per parti del governatore che era un principe di nome Teofilo. Costui fece mettere in prigione il Santo Apostolo come inventore di una religione contraria alla religione dello stato. Volle però venire a disputa con lui intorno alla fede che predicava, e sentendolo a dire che Gesù Cristo per amore degli uomini era morto in croce, disse: costui è matto, non bisogna più ascoltarlo. Acciocchè poi fosse riputato come tale, per ischerno, gli fece tagliare i capelli per mezzo, lasciandogli un cerchio intorno al capo in modo di corona. Quello che allora fu fatto a S. Pietro per disprezzo, ora gli ecclesiastici lo usano per onore, e si chiama chierica o tonsura, che rammemora la corona di spine posta sul capo al Divin Salvatore.

Quando Pietro si vide a trattare a quel modo pregò il governatore che si degnasse di ascoltarlo un'altra volta. Essendogli tal cosa concessa, Pietro gli disse: Tu, o Teofilo, ti scandalizzi per avermi udito a dire, che il Dio che io adoro morì in croce. Già ti aveva detto che si era fatto uomo, ed essendo uomo non dovevi tanto maravigliarli che egli fosse morto, poichè il morire è proprio dell'uomo. Sappi però che egli morì in croce di sua volontà, perchè colla sua morte voleva dare la vita a tutti gli uomini facendo pace fra il suo Eterno Padre e il genere umano. Ma siccome ti dico che egli morì, così ti accerto che egli risuscitò per virtù propria, avendo prima risuscitato molti altri morti. Teofilo sentendo a dire che aveva fatto risuscitare dei morti si acquietò, e con aria di maraviglia soggiunse: tu dici che questo tuo Dio risuscitò morti, ora se tu in suo nome farai risuscitare un mio figliuolo che morì alcuni giorni sono, io crederò quanto mi predichi. L'Apostolo accettò l'invito, andò alla tomba del giovane, e in presenza di molto popolo fece una preghiera e in nome di Gesù Cristo lo richiamò a vita. La qual cosa fu causa che e il governatore e tutta la città credessero in Gesù Cristo.

Teofilo divenne in breve fervoroso cristiano e in segno di stima e venerazione versò s. Pietro gli offerì la sua casa perchè ne facesse quell'uso che meglio desiderava. Quell'edifizio fu ridotto a forma di chiesa, dove si radunava il popolo per assistere al divino servizio, e per udire le prediche del S. Apostolo. Affine poi di poterlo ascoltare con maggiore comodità e profitto, gli alzarono quivi una cattedra, dalla quale il Santo dava le sue sacre lezioni.

È bene qui notare come S. Pietro per lo spazio di tre anni, per quanto poteva, risiedeva in Gerusalemme come capitale della Palestina, dove i Giudei potevano con maggior facilità avere con lui relazione. L'anno poi trentesimosesto di Gesù Cristo, sia per la persecuzione di Gerusalemme, sia per preparare la strada alla conversione de' Gentili, venne a stabilire la sua sede in Antiochia: cioè stabilì la città di Antiochia per sua ordinaria dimora, e come centro di comunione colle altre chiese cristiane.

Governò Pietro questa chiesa d'Antiochia sette anni, finchè così inspirato da Dio trasferì la sua cattedra a Roma, come noi racconteremo a suo tempo. Lo stabilimento della santa sede in Antiochia è particolarmente narrato da Eusebio di Cesarea, da S. Girolamo, da S. Leone il Grande e da un gran numero di scrittori ecclesiastici. La chiesa cattolica celebra questo avvenimento con una particolare solennità il 22 febbraio.

Mentre S. Pietro da Antiochia erasi recato a Gerusalemme ricevette una visita che certamente gli fu di grande consolazione. S. Paolo che era stato convertito alla fede con uno strepitoso miracolo, sebbene fosse stato instruito da Gesù Cristo e da lui stesso mandato a predicare il Vangelo ai gentili, tuttavia volle recarsi da S. Pietro, per venerare in lui il capo della Chiesa, e da lui ricevere quegli avvisi e quelle istruzioni che fossero state a proposito. S. Paolo stette in Gerusalemme col principe degli Apostoli quindici giorni, il qual tempo bastò per lui, giacchè oltre alle rivelazioni avute da Gesù Cristo, aveva passato la sua vita nello studio delle scritture e dopo la sua conversione erasi indefessamente occupato nella meditazione e nella predicazione della parola di Dio.

Fonte: http://www.donboscosanto.eu/