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Venerdi, 29 marzo 2024 - Misteri dolorosi - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi )

Madre Teresa di Calcutta:Dove riceverete in dono la gioia di amare? Nel­l'Eucarestia. Nella Santa Comunione. Gesù si è fatto Pane di vita per darci la vita. Giorno e notte egli è sempre presente. Se davvero volete crescere nell'amo­re, sostenetevi coll'Eucarestia, coll'adorazione. Nella nostra congregazione, c'era la consuetudine di avere un'ora di adorazione la settimana e poi, nel 1973, de­cidemmo di avere un'ora di adorazione ogni giorno. I nostri istituti, creati per il malato povero e per l'incu­rabile, sono pieni ovunque. Da quando abbiamo co­minciato ogni giorno ad avere la nostra ora di adora­zione, il nostro amore per Gesù è diventato più inten­so, il nostro amore l'uno per l'altro più comprensivo, il nostro amore per il povero più compassionevole e abbiamo raddoppiato il numero di vocazioni. Dio ci ha benedetto con molte vocazioni meravigliose.
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Vita di San Pietro di San Giovanni Bosco



San Pietro

Introduzione e capitolo I.

Più volte ho tra me pensato al modo di calmare l'odio e l'avversione che in questi tristi tempi taluno manifesta contro ai Papi e contro alla loro autorità. Mezzo molto efficace mi sembrò la conoscenza dei fatti che riguardano la vita di quei supremi pastori stabiliti a fare le veci di Gesù Cristo sopra la terra e a guidare le nostre anime per la via del Cielo. - Io penso, diceva tra me, non trovarsi tanta malignità nell'uomo ragionevole da essere avverso a coloro che hanno fatto ai popoli tanto bene spirituale e temporale; che hanno tenuto una vita santa e la più laboriosa; che furono sempre venerati da tutti i buoni e in tutti i tempi e che spesso per promuovere la gloria di Dio e il vantaggio del prossimo difesero la religione e la propria autorità col loro sangue.

Egli è con questo pensiero, o cattolico lettore, che ho divisato d'intraprendere il racconto delle azioni dei Sommi Pontefici che da Gesù Cristo governarono la Chiesa fino ai nostri giorni. Cominciando pertanto da S. Pietro stabilito primo Papa da Gesù Cristo medesimo scenderemo senza più a' suoi successori, limitandoci a fare quelle necessarie osservazioni di cui il racconto ci porgerà l'occasione.

S. Pietro è quell’apostolo che il Salvatore medesimo chiamò beato, e che ha ricevuto le chiavi del regno de' Cieli con autorità di sciogliere e legare in guisa che, di regola ordinaria, le sue sentenze avrebbero dovuto precedere quelle di Dio; quell'apostolo, cui Gesù comandò di confermare e mantenere nella fede i suoi fratelli ordinandogli di dare alle sue pecore, che sono i pastori della Chiesa, ed a' suoi agnelli, che sono tutti i fedeli, quel pascolo che sarebbe stato necessario pel loro bene spirituale ed eterno; egli è insomma quell'apostolo cui Gesù Cristo deputò a governare la chiesa, e che la governò di fatti dopo la gloriosa ascensione del Salvatore al Cielo.

Ma l'autorità di Pietro, secondo le parole del Salvatore, doveva mantenersi visibile fra gli uomini sino alla consumazione de' secoli, e poichè S. Pietro era uomo, e come tale doveva pure cessare di vivere, quindi per legittima conseguenza dovevasi trasmettere a' suoi successori (i Sommi Pontefici) quella stessa autorità che egli aveva da Cristo ricevuta. E di questi pure faremo seguire la vita a quella del primo Pontefice S. Pietro.

Siccome un figlio deve essere naturalmente portato ad ascoltare con piacere le gloriose azioni di suo padre; così noi, come figliuoli spirituali di S. Pietro e de' suoi successori, dobbiamo godere assai nell'animo nostro nel leggere le azioni gloriose di quei sommi uomini, che da diciotto secoli governano la Chiesa di Gesù Cristo

Debbo però premettere che io scrivo pel popolo, epperciò allontanando ogni ricercatezza di stile, ogni dubbia od inutile discussione, mi studierò di ridurre lo stile e la materia a tutta quella semplicità che comporta l'esattezza della storia congiunta colla teologia e colle regole di nostra italiana favella. In quanto poi ai fonti da cui ricavo le notizie, posso assicurare il lettore che non scriverò parola, non esporrò un fatto senza confrontarlo, se è possibile, cogli autori contemporanei, o almeno più vicini ai tempi cui si riferiscono gli avvenimenti. E per non tessere qui un catalogo degli autori dei quali rn'occorre di servirmi, procarerò di accennare i principali di mano in mano che la materia me ne porgerà l'occasione.

Ho poi procurato di ridurre i fascicoli in modo che ciascheduno contenga argomenti compiuti e da potersi ad altri donare senza interruzione di materia. Per quelli poi che desiderassero di serbare la serie separata dagli altri delle letture cattoliche, si noterà con una lettera dell'alfabeto l'ordine progressivo di ciascun fascicolo che tratti delle azioni dei papi e delle cose ai loro tempi avvenute.

Mentre poi dal canto mio prometto di non risparmiare nè fatica nè sollecitudine perchè riesca esatto quanto sono per iscrivere, non posso a meno di rivolgermi ai ministri dell'altare, ed a quelli tutti che esercitano qualche influenza ne' popoli cristiani affinchè vengano in mio aiuto per diffondere questi libretti in que' luoghi e tra quelle famiglie presso le quali ne scorgeranno uno special bisogno.

I tempi corrono assai calamitosi per la nostra santa religione: i nemici del cattolicismo spendono ingenti somme di danaro, intraprendono lunghi viaggi, sopportano gravi fatiche per diffondere libri immorali e contrarli alla religione; e noi per salvare le anime non ci daremo almeno quelle sollecitudini che con tanto ardore altri si danno per condurle alla perdizione?

Iddio misericodioso infonda nel cuore di tutti vivo desiderio della salute delle anime, e ci aiuti a mantenerci costanti nella fede di Pietro, che è quella di Gesù Cristo, e così a camminare per quella strada sicura, che ci conduce al Cielo. Così sia. VITA DI S. PIETRO APOSTOLO

Capo I. Patria e professione di S. Pietro. Suo fratello Andrea lo conduce da Gesù Cristo Anno 29 di Gesù Cristo

Era S. Pietro di nascita giudeo, e figlio di un povero pescatore di nome Giona ossia Gioanni, il quale abitava in una città della Galilea detta Betzaida, situata sulla sponda occidentale del mare di Genezaret, comunemente detto mare di Galilea o di Tiberiade, che in realtà non è altro che un vasto lago di dodici miglia di lunghezza e sei di larghezza.

Prima che il Salvatore gli cangiasse il nome, Pietro si chiamava Simone. Egli esercitava il mestiere di suo padre; aveva un temperamento robusto, ingegno vivace e spiritoso, pronto nel rispondere e d'un cuore buono e tutto pieno di riconoscenza verso chi lo beneficava. Questa indole vivace lo portava spesso ai più caldi trasporti di affetto verso il Salvatore, da cui pure ebbe a ricevere non dubbi segni di predilezione. In quel tempo non essendo ancora molto conosciuto il pregio della verginità, Pietro prese moglie nella città di Cafarnao, capitale della Galilea, posta sulla riva occidentale del Giordano, che è quel gran fiume, il quale divide la Palestina per metà da settentrione a mezzodì.

Siccome Tiberiade era situata ove il Giordano sbocca nel mare di Galilea, perciò molto adattata alla pesca, così San Pietro colà stabilì la sua ordinaria dimora e continuò ad esercitare il mestiere di pescatore. La bontà del suo cuore molto disposto per la verità, l'impiego innocente di pescatore, l'assiduità al lavoro contribuirono assai a far sì ch'ei si conservasse nel santo timor di Dio. Era in quel tempo invalso il pensiero nella mente di tutti, che fosse imminente la venuta del Messia; anzi taluno andava dicendo che era già nato fra gli Ebrei. La qual cosa era cagione, che S. Pietro usasse la massima diligenza per venirne in cognizione. San Pietro aveva un fratello maggiore, di nome Andrea, il quale rapito dalle maraviglie che si raccontavano intorno a S. Giovanni Battista, precursore del Salvatore, volle farsi di lui discepolo.

La notizia che si andava ognidì vie più confermando, che già fosse nato il Messia, faceva che molti ricorressero a S. Giovanni credendo che egli stesso fosse il Redentore. S. Andrea fratello di Simone era dei più fervorosi discepoli di lui. Nè andò molto che istruito da Giovanni, egli venne in conoscenza di Gesù Cristo, e la prima volta che lo udì a parlare, ne fu talmente rapito, che corse tosto a darne nuova a suo fratello.

Appena lo vide: Simone, gli disse, ho trovato il Messia: vieni meco a vederlo. Simone che già da altri aveva udito a raccontare qualche cosa, ma vagamente, partì tosto con suo fratello e andò colà ove Andrea aveva lasciato Gesù Cristo Pietro come ebbe dato uno sguardo al Salvatore, ne fu come innamorato, e il Salvatore che aveva concepito alti disegni sopra questo povero pescatore, con aria di bontà volse a lui uno sguardo e prima che egli parlasse, mostragli essere pienamente informato del suo nome, della sua nascita, della sua patria, dicendo: tu sei Simone, figliuo!o di Giovanni; ma in appresso ti chiamerai Cefa, che vuol dire pietra, dalla quale appellazione derivò il nome di Pietro. Gesù partecipa a Simone che sarebbe chiamato Pietro, perciocchè egli doveva essere quella gran pietra, sopra cui Gesù Cristo avrebbe fondata la sua Chiesa. S. Ang. In Joan. tract. 7.

Pietro conobbe tosto essere di gran lunga inferiori, a quanto aveva egli stesso sperimentato, le cose, che gli aveva raccontate suo fratello, e fin daquel momento gli divenne affezionatissimo, nè sapeva più allontanarsi da lui. Il Divin Maestro però permise a questo suo novello discepolo di far ritorno al primitivo mestiere; perchè voleva poco per volta guidarlo alla rivelazione dei divini misteri e disporlo per gradi al totale abbandono delle cose terrene.

Fonte: http://www.donboscosanto.eu/