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Martedi, 23 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Giorgio ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Beato te se hai la passione per l'orazione. Hai fretta di rifugiarti sotto le ali di Dio. Cerchi ad ogni costo il Suo volto. Sei divorato dal desiderio di Lui. No, non ti senti migliore degli altri, anche se hai maggior coscienza del peccato. Ma dal fondo della tua miseria, non ti puoi mai distaccare dalla Sua Misericordia. Anche nella croce ti è dolce riposare in Lui e consumare la tua esistenza nell'oblio di te stesso: per te il vivere è Cristo.
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Vita di San Paolo apostolo di San Giovanni Bosco



San Paolo

Paolo si separa da Barnaba - Percorre varie città dell' Asia - Dio lo manda in Macedonia - A Filippi converte la famiglia di Lidia. - Anno di Cristo 51.

Paolo e Barnaba predicarono qualche tempo il Vangelo nella città di Antiochia adoperandosi eziandio per diffonderlo nei paesi vicini. Non molto dopo venne a Paolo in pensiero di visitare le chiese a cui aveva predicato. Disse pertanto a Barnaba: par mi bene che ritorniamo a rivedere i fedeli di quelle città e terre dove abbiamo predicato, per vedere come tra loro vadano le cose di religione. Nulla stava più a cuore a Barnaba, e per ciò fu tosto d'accordo col Santo Apostolo; ma gli propose di condurre anche seco quel Giovanni Marco che avevali seguiti nell'antecedente missione, e li aveva poi lasciati a Perga. Forse esso desiderava di cancellare la macchia che si era fatta in quell'occasione, perciò voleva di nuovo essere in loro compagnia. S. Paolo non giudicava così: tu vedi, diceva a Barnaba, che costui non è uomo da potersene fidare; certamente ti ricordi come giunti a Perga della Pamfilia ci abbandonò. Barnaba tenera fermo dicendo che si poteva ricevere e adduceva buone ragioni. Non potendo i due Apostoli andare d'accordo deliberarono di separarsi l'un dall'altro e andare per istrada diversa.

Così Iddio fece servire questa diversità di sentimento a sua maggior gloria; perchè così separati portarono la luce del Vangelo in più luoghi, il che non avrebbero fatto andando amendue insieme.

Barnaba andò con Giovanni Marco nell'Isola di Cipro e visitò quelle chiese dove aveva con s. Paolo predicato nell` antecedente missione. Questo Apostolo lavorò molto per dilatare la fede di Gesù Cristo e finalmente fu coronato del martirio in Cipro sua patria. Giovanni Marco questa volta fu costante, e lo vedremo poi fedele compagno di s. Paolo che ebbe a lodar molto lo zelo e la carità di lui.-

S. Paolo preso seco Sila, colui che eragli stato posto per compagno a portare gli atti del concilio di Gerusalemme in Antiochia, intraprese il suo quarto viaggio e andò a visitare varie chiese da lui fondate. Si recò dapprima a Derbe, di poi Listri, dove alcun tempo addietro il santo Apostolo era stato lasciato per morto. Ma Iddio voleva questa volta compensarlo di quanto aveva prima sofferto.

Egli trovò colà un giovanetto da lui convertito nell'altra missione, di nome Timoteo. Paolo aveva già conosciuta la bell'indole di questo discepolo, e nell'animo suo aveva designato di farne un cooperatore del Vangelo, cioè consacrarto prete e prenderselo per compagno ne' suoi lavori apostolici. Prima però di conferirgli la sacra ordinazione Paolo ne dimandò informazioni dai fedeli di Listri, e trovò che tutti levavano a cielo questo buon giovane magnificando la sua virtù, la modestia, il suo spirito di orazione; e ciò dicevano non solo que' di Listri ma eziandio quelli d`Iconio e delle altre città vicine, e tutti presagivano in Timoteo un zelante sacerdote ed un santo Vescovo.

A queste luminose testimonianze Paolo non ebbe più alcuna difficoltà di consacrarlo sacerdote. Paolo adunque preso seco Timoteo con Sila continuò la visita delle chiese, raccomandando a tutti di osservare e tenersi fermi alle decisioni del concilio di Gerusalemme. Così avevano fatto que' d'Antiochia e così fecero in ogni tempo i predicatori del Vangelo per accertare i fedeli di non cadere in errore; stare ai decreti, agli ordini de' concili e del Romano Pontefice successore di s. Pietro. Paolo co' suoi compagni traversò la Galazia e la Frigia per portare il Vangelo nell'Asia, ma lo Spirito Santo glielo vietò. Per facilitare l'intelligenza delle cose che siamo per raccontare è bene qui notar di passaggio come per la voce Asia in senso largo s'intenda una delle tre parti del mondo. Suole poi appellarsi Asia Maggiore tutta l'estensione dell'Asia ad eccezione di quella parte che si appella Asia Minore oggidì Natolia, che è quella penisola compresa fra il Mare di Cipro, l'Arcipelago e il Mar Nero. Fu eziandio chiamata Asia proconsolare una parte dell'Asia Minore più o meno estesa secondo il numero delle province affidate al governo del proconsole Romano. Qui per Asia, ove divisava di andare s. Paolo, intendesi una porzione dell'Asia proconsolare posta attorno ad Efeso e compresa fra il monte Tauro, il Mar Nero e la Frigia. S. Paolo allora pensò di andare nella Bitinia che è un'altra provincia dell'Asia Minore un po' più verso il Mar Nero, ma neppure ciò gli fu da Dio permesso. Per la qual cosa ritornò indietro e andò a Troade che è una città e provincia ove anticamente era una famosa città appellata Troia. Dio aveva riserbato ad altro tempo la predicazione del Vangelo a que' popoli; per ora lo voleva inviare ad altri paesi.

Mentre s. Paolo era nella Troade gli apparve un Angelo vestito da uomo ad uso dei Macedoni, il quale stando in piedi innanzi a lui si fece a pregarlo così: Deh! abbi pietà di noi; passa nella Macedonia e vieni in nostro soccorso. Da questa visione s. Paolo conobbe la volontà del Signore, e senza più si preparò a passare il mare per recarsi in Macedonia.

Nella Troade si unì a s. Paolo un suo cugino di nome Luca che gli riuscì di grande aiuto nelle sue fatiche apostoliche. Egli era un medico di Antiochia di grande ingegno, che scriveva con purezza ed eleganza il greco. Egli fu per Paolo quello che S. Marco era per S. Pietro; e al pari di lui scrisse il Vangelo che noi leggiamo sotto il nome di Vangelo secondo Luca. Anche il libro intitolalo Atti degli Apostoli da cui noi ricaviamo quasi tutte le cose che diciamo di S. Paolo, è opera di S. Luca. Da che egli si pose per compagno del nostro Apostolo non vi fu più nè pericolo nè fatica nè patimento che abbia potuto scuotere la sua costanza.

Paolo adunque, secondo l'avviso dell'angelo, insieme con Sila,Timoteo e Luca s'imbarcò da Troade, navigò l'arcipelago (che divide l'Europa dall'Asia) e con prospera navigazione arrivò all'isola di Samotracia, quindi a Napoli, non la capitale del regno di Napoli, ma una piccola città sul confine della Tracia e della Macedonia. Senza punto arrestarsi l'Apostolo andò direttamente a Filippi città principale, così nominata perchè fu edificata da un Re di quel paese nominato Filippo. Colà si fermarono per qualche tempo.

In quella città gli Ebrei non avevano Sinagoga, sia che ne fossero proibiti, sia che fossero troppo pochi in numero. Avevano solo una Proseuca ovvero luogo di orazione, che noi chiamiamo Oratorio. In giorno di sabato Paolo co' suoi compagni uscì dalla città sulla riva di un fiume ove trovarono una proseuca con entro alcune donne. Si posero tosto a predicare il regno di Dio a quella semplice udienza. Una mercantessa di nome Lidia fu la prima ad essere da Dio chiamata; sicchè essa e la sua famiglia ricevettero il Battesimo.

Questa pia donna, grata ai benefizi ricevuti, così pregò i maestri ed i padri dell'anima sua: se voi mi giudicate fedele a Dio non mi negate una grazia appresso quella del Battesimo che da voi riconosco. Venite in casa mia, dimorate quanto vi piace e consideratela come vostra. Paolo non voleva accondiscendere, ma ella fece tali istanze che egli dovette accettare. Ecco il frutto che produce la parola di Dio quando è bene ascoltata. Essa genera la fede; ma deve essere udita e spiegata dai sacri ministri, siccome diceva il medesimo S. Paolo: fides ex auditu, auditus autem per verbum Christi.

Fonte: http://www.donboscosanto.eu/