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Mercoledi, 24 aprile 2024 - Misteri gloriosi - San Fedele da Sigmaringen ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Il pericolo sempre reale per chi si avvicina a Cristo è la superficiale curiosità. Invece, il funzionario del re si avvicina a Gesù con molta fiducia quando Gli chiede la guarigione del figlio morente. E Gesù premia la sua fede guarendo il bambino. La fede assomiglia al sonno del bambino. In fondo, dormire implica il gesto di fidarsi, di chiudere gli occhi e abbandonarsi. Si dice che l'insonnia dei bambini sia legata all'ansia e alla mancanza di fiducia. Invece chi si fida è disposto a chiudere gli occhi e abbandonarsi. Credere, vivere di fede, è come dormire; è un atto di abbandono in Dio. Mentre noi spesso viviamo una vita logorata dall'ansia e dallo stress. La fiducia con cui un bambino vive la sua vita gli viene dal fatto di sentirsi amato dai suoi genitori. Così è anche la fede: viene ispirata dal fatto di sentirsi amati da Dio.
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Vita di San Paolo apostolo di San Giovanni Bosco



San Paolo

Primo viaggio di Saulo. - Ritorna a Damasco; gli sono tese insidie. - Va in Gerusalemme; si presenta agli Apostoli. Gli appare Gesù Cristo. - Anno di G. C. 35-6-7.

Saulo alla vista delle gravi opposizioni che gli si facevano da parte degli Ebrei, stimò bene di allontanarsi da Damasco per passare qualche tempo cogli uomini semplici della campagna ed anche per recarsi nell'Arabia a cercare altri popoli meglio disposti a ricevere la fede.

Dopo tre anni credendo cessata la tempesta ritornò a Damasco ove con zelo e forza diedesi a predicare Gesù Cristo; ma gli Ebrei non potendo resistere alle parole di Dio, che pel suo ministro loro si predicavano, presero il partito di farlo morire. Per meglio riuscire in tale divisamento lo denunziarono ad Areta re di Damasco, rappresentandogli Saulo come perturbatore della pubblica tranquillità. Quel re troppo credulo ascoltò la calunnia e comandò che Saulo fosse condotto in prigione, e perchè non fuggisse pose guardie a tutte le porte della città. Queste insidie però non poterono tenersi così occulte, che non ne venisse notizia ai discepoli ed allo stesso Saulo. Ma come mai poterlo liberare? Que' buoni discepoli lo condussero ad una casa che corrispondeva sopra le mura della città, e messolo in una cesta giù lo calarono per la muraglia. Così mentre le guardie vegliavano a tutte le porte, e si faceva rigorosissima ricerca in ogni angolo di Damasco, Saulo liberato dalle loro mani, sano e salvo prende il cammino di Gerusalemme. Sebbene la Giudea non fosse il campo affidato al suo zelo, era però santo il motivo di questo suo viaggio. Egli riguardava come suo indispensabile dovere il presentarsi a Pietro dal quale non era ancora conosciuto, e così dar conto della sua missione al Vicario di Gesù Cristo. Saulo aveva impresso terrore sì grande del suo nome ai fedeli di Gerusalemme che non potevano credere alla conversione di lui. Cercava egli di accostarsi ora agli uni, ora. agli altri, ma tutti paurosi lo fuggivano senza dargli tempo di spiegarsi. Fu in quella congiuntura che Barnaba si dimostrò vero amico. Appena udì raccontare la prodigiosa conversione di questo suo condiscepolo si recò tosto da lui per consolarlo; andato poscia dagli Apostoli raccontò loro la prodigiosa apparizione di Gesù Cristo a Saulo, e come esso istruito direttamente dal Signore non altro desiderava che pubblicare il santo nome di Dio a tutti i popoli della terra. A così liete novelle i discepoli lo accolsero con gioia, e S. Pietro lo tenne parecchi giorni in sua casa ove non lasciò di farlo conoscere a' più zelanti fedeli. Durante quel tempo egli si adoperò per riparare lo scandalo che in quella capitale aveva dato colle sue violenze contro ai fedeli; nè lasciavasi sfuggire occasione alcuna per rendere testimonianza a Gesù Cristo in quei luoghi medesimi in cui l'aveva bestemmiato e fatto bestemmiare.

E siccome egli troppo caldamente stringeva gli Ebrei e confondevali in pubblico ed in privato, questi gli si levarono contro risoluti di torgli la vita. Per la qual cosa i Fedeli lo consigliarono a partire da quella città. La medesima cosa gli fece conoscere Iddio, per mezzo di una visione. Un giorno mentre Saulo faceva orazione nel tempio gli apparve Gesù Cristo e gli disse: parti presto da Gerusalemme, perchè questo popolo non crederà a quello che tu sei per dir di me. Paolo rispose: Signore, eglino sanno come io fui persecutore e bestemmiatore del vostro santo nome, se sapranno ch' io mi sono convertito, certo seguiranno il mio esempio e si convertiranno anch'essi. Gesù soggiunse: non è. così: essi non presteranno fede alcuna alle tue parole. Va, io ti ho scelto a portare il mio Vangelo in lontani paesi fra i gentili (Att. apost. cap. 22).

Deliberata così la partenza di Paolo i discepoli lo accompagnarono a Cesarea, e di là lo inviarono a Tarso sua patria, colla speranza che avrebbe potuto vivere con minor pericolo tra i parenti e gli amici e cominciare anche in quella città a far conoscere il nome del Signore.

Fonte: http://www.donboscosanto.eu/