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Giovedi, 28 marzo 2024 - Misteri luminosi - San Castore di Tarso ( Letture di oggi )

Santa Faustina Kowalska: Il predicatore oggi ci diceva che l'intera storia dell'umanità è un manifestarsi della bontà di Dio. Tutti gli altri suoi attributi, come l'onnipotenza e la sapienza, contribuiscono a svelarci che la misericordia è, fra tutti, l'attributo suo più grande. Gesù mio, nessuno può esaurire la tua misericordia. La perdizione è unicamente la sorte delle anime che hanno la volontà di perdersi, ma chi desidera salvarsi potrà tuffarsi nel mare senza sponde della divina misericordia.
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Vita di San Paolo apostolo di San Giovanni Bosco



San Paolo

Apollo io Efeso - Il sacramento della Cresima - S. Paolo opera molti miracoli. - Fatto di due esorcisti Ebrei - Anno di Cristo 55.

S. Paolo dimorò qualche tempo in Antiochia, ma vedendo quei fedeli abbastanza provveduti di sacri pastori deliberò di partire per visitare di nuovo i paesi ove egli aveva già prima predicato. Questo è il quinto viaggio del nostro Santo Apostolo. Egli andò nella Galazia, nel Ponto, nella Frigia e nella Bitinia; dipoi, secondo la promessa fatta, ritornò ad Efeso dove Aquila e Priscilla lo aspettavano. Ovunque fa accolto, come scrive egli stesso, quale angelo di pace.

Fra la partenza ed il ritorno. di Paolo in Efeso si recò in questa città un Giudeo di nome Apollo. Esso era un uomo eloquente e profondamente istruito nella Sacra Scrittura. Adorava il Salvatore e lo predicava eziandio con zelo, ma non conosceva altro Battesimo se non quello predicato da s. Giovanni Battista. Aquila e Priscilla si accorsero che egli aveva un' idea assai confusa dei Misteri della Fede, e chiamandolo a sè lo istruirono meglio nella dottrina, vita, morte e risurrezione di Gesù Cristo.

Desideroso costui di portare la parola di salute ad altri popoli, deliberò di passare nell'Acaia cioè nella Grecia. Gli Efesini che da qualche tempo si specchiavano nelle sue virtù e che cominciavano ad amarlo come padre, vollero accompagnarlo con una lettera, in cui lodavano molto il suo zelo, e lo raccomandavano ai Corinti, Egli difatti fece gran bene a quei Cristiani. Quando l'Apostolo giunse in Efeso trovò parecchi fedeli istruiti da Apollo, e volendo conoscere lo stato di queste anime, egli dimandò se avevano ricevuto io Spirito Santo; vale a dire se avevano ricevuto il Sacramento della Cresima, che solevasi in quei tempi amministrare dopo il Battesimo e in cui conferivasi la pienezza dei doni dello Spirito Santo. Ma quella buona gente rispose: noi non sappiamo nemmeno che vi sia uno Spirito Santo. Maravigliato l'Apostolo di tale risposta, e avendo inteso che avevano ricevuto soltanto il Battesimo di s. Giovanni Battista, comandò che fossero nuovamente battezzati col Battesimo di Gesù Cristo, cioè nel nome del Padre, del Figliuolo, dello Spirito Santo. Dopo di che Paolo imponendo le mani amministrò loro il Sacramento della Cresima, e quei nuovi fedeli ricevettero non solo gli effetti invisibili della grazia, ma eziandio i segni particolari e manifesti dell' onnipotenza divina, il che rendevano manifesto parlando speditamente le lingue che prima non intendevano, predicendo le cose future, e interpretando la sacra scrittura.

S. Paolo predicò per tre mesi nella sinagoga confortando gli Ebrei a credere in Gesù Cristo. Molti credettero, ma parecchi mostrandosi ostinati bestemmiavano per fino il Santo nome di Gesù Cristo. Paolo e per l' onor del Vangelo da questi empi deriso e per fuggire la compagnia dei malvagi cessò dal predicare nella sinagoga, ruppe ogni comunicazione con loro e si ritirò a casa di un gentile cristiano di nome Tiranno che faceva il maestro di scuola. S. Paolo fece di quella scuola una Chiesa di Gesù Cristo, ove predicando e spiegando le verità della fede attirava Gentili ed Ebrei da tutte le parti dell'Asia.

Dio aiutava l' opera sua confermando con prodigi inuditi la dottrina dal suo servo predicata. I pannilini, gli asciugatoi e le fasce che avevano servito o toccato il corpo di Paolo erano portate qua e là e poste sugli infermi e sopra gli indemoniati, e ciò bastava perchè tosto fuggissero le maiattie e gli spiriti immondi. Fu questa una maraviglia non mai udita, e Iddio volle certamente che un tal fatto fosse registrato nella Bibbia per confondere coloro che hanno tanto declamato e tuttora declamano contro alla venerazione che i Cattolici prestano alle sacre reliquie. Forse vogliono essi condannare di superstizione que' primi Cristiani, i quali applicavano sopra gli ammalati i fazzoletti che avevano toccato il corpo di Paolo? Cose che s. Paolo non aveva mai proibito e che Dio dimostrava di approvare con miracoli?

Per l'invocazione del nome di Gesù Cristo a far miracoli avvenne un fatto assai curioso. Fra gli Efesini erano molti che pretendevano di cacciare i demonii dai corpi con certe parole magiche oppure usando radici di erbe, o profumi. Ma i loro risultati riuscivano sempre poco favorevoli. Anche gli esorcisti Ebrei al vedere che fino le vesti di Paolo cacciavano i demonii, ne furono presi da invidia, e si provarono, come faceva s. Paolo, di usare il nome di Gesù Cristo per cacciare il demonio da un uomo. Io ti scongiuro, andavano dicendo, o spirito malvagio, e ti comando di uscire da questo corpo per quel Gesù che è predicato da Paolo. Il demonio sapeva le cose meglio di loro e per bocca dell'indemoniato rispose: Io conosco Gesù e so altresì chi è Paolo; ma voi siete impostori. Qual diritto avete sopra di me? Ciò detto si avventò sopra di loro, li malmenò e li percosse in guisa che due di loro a stento potèrono fuggire tutti feriti, e cogli abiti fatti a pezzi. Questo fatto strepitoso essendosi divulgato per tutta la città cagionò gran timore, e niuno più ardiva nominare il Santo nome di Gesù Cristo se non con rispetto e venerazione.

Fonte: http://www.donboscosanto.eu/