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Giovedi, 25 aprile 2024 - Misteri luminosi - San Marco ( Letture di oggi )

Santa Faustina Kowalska:Figlia mia, prendi come tema di meditazione: chi è colui al quale il tuo cuore sta tanto intimamente unito?... Prima che io creassi il mondo ti amai di quell'amore che il tuo cuore oggi sperimenta e che mai non muterà per l'avvenire. Medita la vita divina che scorre nella Chiesa per la salvezza e la santificazione delle anime (cf. i due raggi dell'immagine!). Rifletti se da questi tesori di grazia e da queste manifestazioni del mio amore hai saputo cogliere i frutti che aspettavo.
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Le apparizioni di Medjugorje



Maria

Ottavo giorno (mercoledì 1° luglio 1981)

Janko:Vicka, noi ci siamo già quasi stancati nel nostro colloquio, eppure siamo appena all'ottavo giorno da quell'avvenimento ad ogni modo straordinario, successo sulla vostra collina del Podbrdo, il 24 giugno 1981. Non so, ma penso che da questo giorno abbiate incominciato a sentirvi molto meglio.
Vicka: Un po' sì. Però abbiamo ancora incontrato abbastanza difficoltà e disagi.
Janko: Ti ricordi di qualcosa in particolare?
Vicka: Sì, mi ricordo di questo: proprio in quel giorno hanno convocato noi e i nostri genitori nella scuola.
Janko: Chi vi ha convocati?
Vicka: Lo sai bene chi! Quelli della polizia. Chi altri poteva essere?
Janko: Che cosa volevano dai vostri genitori?
Vicka: Lo sai bene: la stessa cosa che volevano anche da noi. Cercavano di spaventarli e di convincerli a proibirci di andare sul Podbrdo. Dicevano che noi sobilliamo il popolo e che, continuando così, nessuna scuola ci avrebbe più accettato. E cento cose ancora. Beh, lo sai che le hanno provate tutte per impedirci di andare.
Janko: E voi?
Vicka: Noi ragazzi non siamo andati per niente a questa convocazione. Sai che già avevamo perso tempo con loro la sera prima, fino a dopo mezzanotte.
Janko: E i vostri genitori, come si sono comportati?
Vicka: Bene; ci hanno difeso per quanto potevano e per quanto sapevano. Eppure sai che non era cosa facile.
Janko: Dopo, hanno forse cercato i vostri genitori di convincervi che la soluzione migliore sarebbe stata quella di lasciar perdere tutto?
Vicka: Macché! Loro non avevano paura di niente. Come noi, proprio: la Madonna aiutava anche loro.
Janko: E così siete arrivati al pomeriggio e al momento di andare sul Podbrdo?
Vicka: Magari, padre mio!
Janko: Che cosa è successo?
Vicka: Poco prima, sono venuti due del comune. Si sono seduti da noi. E quando giunse l'ora di andare sul Podbrdo, ci hanno costretti a salire in macchina e ci hanno portati via.
Janko: E dove?
Vicka: Ma, ci hanno portati via solo perché non potessimo andare sul Podbrdo.
Janko: Chi hanno portato via di preciso?
Vicka: Me, Ivanka e Maria. Avevano trascinato in macchina anche il piccolo Iakov, ma sua madre, alla partenza, è riuscita a tirarlo fuori.
Janko: E Ivan e Mirjana?
Vicka: Loro due in quel momento non erano lì.
Janko: Quei due del comune, sono venuti proprio per voi?
Vicka: Sì, è chiaro. Non ce l'hanno detto subito, ma si capiva.
Janko: E che cosa vi hanno detto realmente?
Vicka: Ci hanno detto che andavamo ad un certo interrogatorio e a prendere qualcosa da bere. Ci hanno detto tante altre cose, finché non ci hanno ingannato. Sapevano quello che facevano.
Janko: Voi vi siete rifiutate di andare con loro?
Vicka: Certo! Però non è servito a nulla. Ci hanno ingannato, dicendoci che ci avrebbero portate in chiesa. E che poteva venire liberamente qualcuno con noi.
Janko: Siete veramente arrivate alla chiesa?
Vicka: Sì. Però loro ci hanno portate oltre, fino alla posta.
Janko: Quale posta?
Vicka: La nostra, lì, dietro il ponte. Beh, lo sai dov'è la nostra posta.
Janko: E poi?
Vicka: Noi abbiamo incominciato a battere i pugni contro la porta della macchina, per cui ci hanno riportato indietro.
Janko: Dove vi hanno riportato?
Vicka: Fino alla chiesa.
Janko: Con la stessa macchina?
Vicka: Con la stessa. Con quale, altrimenti?
Janko: Come vi hanno trattato?
Vicka: Abbastanza bene. Solo che ci hanno ingannato così.
Janko: Qualcuno dei vostri stava con voi?
Vicka: Sì. Con me c'era mia sorella Zdenka e con Ivanka suo fratello Mario.
Janko: E loro?
Vicka: Cosa potevano fare? Lottavano come noi, ma non si concludeva nulla.
Janko: Va bene. Allora voi quel giorno non avete visto la Madonna.
Vicka: Ma come no!
Janko: E dove l'avete vista?
Vicka: In macchina.
Janko: In macchina?
Vicka: Si, sì. Proprio in macchina.
Janko: E in che modo? La macchina continuava ad andare o stava ferma?
Vicka: Non me lo ricordo.
Janko: Come mai non te lo ricordi?
Vicka: È semplice. Della macchina non mi rendevo più conto.
Janko: Non capisco.
Vicka: Che posso farci io? Quando è venuta la Madonna, non percepivamo più nient'altro, né della macchina nè di nessun'altra cosa.
Janko: Ancora non capisco.
Vicka: È proprio così. E avvenuto come adesso, quando vediamo la Madonna nella stanza di fronte alla sagrestia. Vediamo la Madonna, e non vediamo ne sentiamo niente altro.
Janko: Voi avevate pregato perché la Madonna venisse?
Vicka: No, no. Chi in quella dolorosa situazione poteva pensare a una cosa simile?
Janko: Allora come è successo?
Vicka: Ma, come al solito. La Madonna è apparsa in mezzo a noi e basta.
Janko: Vi siete meravigliate o impaurite?
Vicka: Non avevamo tempo di pensare a nulla.
Janko: Tuttavia è stata una cosa strana.
Vicka: Beh, è vero. Le altre si erano molto spaventate; io invece no.
Janko: Quali altre?
Vicka: Maria e Ivanka. Erano tutte irrigidite. Perciò quei due dicevano che sono streghe e tante altre cose del genere.
Janko: Quanto è rimasta con voi la Madonna?
Vicka: Non a lungo. Ci ha detto qualcosa, ha sorriso e se ne è andata.
Janko: Che cosa vi ha detto?
Vicka: Niente di speciale. Ci ha detto di non aver paura di niente. La cosa più importante per lei era di farsi viva, per farci capire che non ci aveva dimenticato. È buona la Madonna!
Janko: E poi?
Vicka: Quei due ci hanno invitato a prendere qualcosa da bere, ma noi non abbiamo accettato. Cercavamo di liberarci da quella situazione quanto prima. Ci hanno riportate fino alla chiesa e poi se ne sono andati.
Janko:E voi?
Vicka: Noi ci siamo trattenute un po' in chiesa, un po' in canonica e poi siamo andate a casa.
Janko:Bene, Vicka. Secondo quanto hai detto, Ivan, Mirjana e il piccolo Jakov non erano con voi.
Vicka: No, no. Non c'erano.
Janko:Sono andati sul Podbrdo dalla Madonna?
Vicka: Per quanto io sappia, no. Erano confusi anche loro; e cosa potevano fare?
Janko:Quindi loro non hanno visto la Madonna?
Vicka: Sì, penso che l'abbiano vista; almeno Ivan. Lui me lo ha raccontato in seguito.
Janko:E' veramente interessante. Questo fatto non me l'hai mai raccontato così.
Vicka: È vero; ma non ne era venuta l'occasione. Chi si può ricordare di tutto?
Janko: E così è finita anche questa giornata?
Vicka: Sì. Noi siamo tornate a casa sull'imbrunire.
Janko: E la gente?
Vicka: Povera gente! Aspettava e pregava lassù. Poi ritornò a casa. Dove poteva andare?
Janko: Dunque, già per il secondo giorno sul Podbrdo non c'è stata ne la Madonna ne i suoi veggenti. E la gente non si è persa d'animo?
Vicka: No. La gente è magnifica quando va dietro alla Madonna.
Janko: Sì. È magnifica la gente ed è magnifica la Madonna.
Vicka: È vero. Così le cose sono andate in questo modo.
Janko: Va bene, Vicka. Sono proprio contento che siamo riusciti a chiarire in tal modo lo svolgimento dei fatti.


Fonte: PERCHE’ LA MADONNA APPARE A MEDJUGORJE Di Padre Giulio Maria Scozzaro – Associazione cattolica Gesù e Maria.; Intervista a Vicka di Padre Janko; Medjugorje gli anni '90 di Suor Emmanuel; Maria Alba del Terzo millennio, Ares ed. ... ed altri ....
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