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Martedi, 19 marzo 2024 - Misteri dolorosi - San Giuseppe ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Vigiliamo ogni giorno sul nostro cammino. Quando ci vediamo colpiti dall'aridita', domandiamo subito perdono a Dio di quelle colpe che l'hanno provocata, anche se non le conosciamo. Preghiamo il Signore affinché ci purifichi da ciò che ci è sconosciuto o ignoto. L'aridità è come una febbre che ci avvisa di qualche malanno interiore che ci allontana dal Signore e dall'intimita' con Dio. È necessario porre rimedio a questo male, le cui conseguenze potrebbero protrarsi per lunghi anni. Nell'aridita', come nella febbre, ci vuole l'amaro per guarire. L'aridità si cura con la penitenza, con la preghiera perseverante e con la sottomissione alla volontà di Dio.
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Le virtù della Sacra Famiglia



Sacra Famiglia


8. La giustizia

Vi lodiamo e benediciamo, o Santa Fami­glia, per la virtù della giustizia, che praticaste nella vostra piccola casa, come dono gratuito di Dio, dalla cui libera iniziativa proviene ogni giustificazione.

La Santa Famiglia di Nazareth era orientata secondo una giustizia evangelica, basata sui valori interiori che Gesù aveva programmato, vissuto ed annunciato, contro il legalismo esterioristico dei farisei, i quali dichiaravano giusto solo colui che osservava tutta la legge esteriormente, senza tener conto dello spirito.

Gesù proclama per i suoi seguaci una giustizia qualitativa ed interiore, legata stretta­mente alla fede e alla carità. I primi ad osser­vare questa giustizia furono Maria e Giuseppe. I Vangeli parlano pochissimo di Giuseppe, ma quando lo presentano lo fanno con un'espressione che vale più di un grande libro e di un monumento! Dicono che Giuseppe era "giusto"! Ora questa sua giustizia era certamente in contrapposizione alla giustizia farisaica, spesso avvilente e ingiusta. Infatti, quando Giuseppe scopre che Maria era incinta, secondo la giustizia ebraica avrebbe dovuto denunciarla perchè venisse condannata a morte per lapidazione. Ma l'uomo "giusto" non vuole saperne di un'esecuzione sommaria, che aveva tutto il sapore di una vendetta. Nel cuore dell'uomo "giusto" prevaleva lo spirito dell'amore e del perdono, e quindi non gli importava di ciò che avrebbero detto le lingue maligne dei farisei, ma di ciò che avrebbe detto Dio, che è sempre Padre buono e misericordioso. Prima di giudi­care, ha creduto bene di riflettere e di chiedere a Dio l'aiuto nel silenzio e nella preghiera. E Dio l'ha premiato per questo suo giusto e prudente comportamento rivelandogli i segreti di quel mistero. E con quale amore e gratitudi­ne l'avrà ricompensato la sua fedelissima spo­sa!

Anche Gesù approva l'operato del suo padre putativo, quando nella sua predicazione dirà: ‘Non giudicate e non sarete giudicati'; e ancora: "Nella misura con la quale giudichere­te, anche voi sarete giudicati". In altre parole, Gesù insegna a comportarci con il prossimo come Dio si comporta con noi, e cioè, con grande misericordia e che sempre saranno "saziati quanti hanno fame e sete di giustizia".

Grazie, o Santa Famiglia di Nazareth, per l'insegnamento di questa bella virtù della giu­stizia!


Fonte: Preghiere a Gesù e Maria