Le virtù della Sacra Famiglia
3. L'obbedienza
Vi lodiamo e benediciamo, o Santa Famiglia, per la virtù dell'obbedienza che viveste come umile sottomissione e disponibilità alla volontà di Dio. Grazie per la testimonianza di servizio che ci avete dimostrato!
L'obbedienza di Gesù, Maria e Giuseppe non aveva il senso di una esecuzione servile o sottomissione forzata, ma era una libera e gioiosa adesione alla volontà di Dio; del resto Dio non ha mai imposto, ma ha sempre proposto la sua volontà per il bene degli uomini. La Santa Famiglia di Nazareth ha dimostrato verso Dio una disponibilità più che filiale, mettendosi al servizio divino con umiltà e generosità.
Al tempo di Gesù, l'obbedienza era considerata un peso o un'imposizione da riservare agli schiavi e ai condannati. Tra gli ebrei i figli si rendevano presto liberi dalla potestà dei genitori ed anche l'autorità religiosa obbligava, non nello spirito, ma solo esteriormente.
Gesù, Maria e Giuseppe danno un senso nuovo all'obbedienza. Gesù, quando sta per entrare nel mondo, secondo il Salmo 40, proclamerà la sua piena disponibilità al Padre dicendo: "Ecco io vengo, per fare o Dio, la tua volontà". A 12 anni, quando già si poteva considerare emancipato dai genitori, Gesù torna a Nazareth e si pone docilmente a disposizione di Maria e di Giuseppe. Più tardi, durante la predicazione dirà: "Mio cibo è fare la volontà di Colui che mi ha mandato" . Per obbedire al Padre "spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo, facendosi obbediente fino alla morte ed alla morte di croce".
Simile all'obbedienza di Gesù è l'obbedienza di Maria... Infatti, quando Dio la invita, attraverso l'arcangelo Gabriele ad essere la madre del Salvatore, risponderà con un "sì" pieno di umiltà e disponibilità, dicendo: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me secondo la tua parola".
Anche San Giuseppe è obbediente alla voce di Dio con grande docilità. Legato alla Vergine Maria con il fidanzamento, che per gli ebrei era sacro e definitivo, quando sa che la promessa sposa ha concepito un figlio, con grande delicatezza, pensa di licenziarla in segreto, per non esporla a sicura condanna. Ma alla voce di Dio che gli rivela che "quanto è nato in lei è opera dello Spirito Santo" obbedisce incondizionatamente.
Quale testimonianza di santa obbedienza ci dà la Santa Famiglia!
L'obbedienza di Gesù, Maria e Giuseppe non aveva il senso di una esecuzione servile o sottomissione forzata, ma era una libera e gioiosa adesione alla volontà di Dio; del resto Dio non ha mai imposto, ma ha sempre proposto la sua volontà per il bene degli uomini. La Santa Famiglia di Nazareth ha dimostrato verso Dio una disponibilità più che filiale, mettendosi al servizio divino con umiltà e generosità.
Al tempo di Gesù, l'obbedienza era considerata un peso o un'imposizione da riservare agli schiavi e ai condannati. Tra gli ebrei i figli si rendevano presto liberi dalla potestà dei genitori ed anche l'autorità religiosa obbligava, non nello spirito, ma solo esteriormente.
Gesù, Maria e Giuseppe danno un senso nuovo all'obbedienza. Gesù, quando sta per entrare nel mondo, secondo il Salmo 40, proclamerà la sua piena disponibilità al Padre dicendo: "Ecco io vengo, per fare o Dio, la tua volontà". A 12 anni, quando già si poteva considerare emancipato dai genitori, Gesù torna a Nazareth e si pone docilmente a disposizione di Maria e di Giuseppe. Più tardi, durante la predicazione dirà: "Mio cibo è fare la volontà di Colui che mi ha mandato" . Per obbedire al Padre "spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo, facendosi obbediente fino alla morte ed alla morte di croce".
Simile all'obbedienza di Gesù è l'obbedienza di Maria... Infatti, quando Dio la invita, attraverso l'arcangelo Gabriele ad essere la madre del Salvatore, risponderà con un "sì" pieno di umiltà e disponibilità, dicendo: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me secondo la tua parola".
Anche San Giuseppe è obbediente alla voce di Dio con grande docilità. Legato alla Vergine Maria con il fidanzamento, che per gli ebrei era sacro e definitivo, quando sa che la promessa sposa ha concepito un figlio, con grande delicatezza, pensa di licenziarla in segreto, per non esporla a sicura condanna. Ma alla voce di Dio che gli rivela che "quanto è nato in lei è opera dello Spirito Santo" obbedisce incondizionatamente.
Quale testimonianza di santa obbedienza ci dà la Santa Famiglia!
Fonte: Preghiere a Gesù e Maria