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Martedi, 19 marzo 2024 - Misteri dolorosi - San Giuseppe ( Letture di oggi )

Sant'Antonio di Padova:Quando duole il capo, anche tutte le altre membra soffrono. Se si secca la radice, si seccano anche i rami; se viene meno l'esempio della vita e l'insegnamento della verità da parte del prelato della chiesa, anche il popolo si corrompe, perché vengono dimenticati i giudizi di Dio e viene tradita la causa dei poveri.
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Le virtù della Sacra Famiglia



Sacra Famiglia


21. La gratitudine

Vi lodiamo e benediciamo, o Santa Fa­miglia, per la virtù della gratitudine, che di­mostraste nel riconoscere davanti a tutti il valore dei benefici ricevuti da Dio e nel rendergli grazie con il cuore e con le parole.

La Santa Famiglia considerava la gratitudi­ne un dovere grande sia davanti a Dio che davanti agli uomini.

Maria aveva compreso che la sua anima era stata privilegiata da Dio con doni straordi­nari: quello dell'esenzione dal peccato originale, della pienezza della grazia santificante e della chiamata a Madre del Salvatore.

Per tutto questo e per altre grazie particolari, lei sentiva grande il bisogno di ringraziare il Signore con un cantico di lode e di adorazione. In tale cantico riconosce di essere un'umile serva e che Dio è l'onnipotente e il generosissimo con tutti, ma principalmente con quelli che assecondano i suoi piani. Lei ringrazia con tutta la sua anima il Signore, perchè avrebbe potuto scegliere un'altra, mentre ha guardato proprio a lei che si riteneva l'ultima di tutte le creature della terra. Ringrazia perché ella sua grande povertà è diventata ricchissima dell'infinita ricchezza di Dio.

Giuseppe ha ringraziato il Signore per essere stato prescelto come padre di Gesù e sposo di Maria. Lui ha ringraziato in silenzio, senza parole, ma con il cuore e con un compor­tamento di umiltà, riservatezza e dedizione. Ha ringraziato ogni giorno con il sacrificio del lavoro e della preghiera. Dio ha gradito im­mensamente quel modo di ringraziare dell'uo­mo "giusto" e riflessivo. La santità di vita vissuta intensamente è l'espressione più bella di grati­tudine che si può dimostrare verso Dio per i doni ricevuti da Lui.

La dimostrazione più bella e più sincera di gratitudine è quella che Gesù ha dimostrato verso il Padre celeste durante tutta la sua vita terrena. Ringrazia quando attraverso il Padre compie cose importanti (come l'istituzione dell'Eucarestia) o strepitosi miracoli che inducono gli uomini alla fede. Ma il ringraziamento più grande Gesù l'ha dimostrato al Padre con il sacrificio del calvario. Donando sé stesso donava tutto con espressione di amore e rico­noscenza. Il sacrificio della propria vita, vale più di qualsiasi altra dimostrazione di gratitu­dine.

Vi ringraziamo, o Santa Famiglia di Nazareth, per l'insegnamento di tante belle e sante virtù!


Fonte: Preghiere a Gesù e Maria