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Venerdi, 29 marzo 2024 - Misteri dolorosi - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi )

Sant'Antonio di Padova:"Ogni ipocrita è malvagio" (Is 9,17), dice Isaia; e Michea: "Il migliore tra di essi è come un pruno, e il più retto come le spine della siepe" (Mic 7,4). Veramente oggi molti sono ipocriti, pruni e spine. L'ipocrita è colui che finge di essere ciò che non è; è come il cespuglio di pruni, che sembra morbido nelle parole, ma punge con i fatti; è come le spine che feriscono i passanti per succhiarne il sangue della lode e del denaro.
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Febbraio, mese dedicato alla Madonna di Lourdes.



Maria Lourdes

29 - CON L'AURORA INCONTRO AL SOLE

« Quando arriverà questo tempo felice, quest'era di Maria, nella quale parecchie anime elette e che Ella avrà ottenute dall'Altissimo, immergendosi volontariamente nell'abisso del suo interno, diverranno copie viventi di Maria, per amare e glorificare Gesù Cristo? Questo tempo non arriverà se non quando sarà conosciuta e praticata la devozione che insegno» (Trattato delle V.D., n. 217). Molti conoscono (o per lo meno ne hanno sentito parlare), la Vera devozione a Maria, insegnata da S. Luigi Maria di Monfort. Non sono però molti quelli che la sanno praticare. Questa Devozione, appunto per essere «vera», si fonda sulla Maternità divina e mistica di Maria, Madre di Cristo e della Chiesa. Essa afferma: «Se Gesù Cristo, Capo degli uomini, nacque dalla Vergine Maria, i predestinati che sono i membri di questo Capo, debbono pure per necessaria conseguenza, nascere da Lei» (n. 32). Maria, avendo generato il Figlio di Dio nella carne (Gal 4,4), lo genera ancora in tutti gli altri suoi figli, dei quali Gesù è il fratello primogenito (Rm 8,29). È questa la sua Maternità mistica che ha il suo fondamento remoto nella Maternità divina e quello prossimo nella generazione spirituale e divina di Gesù in Se stessa. Ovviamente (e non ci sarebbe bisogno di ripeterlo tutte le volte), questa generazione nello spirito si compie per mezzo dello Spirito Santo, come già quella divina (Lc 1,35); anche se in modo diverso. È il Gesù, maternamente vissuto da Lei (nel suo spirito) in tutti i suoi misteri, che Ella fa vivere misticamente in noi, suoi figli spirituali. S. Luigi Maria di Montfort fa sua la dottrina di S. Agostino il quale afferma che «tutti i predestinati, per essere conformi all'immagine del Figlio di Dio, sono nascosti, mentre vivono quaggiù, nel seno di Maria Ss.ma, dove questa amorevole Madre li custodisce, nutre e fa crescere fino a che non li partorisce alla gloria, dopo la morte che è propriamente il giorno della loro nascita, come la Chiesa chiama la morte dei giusti ». Ed esclama con pena: « O mistero di grazia, sconosciuto ai reprobi e poco conosciuto dai predestinati! » (Trattato, n. 33). È chiaro che questa verità non va presa, come pensava erroneamente il sinedrista Nicodemo (Gv 3,4), in senso materiale. È il Gesù vivente nel suo spirito che la divina Madre deve e vuole formare in noi! E come può far questo? Continua il Santo di Montfort: « Maria è la bella forma, ove Gesù fu naturalmente e divinamente formato », perciò, «chi vuole riceverne in sè l'immagine, deve gettarsi e perdersi in Lei per divenire la copia fedele di Gesù Cristo» (Id. n. 220). Ancora una volta: si tratta di una forma spirituale che richiede un rapporto spirituale e filiale con Lei. Alla Vergine, per la sua Maternità divina, va inoltre riconosciuta una partecipazione al dominio di Cristo, su tutta la creazione (Mt 28,18), affinché, quale umile serva del Signore (Lc 1,48) possa amorosamente sottometterla a Dio.

Va anche notato che il regno di Dio è un regno d'amore, è dono. Perciò la sottomissione a Lui non è fine a se stessa, ma è in funzione della comunione di vita. Sottomettersi alla Madre della Grazia è lo stesso che sottomettersi a Cristo e a Dio (1 Cor 6,17). Ed è anche condizione per ricevere quella vita divina che Gesù ci ha portato dal Cielo (Gv 15,5) e che ci vuole comunicare per mezzo della sua umanità santa, umanità che ha ricevuta dalla Vergine con la quale conserva perciò un vincolo essenziale ed eterno. Per il tralcio, non è schiavitù la sua dipendenza ed unione alla vite: bensì condizione di vita e di prosperità. Così la natura che ci circonda, trova nell'atmosfera che l'avvolge il suo ambiente vitale. E come il sole si annuncia a noi nell'aurora e ci comunica la sua luce e il suo calore benefico per mezzo di essa, che si trasforma sotto l'azione dei suoi raggi nel bel firmamento azzurro, così il Sole di Giustizia, Cristo nostro Dio, ha voluto farsi precedere dall'Immacolata, sua mistica Aurora, e desidera nuovamente darsi a noi in Lei e per Lei che non solo lo contiene perfettamente, ma lo adatta maternamente alla nostra debolezza naturale. Come i fiori aprono istintivamente le loro corolle per assimilarsi l'energia solare, così apriamo noi le nostre anime, avvolte dalle pesanti tenebre e nebbie del peccato, all'Aurora della grazia che ci viene incontro, per renderci, con Lei e come Lei, luminosi dello splendore del Figlio (Eb 1,3). L'Autore della Vera Devozione ci insegna ancora che l'essenziale di questa devozione sta nell'entrare nel suo spirito che è di rendere l'anima interiormente dipendente - vera schiava d'amore - dalla Vergine Ss.ma e da Gesù, per mezzo di Lei » (Segreto, n. 44), e ci insegna pure come si giunge a tanto (Trattato, nn. 257-265). Per invogliarci a séguire la strada luminosa di Maria, egli ci fa conoscere qual è il primo, meraviglioso frutto che possiamo cogliere: «Fra le tante meraviglie di grazia che questa devozione opera nell'anima, la più gloriosa e sorprendente è quella di far vivere Maria in essa; così che non è più l'anima che vive, ma è la Vergine che vive in lei!

«Infatti, l'anima di Maria diviene per così dire, l'anima sua e, conseguentemente, potendo la divina Madre disporre da vera padrona per l'anima consacrata, opera in lei quelle meraviglie divine di cui Ella sola conosce il segreto, prima fra tutte far vivere incessantemente Gesù in quest'anima e quest'anima in Gesù». «Infatti, se Egli è veramente frutto di Maria per ogni anima che lo possiede, come lo è per tutte (nel mistero dell'Incarnazione), indubbiamente Egli è in modo specialissimo frutto e capolavoro di Maria nell'anima sua schiava, nella quale il suo amore materno trova piena libertà d'azione» (Segreto, nn. 55,56). Avere l'Aurora dunque, è avere il Sole che la illumina e riscalda. Che potremo fare di meglio in questo Avvento, tempo di Maria, che lasciarci rivestire di Lei, per ritrovarci rivestiti di Gesù Cristo? (Ef 4,24). Non ci può essere via migliore per andarGli incontro, di quella scelta da Lui per venire incontro a noi. Chi non cerca l'aurora, come potrà trovare il sole?...

CONSACRAZIONE A Maria, Madre della Divina Grazia
Cuore Immacolato di Maria, che sei la Madre di Dio, la Corredentrice del mondo e la Madre della Grazia Divina: io riconosco che ho bisogno del tuo aiuto per santificare questa mia giornata e l'invoco con filiale confidenza. Sii Tu l'ispiratrice d'ogni mio pensiero, il modello d'ogni mia preghiera, azione e sacrificio, ch'io intendo compiere sotto il tuo sguardo materno ed offrirti con tutto il mio amore, in unione a tutte le tue intenzioni: per riparare le offese che ti reca l'umana ingratitudine e specialmente le bestemmie che continuamente ti trafiggono; per salvare tutti i poveri peccatori ed in particolare perché tutti gli uomini ti riconoscano loro vera Madre. Tieni oggi lontano da me e da tutti i miei cari ogni peccato mortale e veniale; concedimi di corrispondere fedelmente ad ogni tua grazia, e dona a tutti la tua materna benedizione. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.