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Venerdi, 19 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Leone IX Papa ( Letture di oggi )

Sant'Antonio di Padova: Credere a Dio significa credere vero ciò che egli dice, e questo lo fanno anche i cattivi; anche noi crediamo all'uomo, ma non crediamo nell'uomo. Credere Dio significa credere che Dio esiste, ciò che fanno anche i demoni. Infine credere in Dio vuol dire credere e amarlo, credere e andare a lui, credere e aderire a lui e venire così incorporati nelle sue membra. Questa è la fede che giustifica l'empio. Quindi dove c'è questa fede, c'è la fiducia nella misericordia di Dio e c'è anche la remissione della colpa.
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Febbraio, mese dedicato alla Madonna di Lourdes.



Maria Lourdes

16 - MADRE PER REGNARE

La Sacra Famiglia a Nazaret: rivelazione stupenda della Famiglia trinitaria di Dio! Giuseppe: lo Sposo santissimo della Vergine, capo di questa Sacra Famiglia, con la missione di custodire come Padre il Figlio Unigenito di Dio, nato da Maria per opera dello Spirito Santo. L'Immacolata: la Madre Santissima del Figlio di Dio, da Lei generato come uomo, unita dallo Spirito Santo alla potenza dell'Altissimo. Gesù: il Verbo eterno fatto uomo; in lui abita tutta la pienezza della divinità. Quale comunione umana e divina, quale armonia di Cielo e terra! Sappiamo che S. Giuseppe chiuse la sua vita terrena nella casetta di Nazaret, assistito da Gesù e da Maria, prima che il Salvatore desse inizio alla sua predicazione, rivelandosi pubblicamente come Figlio di Dio. Per questa assistenza particolarissima, S. Giuseppe viene invocato come Patrono della Buona Morte. Già ci siamo soffermati a considerare l'umile sottomissione di Gesù nella sua Famiglia terrena. Quanta dolcezza, quanta soavità spira l'obbedienza di Colui, al quale «è stato dato ogni potere in cielo e in terra»! (Mt 28,18). Al quale il Padre « tutto ha sottomesso ai suoi piedi»! (Ef 1,22). L'obbedienza di questo Figlio di Dio, per mezzo del quale tutto è stato creato (Gv 1,3), anche Maria, l'Immacolata Concezione, perché maternamente lo generasse nella creazione! Divina armonia di dipendenza del Figlio dalla Madre e della Madre dal Figlio! Gesù, sottomesso a sua Madre sulla terra, Le è sottomesso ancora nel Cielo: come la grazia perfeziona la natura, così la gloria sublima la grazia. Tutto è sottomesso all'impero di Dio, anche Maria; e tutto è sottomesso all'impero di Maria, anche Dio: «Ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili» (Lc 1,52). Lucifero, l'angelo più bello del Paradiso, precipitato nel fondo dell'abisso per la sua superbia; l'Immacolata, l'umile serva del Signore, innalzata alla più alta partecipazione della vita e della potenza divina! «Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo è il suo nome» (Lc 1,49). Innalzata sopra tutte le creature, vincolo d'unione fra loro e Dio, mediante il vincolo amorosissimo della Maternità divina che fa di Maria la Regina Sovrana dell'universo. Riconosciamole questa sovranità e sottomettiamoci amorosamente a Lei ad imitazione di Gesù, nel mistero ineffabile della Incarnazione. Solo così Ella potrà imprimere nella nostra povera umanità l'immagine del Padre e sua, come l'ha impressa in Gesù. Appartenere a Lei, come figli alla propria Madre, è condizione voluta da Dio, per farci entrare nel piano d'amore della Redenzione. Nell'ordine della natura, come in quello della grazia, Dio ha voluto che tutto dipendesse da Lei, perché in Lei, pienamente sottomessa a Dio, tutta la creazione trovasse quella perfetta sottomissione al Creatore che torna a Lui di gloria e alla creatura di esaltazione. Sottrarsi a questa sovranità è condannarsi alla morte. Cosi come il tralcio che non può avere né vita, né prosperità, né protezione, se non nella sua piena unione con la vite che lo alimenta. Volendola sua Madre, Dio la volle anche Madre nostra, affinché per mezzo di Lei potessimo più facilmente ricevere e conservare quella vita divina che i Progenitori non avevano saputo custodire. E la volle pure nostra Regina, affinché il suo potere divino venisse dolcemente temperato dalla bontà della Madre che toglie ai figli ribelli tanta difficoltà alla sottomissione dovuta a Dio. Maternità e Regalità di Maria: due titoli pieni d'incanto che si richiamano e si completano a vicenda, affinché l'Amore che è Dio, possa più dolcemente discendere a noi, e più sicuramente risalire a Lui che ci ama. Niente di più dolce e di più forte dell'Amore che sceso in Maria Immacolata l'ha fatta Madre e Regina; niente di più dolce e di più forte di quest'amore materno che umilmente accolto dai poveri figli di Eva, li trasforma in Gesù Crocifisso, cioè in veri figli di Dio.

CONSACRAZIONE A Maria, Madre della Divina Grazia
Cuore Immacolato di Maria, che sei la Madre di Dio, la Corredentrice del mondo e la Madre della Grazia Divina: io riconosco che ho bisogno del tuo aiuto per santificare questa mia giornata e l'invoco con filiale confidenza. Sii Tu l'ispiratrice d'ogni mio pensiero, il modello d'ogni mia preghiera, azione e sacrificio, ch'io intendo compiere sotto il tuo sguardo materno ed offrirti con tutto il mio amore, in unione a tutte le tue intenzioni: per riparare le offese che ti reca l'umana ingratitudine e specialmente le bestemmie che continuamente ti trafiggono; per salvare tutti i poveri peccatori ed in particolare perché tutti gli uomini ti riconoscano loro vera Madre. Tieni oggi lontano da me e da tutti i miei cari ogni peccato mortale e veniale; concedimi di corrispondere fedelmente ad ogni tua grazia, e dona a tutti la tua materna benedizione. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.