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Martedi, 16 aprile 2024 - Misteri dolorosi - Santa Bernadette Soubirous ( Letture di oggi )

Sant'Antonio di Padova:Lo specchio, o il vetro, simboleggiano la Sacra Scrittura, nel cui splendore sta il volto della nostra origine: da dove siamo nati, quali siamo nati e a che scopo siamo nati. Da dove siamo nati si riferisce alla meschinità della nostra origine fisica; quali (di che natura) siamo nati, riguarda la fragilità della nostra sostanza; a che scopo siamo nati, si riferisce alla dignità della gloria, nella quale, se saremo stati esecutori della parola, per la vicinanza con il vero sole, come il sole risplenderemo.
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Catechesi sulla confessione per il Tempo di Quaresima



Quaresima

L'anima onesta al confessionale: Ottavo Comandamento



- Di che cosa tratta questo Coman­damento?

- Ottavo: « Non dire falsa testimo­nianza! »

- Oh! E’ il Comandamento che più mi piace!... Reverendo, gliel'ho detto al primo incontro: Mai ho fatto una falsa testimonianza! Mai sono stato in tribuna­le!... e neppure mio padre ed i miei fi­gli!... Vuole fare lei interrogazioni su questo Comandamento?

- Le farò... perché non solo è pec­cato la falsa testimonianza in tribunale, ma anche altrove.

- Allora, domandi pure! Sono sicu­ro che almeno nell'ultimo Comandamen­to non avrò nulla da rimproverarmi.

- Siete un uomo sincero?

- Sincerissimo! Io sono « Santa Chia­ra di Napoli »!

- Dite qualche volta delle bugie... nel lavoro... in famiglia... tra gli amici?

- Reverendo, se la menzogna si di­ce, non si dice mai per male, soltanto per fare un bene. E le bugie mie sono scioc­chezze... bugie di bottega!

- La bugia non è mai lecita. Se qual­che volta non è prudente dire la verità, si tace.

- Lei deve comprendere che se noi operai non diciamo bugie ai clienti, la no­stra bottega muore.

- Avete giurato sulla bugia?

- Spesso. Ma sempre per piccolezze.

- Giurare sulla menzogna, avverti­tamente, anche su piccolezze, è un grave peccato.

Se non giuro, nessuno mi crede. Devo giurare necessariamente. Ed an­ch'io obbligo gli altri a giurare, quando mi assicurano qualche cosa che temo sia falsa.

- Fate male a richiedere con facilità il giuramento degli altri, perché li mettete in pericolo di giurare falsamente...

Ave­te calunniato qualcuno?

- Mai!... Chi calunnia, fa malissimo!

- Poiché sono tanti anni che non vi confessate, procurate di ricordare meglio qualche mancanza forse commessa.

- La mia coscienza è libera. Mai ho incolpato qualcuno innocentemente.

- Avete manifestato agli altri qual­che grave colpa occulta del prossimo?

- Questo può capitare! Però io par­lo sempre di cose che ho visto con gli oc­chi miei... cose viste e toccate con mano. Ad esempio, tempo addietro mi accorsi che un uomo entrava a sera inoltrata in una famiglia, attigua alla mia. Risolvetti di osservarlo e diverse volte mi accorsi che non si comportava rettamente. Quan­do fui sicuro del fatto, siccome non ho peli sulla lingua, prima ne parlai in casa, poi nella bottega ad alcuni clienti e con qualche settimana la contrada era inr­mata di tutto.

- Avete fatto un grave peccato.

Quell'uomo aveva mancato; però il suo fallo era nascosto; voi non avevate il di­ritto di pubblicarlo...

- Ma erano cose sicure... constatate più volte con i miei occhi!

- Non importa... Piacerebbe a voi se altri rendesse pubblica una mancanza, che voi aveste commessa nel segreto?

- Non mi piacerebbe.

- Dunque... non bisogna fare agli altri ciò che non vogliamo sia fatto a noi...

Avete rapportato a qualcuno il male udito contro di lui?

- Sempre per bene!... Un tale par­lava male di un mio amico e ne diceva delle grosse. Io, per benevolenza verso l'amico, andai a raccontargli tutto... ma sempre per bene! Mi ricordo però che una volta un tale, cui avevo riferito le cose udite contro di lui, si arrabbiò for­temente, andò in cerca del mormoratori e gli diede uno schiaffo; questi prese il coltello per vendicare lo schiaffo... e me­no male che accorse gente, se no sarebbe potuto capitare qualche delitto!

- Sempre per bene... è vero? Pen­sate ciò che insegna lo Spirito Santi. Hai udito qualche cosa contro il tuo fra­tello? Lasciala morire in te!

- Ed i se­greti avete saputo custodirli?

- Ah, noi uomini non siamo come le donne! Quando mi confidano un se­greto, resta sempre segreto. Al massimo lo confido a mia moglie, oppure a qualche amico.

- Ma voi siete sicuro che vostra mo­glie o l'amico conservino il segreto?... Quando vi fanno una confidenza, non do­vete parlarne con nessuno!... Avete so­spettato o giudicato male il prossimo?

- Se uno non sospetta, facilmente vie­ne messo nel sacco. Io sospetto... sem­pre per bene... e così cado sempre in piedi... Nessuno agisce con sincerità; si mostrano quattro facce... ed è necessario pensare il male.

- Non è lodevole la vostri condot­ta. Quando avete una giusta ragione per sospettare, non è male il farlo; ma senza un motivo plausibile non è lecito sospet­tare e peggio ancora giudicare male. Dice Gesù Cristo: « Non giudicate e non sa­rete giudicati; non condannate e non sa­rete condannati. Con la stessa misura con cui misurate agli altri, sarà misurato a voi ». Volete essere condannato da Dio?

- Per carità!

- Allora pensate bene del vostro prossimo. Promettete ora a Dio di esse­re più vigilante nell'osservanza dell'Ot­tavo Comandamento e specialmente pro­ponete di evitare la mormorazione e di non ascoltare volentieri chi mormora. Chi parla male, ha il demonio nella boc­ca; e chi ascolta volentieri, ha il demonio nelle orecchie...

Così abbiamo terminato le interro­gazioni sui Comandamenti di Dio. Ora si dà uno sguardo fugace ad alcuni Pre­cetti generali della Chiesa.

- Misericordia!... Ancora peccati ci sono?... C'è da perdere la testa!

- C'è niente da perdere... Tutto da guadagnare. -

Fonte:L'ANIMA ONESTA AL CONFESSIONALE di DON GIUSEPPE TOMASELLI