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Mercoledi, 24 aprile 2024 - Misteri gloriosi - San Fedele da Sigmaringen ( Letture di oggi )

Madre Teresa di Calcutta:Siate sinceri nei vostri rapporti vicendevoli e ab­biate il coraggio di accettarvi l'un l'altro come siete. Non siate sorpresi o preoccupati per un fallimento re­ciproco; vedete piuttosto di scoprire quel che c'è di buono in ognuno, poiché ciascuno di noi è fatto a immagine di Dio. Gesù l'ha detto così bene: « Io sono la vite e voi i tralci ». Proviamo a vedere e ad accettare ogni Fratello e ogni Sorella come un tralcio del Cri­sto, che è la vite. Quella linfa vitale che scorre dalla vite attraverso ciascun tralcio è sempre la medesima.
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Catechesi sulla confessione per il Tempo di Quaresima



Quaresima

L'anima onesta al confessionale: Sesto e Nono Comandamento



- Avete peccato di disonestà?

- Un momento!... Che cosa impor­ta a lei di queste cose?... Non è giusto fare tale domanda!... Certe cose... non si confessano!

- Amico mio, pretendete di saperne più del Sacerdote? Se non, fosse necessa­rio, non vi rivolgerei simile domanda!... Conoscete il sesto Comandamento?

- Io non lo conosco!

- Ve lo dico io: « Non fornicare » o non commettere disonestà. E v'insegno anche il nono Comandamento: « Non de­siderare la donna degli altri », fuggire cioè anche i cattivi pensieri ed i cattivi desideri. Come bisogna confessare le man­canze fatte contro gli altri Comandamen­ti, così si devono confessare le disonestà.

Ma io vi chiedo: Perché avete difficoltà a manifestare questa specie di peccato? - Ecco, la mia difficoltà è che pro­vo vergogna a confessare certe cose e non saprei come dirle!

- Si deve provare vergogna a fare questi peccati e non a confessarli. Per la maniera di esprimervi, non preoccupate­vi; state attento alle mie domande. Vi siete fermato volentieri a pensare o a de­siderare ciò che Dio proibisce riguardo alla moralità?

- Eh, Padre, siamo uomini... la te­sta lavora sempre!... Ora ho i miei anni sulle spalle e questi pensieri non sono frequenti; ma sino ai quarant'anni, tali pensieri e desideri erano frequentissimi. Però pensieri e non altro!... Che cosa vuole, si guarda ovunque, si vedono cose e persone attraenti... e siccome non sono fatto di legno... corro dietro al pensiero! Non facendo male ad alcuno, guardando ed anche desiderando, credo non abbia peccato.

- Dovreste leggere il Vangelo! Di­ce Gesù Cristo, rivolgendosi agli uomini: Se qualcuno avrà guardato una donna per fine cattivo ha già peccato nel suo cuore!

- Ed allora di tali peccati quanti ne avrò sulla coscienza?... Certamente più dei capelli della mia testa!

- Custodite i vostri occhi!... Non dimenticate che gli occhi sono le finestre per cui entra il demonio nell'anima!

- Ma ogni sguardo ed ogni pensiero contro l'onestà è peccato?

- Se voi fate questo distrattamente, senza riflettere... non siete responsabile; ma se vi accorgete di ciò che fate o pen­sate e volete fermare nella vostra mente ciò che Iddio vieta, commettete un pec­cato mortale volta per volta. Perciò vi dico di stare vigilante!... Avete frequen­tato locali pericolosi o cattive compa­gnie?

- Io fuggo sempre la mala gente; per questo sono vissuto sempre onorato. - Chi sa... da giovane... da militare... siete andato per certe strade... siete entrato in certe case?

- E certamente!... L'ho consigliato anche ad altri!

- Dovreste piangere in questo mo­mento a lacrime di sangue il male ope­rato! Umiliatevi davanti a Dio e propo­nete fermamente di cambiare condotta a tale riguardo!... Avete tenuto discorsi disonesti o scandalosi?...

- Eh, Padre, chi sta nel mondo di che cosa deve parlare? O si parla di denari o si parla di cose disoneste. Ma non creda che sia io solo a fare simili discor­si! Tutti indistintamente, uomini e don­ne, anzi più le donne che gli uomini!

- Da molto tempo avete presa la pessima abitudine del turpiloquio?

- Da ragazzo!... Il mio primo mae­stro in questa materia fu il padrone, dal quale andavo a lavorare.

- Avete qualche volta parlato scan­dalosamente alla presenza di ragazzi? - Eh, i ragazzi!... Ma se ne sanno più dei vecchi! Soltanto un paio di vol­te nei parlai davanti a due ragazzetti, fra­telli; costoro non conoscevano niente ed io per primo feci loro l'istruzione...

- Cioè, per primo li avete scandaliz­zati! Ma sapete che dice Gesù Cristo in proposito? « Guai a chi dà scandalo! Sa­rebbe meglio che si legasse al collo dello scandaloso una macina da mulino e fosse precipitato nel mare »! E questo « guai » Gesù Cristo l'ha pronunziato per voi!

- Ed allora prometto di non tenere più discorsi disonesti alla presenza degli innocenti!

- Di non farne mai assolutamente, se no assoluzione non ne avrete!

- Ma se io parlo di certe cose... da­vanti a chi ne sa più di me, che male po­trebbe esserci?

- È sempre un peccato! Parlando, si pensa; dietro al pensiero viene il desi­derio. E non vi ho detto che pensieri e desideri cattivi sono peccati? E poi... quelli che vi ascoltano, siccome non so­no fatti di legno, anche loro peccano... e più sono coloro che ascoltano, più grave diventa la colpa di chi parla!

- In pratica come dovrei comportar­mi?

- Mai tenere cattivi discorsi, mai ascoltarli volentieri, fuggire la compagnia di chi vomita fango dalla bocca e se qual­cuno si permettesse di parlare vergogno­samente alla vostra presenza, rimproverar­lo, senza paura della critica!

- Lei, Padre, è troppo rigoroso!... Dà tanta importanza alle parole!... Ma le parole... sono parole!... Non credo che Dio sia così esigente come lei!

- Non lo credete? Ecco ciò che Ge­sù Cristo insegna nel Vangelo: « Di ogni parola oziosa che gli uomini avranno det­ta, daranno conto di essa nel giorno del giudizio »!

- Vedo che le cose vanno per il sot­tile... e povero me!

- Non scoraggiatevi!... Se voi da piccolo foste stato educato cristianamen­te e custodito, se aveste frequentato i Sa­cramenti da ragazzetto... non avreste ora alcuna meraviglia delle mie istruzioni. L'albero da piccolo si raddrizza!

- Ha proprio ragione!

- Avete letto libri cattivi... roman­zi immorali?

- Ecco: frequentai la terza elemen­tare ed ho poca istruzione, però mi è sempre piaciuto leggere. Ho letto assai e qualunque cosa.

- Vi è capitato tra le mani qualche libro scandaloso?

- Diversi e diversi; ma non erano miei; me li davano in prestito. Libri di mia proprietà ne tengo solamente tre. - Sono buoni?

- Sono istruttivi! Certamente non possono andare in mano a ragazzi ed a giovanotti; sono libri per persone spo­sate.

- Contengono forse istruzioni diso­neste?

- Sicuro!... Però, li tengo conserva­ti nel cassetto e li presto soltanto a que­gli adulti.

- Sappiate che è grave peccato il leg­gere libri immorali ed anche il prestarli. - Dato che è così, non li presterò più ad alcuno; li terrò conservati sotto chiave.

- Dovete bruciarli! È anche peccato tenere conservato un libro cattivo.

- E la ragione quale sarebbe?

- Leggendo un libro cattivo, sorgo­no subito brutti pensieri e desideri; e questo è male. Tenendo conservato un tale libro, può venire la voglia un giorno o l'altro di andarlo a prendere e legger­lo; è una forte tentazione; è come un ser­pente sotto il guanciale!... Ora domanda­te perdono a Dio dei peccati fatti con la cattiva lettura e dei peccati che hanno commesso coloro ai quali avete prestato i libri cattivi; tanti ne avete prestati e tanti peccati avete nell'anima...

Vi rivolgo una domanda che può ri­guardare il passato: Siete stato amante dei balli?

- Ora non ci penso più; ma sino a trent'anni, il ballo era la mia passione!

- Nel ballo mettevate voi una certa malizia?

- Eh, da giovanotto, quasi sempre!... Che cosa vuole, è la gioventù che gode la vita!...

- Iddio vi perdoni il male opera­to!... Avete assistito a cinema immorali ed a varietà?

- Anche questa è una forte abitudi­ne mia!... Ogni sera della domenica, se non vado al cinema, non mi pare festa!

- Potreste risparmiare il denaro ed andare in Chiesa ad ascoltare la predi­ca!... Almeno, avete avuta l'attenzione d'informarvi se un film era buono o cat­tivo?

- Ah, le pellicole che vedo io, sono tutte buone e belle! Sono un capolavoro. Mi diverto tanto.

- E non vi è capitato mai di trovar­vi davanti a certe scene... a certi qua­dri... che hanno molestato la vostra mente... di avere assistito insomma a qualche rappresentazione poco morale? - Ho capito! Padre, nel cinema oggi non possono mancare queste cose; quando ce n'è poche di tali scene e quan­do sono continue... Alle volte ho senti­to certi spettatori esclamare: « Vergo­gna!... Io vado fuori da questa sala!... Queste sconcezze non si presentano al pubblico »

Ciò hanno detto gli altri! E voi cosa avete detto?

- Io?... Niente!... Sono rimasto a guardare ed a godere!... È per questo che si va al cinema... per godere! Sic­come uomini e donne sono attratti da que­ste scene... ecco perché i cinema sono sempre pieni zeppi!

- Non vedete che queste pellicole so­no immorali?... Non andateci!... Quando siete sicuro che qualche volta un film è visibile a tutti, allora andate. Ma ri­cordatevi che meno si va al cinema e me­glio è.

- Ma se tutti facessero così, le sale cinematografiche tante sere resterebbero vuote!... Il povero impresario perdereb­be le spese!

- Meglio così!... Si guadagni il pa­ne in altro modo! I gestori delle rappre­sentazioni indecenti commettono enormi peccati, perché rovinano la moralità del popolo. Se uno di costoro venisse da me per confessarsi... gli negherei l'assolu­zione. I cinema oggi sono l'anticamera dell'inferno! ...

- Ricordatevi, per concludere sul se­sto Comandamento, di rispettare il vo­stro corpo, trattandolo come trattereste un vaso sacro, come rispettereste il Ca­lice della Messa!

- Ora ho capito tante cose, Padre!... Lei ha ragione!... Ma se si dovesse stare nel mondo come dice lei... guardarsi da certe cose... evitare certi discorsi... non leggere libri immorali... ballare sen­za malizia... fuggire i cinema... che vi­ta sarebbe la nostra?... Nel mondo ci vuole il godimento!

- Il godimento lecito sì; l'immora­le, no!... Siamo in questa terra per sal­varci l'anima, seguendo gl'insegnamenti divini. Per seguire Gesù Cristo ed andare in Paradiso è necessario fare dei sa­crifici, diversamente c'è l'inferno... il fuoco eterno!

- Allora tutti coloro che si dànno ai sopraddetti divertimenti, andranno all'In­ferno?

- Se non la smettono e non ritorna­no pentiti a Dio, si danneranno inesora­bilmente!

- Ma che vuole, Reverendo, il mon­do è fatto così! Iddio stesso l'ha voluto fare in tal modo!

- Non è vero!... È la malvagità umana che perverte certe cose!... Ed il Signore maledice il mondo per le sue di­sonestà! Disse un giorno Gesù Cristo: « Guai al mondo per i suoi scandali! È impossibile che lo scandalo non avvenga; ma guai all'uomo per colpa del quale av­verrà lo scandalo! » Avete sentito cosa dice il Signore?... Chi vuole andare in Paradiso, viva nel mondo senza infan­garsi!

Fonte:L'ANIMA ONESTA AL CONFESSIONALE di DON GIUSEPPE TOMASELLI