Catechesi sulla confessione per il Tempo di Quaresima
L'anima onesta al confessionale: Secondo Comandamento
- Avete voi bestemmiato contro Dio?
- Mai contro Dio... contro il Padre Eterno, si!
- Poveretto!... E il Padre Eterno non è Dio? Non azzardatevi mai a profanare il nome della Divinità!
- Ma io non lo faccio per male,... per insultare Dio... solamente per sfogo di collera.
- Perciò voi, per sfogo di collera, date schiaffi ad un uomo oppure l'ammazzate, e credete che non sia male perché lo fate nella collera!
- Che cosa vuole; a noi operai capita spesso qualche contrarietà ed allora la bestemmia esce spontanea; però dopo aver bestemmiato, subito me ne pento. Ah, questo lo faccio sempre!
- Avete bestemmiato contro la Madonna?
- Contro la Madonna del Carmine, mai assolutamente! Quella è la Madonna del nostro paese e sarebbe un vero peccato offenderla. Di tanto in tanto sfugge qualche bestemmia contro l'Immacolata o contro l'Assunta... ma, come le dicevo, non lo faccio mai per male!
- Avete dato ad altri motivo di bestemmiare?
- Qualche volta sì; però rarissimo! Davanti alla mia bottega suole passare un uomo quasi scemo; i ragazzi lo insultano e lui s'arrabbia e bestemmia. Qualche volta mi è capitato di trovarmi in ozio ed avendo visto passare questo tale, ho detto al mio garzoncello: « Va' a tirargli la giacca! » Quel poveretto cominciò subito a bestemmiare. Quelle sì, Reverendo, sono bestemmie!... Parole orribili!... Bestemmie a litanie!
- Degli insulti contro Dio fatti da costui, darete voi conto al Signore! La colpa è stata vostra che l'avete stuzzicato!
- Però non sono io solo a fare così; lo fanno tanti altri e con più frequenza di me!
- Questa davanti a Dio non è una scusa!... Avete voi bestemmiato alla presenza dei vostri figli?
- Quando io bestemmio non faccio caso dei presenti; i miei figli mi hanno sentito sempre ed anche i due che lavorano nella mia bottega. E perché mi domanda ciò?
- Perché voi siete reo di altri peccati! Voi siete tenuto a dare buon esempio ai figli ed ai dipendenti; bestemmiando alla loro presenza, voi siete di cattivo esempio e di scandalo! Se bestemmia il padre, i figli si sentono autorizzati a fare altrettanto. Voi dovete correggere i figli che mancano. Se un vostro figlio bestemmiasse, come potreste rimproverarlo?...
- Se bestemmiasse?... Uno dei miei figliuoli bestemmia pochissimo; ma l'altro, il maggiore, bestemmia più di me! Quando si arrabbia, fa scendere tutti i Santi del Cielo; non ne lascia uno!...
- Voi siete responsabile anche delle bestemmie di questo figlio; egli le ha imparate da voi; voi non l'avete corretto in tempo... quindi la colpa è vostra!
- Ma Dio mi perdona! Ormai mio figlio è sposato, sta a casa sua ed io non c'entro più nei suoi affari; se bestemmia, peggio per lui!
- Il passato è passato! Promettete ora al Signore di non bestemmiare più; se qualcuno dei vostri dipendenti avesse questo brutto e pessimo vizio, rimproveratelo subito appena manca.
- Lei ha ragione! Bestemmiare è un vizio. Però, riflettendoci meglio, io dico: Non è poi un grande male!... Le bestemmie... sono parole... non fanno buchi... non ammazzano nessuno!...
- Dovete sapere che una bestemmia, un insulto fatto a Dio, è un peccato più grave della calunnia, della testimonianza falsa e dello stesso omicidio!
- Sarà! Poiché lo dice lei, che ha studiato più di me, ci credo!
- Passando ad altro... avete mancato alle promesse fatte a Dio o ai Santi? - Io promesse ne faccio poche; ma dopo averne fatta qualcuna, la trascuro facilmente. Durante la guerra ci fu un'incursione terribile nel nostro paese. Ricorda, Padre? Passarono ventiquattro apparecchi e sganciarono tante bombe. A dire il vero, quella volta io ebbi paura ed esclamai: « Se resterò vivo, porterò alla Madonna del Carmine una torcia, lunga quanto me e che pesi dieci chilogrammi ». Quella volta rimasi illeso. Dopo poco tempo cessò la guerra e dissi: « Ormai il fatto è fatto. Il pericolo non ci sarà più. Denaro ne ho poco e non posso comprare la torcia. La Madonna mi perdona! »
- Finché non potete siete scusato; quando sarete nella possibilità di adempiere la promessa, porterete la torcia alla Madonna; se trovate difficoltà a fare tale spesa, domanderò io al Vescovo la facoltà di dispensarvi. Non dimenticate però che è meglio non promettere, anziché promettere e poi non mantenere! Se qualche volta volete fare una promessa che piaccia molto a Dio, promettete non denaro o torce o altri oggetti, bensì una buona Confessione oppure una Santa Comunione... di non perdere la Messa la Domenica... di non bestemmiare... di togliere un odio dal cuore!...
- E queste che promesse sono?... Dare invece mille lire, offrire alla Madonna del Carmine una bella torcia... queste credo io siano le migliori promesse!
- Vi sbagliate! Ciò che voi dite, costa molto e vale poco; le promesse che vi ho suggerito io, costano poco e valgono moltissimo... perché Dio cerca prima il cuore e poi il resto...
Fonte:L'ANIMA ONESTA AL CONFESSIONALE di DON GIUSEPPE TOMASELLI
- Mai contro Dio... contro il Padre Eterno, si!
- Poveretto!... E il Padre Eterno non è Dio? Non azzardatevi mai a profanare il nome della Divinità!
- Ma io non lo faccio per male,... per insultare Dio... solamente per sfogo di collera.
- Perciò voi, per sfogo di collera, date schiaffi ad un uomo oppure l'ammazzate, e credete che non sia male perché lo fate nella collera!
- Che cosa vuole; a noi operai capita spesso qualche contrarietà ed allora la bestemmia esce spontanea; però dopo aver bestemmiato, subito me ne pento. Ah, questo lo faccio sempre!
- Avete bestemmiato contro la Madonna?
- Contro la Madonna del Carmine, mai assolutamente! Quella è la Madonna del nostro paese e sarebbe un vero peccato offenderla. Di tanto in tanto sfugge qualche bestemmia contro l'Immacolata o contro l'Assunta... ma, come le dicevo, non lo faccio mai per male!
- Avete dato ad altri motivo di bestemmiare?
- Qualche volta sì; però rarissimo! Davanti alla mia bottega suole passare un uomo quasi scemo; i ragazzi lo insultano e lui s'arrabbia e bestemmia. Qualche volta mi è capitato di trovarmi in ozio ed avendo visto passare questo tale, ho detto al mio garzoncello: « Va' a tirargli la giacca! » Quel poveretto cominciò subito a bestemmiare. Quelle sì, Reverendo, sono bestemmie!... Parole orribili!... Bestemmie a litanie!
- Degli insulti contro Dio fatti da costui, darete voi conto al Signore! La colpa è stata vostra che l'avete stuzzicato!
- Però non sono io solo a fare così; lo fanno tanti altri e con più frequenza di me!
- Questa davanti a Dio non è una scusa!... Avete voi bestemmiato alla presenza dei vostri figli?
- Quando io bestemmio non faccio caso dei presenti; i miei figli mi hanno sentito sempre ed anche i due che lavorano nella mia bottega. E perché mi domanda ciò?
- Perché voi siete reo di altri peccati! Voi siete tenuto a dare buon esempio ai figli ed ai dipendenti; bestemmiando alla loro presenza, voi siete di cattivo esempio e di scandalo! Se bestemmia il padre, i figli si sentono autorizzati a fare altrettanto. Voi dovete correggere i figli che mancano. Se un vostro figlio bestemmiasse, come potreste rimproverarlo?...
- Se bestemmiasse?... Uno dei miei figliuoli bestemmia pochissimo; ma l'altro, il maggiore, bestemmia più di me! Quando si arrabbia, fa scendere tutti i Santi del Cielo; non ne lascia uno!...
- Voi siete responsabile anche delle bestemmie di questo figlio; egli le ha imparate da voi; voi non l'avete corretto in tempo... quindi la colpa è vostra!
- Ma Dio mi perdona! Ormai mio figlio è sposato, sta a casa sua ed io non c'entro più nei suoi affari; se bestemmia, peggio per lui!
- Il passato è passato! Promettete ora al Signore di non bestemmiare più; se qualcuno dei vostri dipendenti avesse questo brutto e pessimo vizio, rimproveratelo subito appena manca.
- Lei ha ragione! Bestemmiare è un vizio. Però, riflettendoci meglio, io dico: Non è poi un grande male!... Le bestemmie... sono parole... non fanno buchi... non ammazzano nessuno!...
- Dovete sapere che una bestemmia, un insulto fatto a Dio, è un peccato più grave della calunnia, della testimonianza falsa e dello stesso omicidio!
- Sarà! Poiché lo dice lei, che ha studiato più di me, ci credo!
- Passando ad altro... avete mancato alle promesse fatte a Dio o ai Santi? - Io promesse ne faccio poche; ma dopo averne fatta qualcuna, la trascuro facilmente. Durante la guerra ci fu un'incursione terribile nel nostro paese. Ricorda, Padre? Passarono ventiquattro apparecchi e sganciarono tante bombe. A dire il vero, quella volta io ebbi paura ed esclamai: « Se resterò vivo, porterò alla Madonna del Carmine una torcia, lunga quanto me e che pesi dieci chilogrammi ». Quella volta rimasi illeso. Dopo poco tempo cessò la guerra e dissi: « Ormai il fatto è fatto. Il pericolo non ci sarà più. Denaro ne ho poco e non posso comprare la torcia. La Madonna mi perdona! »
- Finché non potete siete scusato; quando sarete nella possibilità di adempiere la promessa, porterete la torcia alla Madonna; se trovate difficoltà a fare tale spesa, domanderò io al Vescovo la facoltà di dispensarvi. Non dimenticate però che è meglio non promettere, anziché promettere e poi non mantenere! Se qualche volta volete fare una promessa che piaccia molto a Dio, promettete non denaro o torce o altri oggetti, bensì una buona Confessione oppure una Santa Comunione... di non perdere la Messa la Domenica... di non bestemmiare... di togliere un odio dal cuore!...
- E queste che promesse sono?... Dare invece mille lire, offrire alla Madonna del Carmine una bella torcia... queste credo io siano le migliori promesse!
- Vi sbagliate! Ciò che voi dite, costa molto e vale poco; le promesse che vi ho suggerito io, costano poco e valgono moltissimo... perché Dio cerca prima il cuore e poi il resto...
Fonte:L'ANIMA ONESTA AL CONFESSIONALE di DON GIUSEPPE TOMASELLI