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Martedi, 16 aprile 2024 - Misteri dolorosi - Santa Bernadette Soubirous ( Letture di oggi )

Sant'Agostino:Ogni amore o ascende o discende; dipende dal desiderio: se è buono ci innalziamo a Dio, se è cattivo precipitiamo nell'abisso...
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Catechesi sulla confessione per il Tempo di Quaresima



Quaresima

L'anima onesta al confessionale: NELL'OSTERIA



NELL'OSTERIA

- Antonio, tua moglie ti fa dispe­rare?

- Qualche volta sì e qualche volta ... sempre! La sua casa è la Chiesa. La mat­tina ha premura di sbrigare le faccende domestiche. - Ma perché tanta fretta? - Non senti, mi risponde, che suona già la campana della Messa? - Tante volte, ritorno dal lavoro, batto alla porta di casa e nessuno risponde. - Ma insomma, dov'è la mia signora? - E me la vedo comparire ansante con lo scialle sul capo. - E dove sei stata? - Ha avuto luogo una bella funzione in Chiesa! Non vole­vo perderla! -

- E tu, Antonio, hai la pazienza di sopportarla? Amministrale qualche ceffo­ne; metterà subito giudizio!

- Ah, questo no! Mia moglie non merita tale trattamento! Fuori di questo difetto non ne ha alti!. Non dà confiden­za ad estranei, non si bisticcia con i vici­ni, sa dire la buona parola per rappacifi­care gli animi; inoltre mantiene la casa in ordine e non mi fa mancare niente. Come vedi, tutto va bene in casa mia; c'è la vera pace, specialmente da quando i miei due figli si sono sposati. Pazienza ... lasciamola andare in Chiesa! ... Dice che ha bisogno di pregare, di comunicarsi e di confessarsi.

- Già... confessarsi!... Anche mia moglie aveva questo vizio, ma gliel'ho fatto perdere! Nei primi anni della no­stra convivenza io feci i patti chiari: Se tu vuoi pregare, prega pure, ma in casa! Confessione, niente! Prima di morire, chiamerò il Prete in casa e ti farò confes­sare... Del resto, che peccati hai tu?... E mia moglie cambiò sistema!

- Confessarsi, confessarsi! - escla­ma Antonio. - Ma che cosa hanno da dire quelli che si confessano? Che pecca­ti possono fare, per sentire il bisogno di raccontarli al Prete?

- Ma, che vuoi! Sono donne, non sanno cosa fare in casa e vanno in Chiesa a confessarsi. Noi uomini invece che ab­biamo tanti pensieri importanti in testa, non abbiamo tempo da perdere con que­ste sciocchezze!

- Eppure, ci sono uomini che van­no a confessarsi! Non hai visto per Pa­squa quanti padri di famiglia sono anda­ti in Chiesa a confessarsi?

- E vuol dire che hanno peccati! Non tutti gli uomini sono come noi due. Noi non ammazziamo, non rubiamo, non andiamo al tribunale a fare testimonianza falsa, siamo operai stimati ed onorati... dunque.. . che cosa dobbiamo confes­sare?

- Hai ragione! -

Questa conversazione ebbe luogo una sera dentro la bettola, mentre Antonio e Nicolino si disponevano a bere il solito bicchiere.

INCONTRO

Il Parroco rientrava in paese, dopo aver assistito un moribondo nella vicina campagna. Fortuna volle che Antonio gli passasse vicino. Il Sacerdote approfittò per dirgli una buona parola.

- Antonio, come va la salute?

- Sempre bene! Soltanto i denari mi mancano; del resto non desidero nien­te. Ho portato un paio di scarpe ad una famiglia ed ora rincaso.

- E di coscienza come stai?

- Bénone! La coscienza è sempre a posto. Fossero tutti come me gli uo­mini! ...

- Eppure, in Chiesa non ti vedo quasi mai! Tua moglie sì che è assidua! - Basta che vada mia moglie a pre­gare Dio; vale per essa e per me. Qual­che volta gliel'ho detto: Concetta, è inu­tile che mi dica di andare in Chiesa; pre­ga tu per me e fa lo stesso!

- Bravo Antonio! Prova anche a di­re alla tua signora: Concetta, questa sera io non mangio; mangia tu per me; fa lo stesso!

- Caro Padre Parroco, anche quan­do io non vada spessissimo in Chiesa, co­me fa mia moglie, credo di amare Dio più di essa, perché io penso al Signore e lo prego nel mio cuore.

- Però il giorno di Pasqua non ti ho visto in Chiesa per la Comunione; e non solo quest'anno, ma neppure gli altri an­ni ti sei accostato a Gesù Sacramentato. Risolviti una buona volta a comunicarti! Confessati bene e resterai contento!

- Ma che cosa devo dire in Confes­sione, se non faccio male ad alcuno?

- E’ vero; ma io credo che guardan­do bene nella coscienza, potresti trovare qualche cosa! ... Pensa Antonio, che si muore! Io vengo da assistere un mori­bondo. Guai a presentarsi al tribunale di Dio con i conti irregolari! Dunque ti aspetto! Qualche giorno verrai a trovar­mi e faremo tutto!

- Ma io non ho tempo!

- Non dire così ... Forse non hai vo­glia!... Non ti accorgi che è il demonio che ti trattiene dal compiere il tuo dove­re di buon Cristiano?... Non ci vuole de­naro per Confessarsi; soltanto la buona volontà.

- Padre Parroco, ci penserò me­glio!... Non è difficile che un giorno va­da a confessarmi. Lo farò per piacere a lei ed anche a mia moglie, che sempre me lo ripete.

- Male! Allora è meglio non confes­sarti.

- Perché?

- Devi confessarti unicamente per piacere al Signore, non alle creature. - E va bene! Farò come dice lei!... Però se mi confesserò non si offenda, mi rivolgerò ad un Padre Francescano, perché i Monaci m'ispirano più confi­denza.

- Ottimamente! Massima libertà in queste cose. Antonio sta' attento! Io te­mo che il demonio ti possa togliere que­sto poco di buona volontà. Dammi la pa­rola d'onore che ti confesserai e così si è più sicuri.

- Padre Parroco, poiché lei vuole così, impegno senz'altro il mio onore; an­zi andrò a confessarmi questa sera stessa! Le piace?

- Bravo Antonio! Io pregherò per te. -

IN CASA

- Concetta, se verrà qualcuno a cer­carmi, dirai che questa sera sono occu­pato.

- E se verrà tuo compare? - Dirai che torni domani.

E che impegno hai quest'oggi?

- Non te lo vorrei dire... ma te lo dico... perché so che ti farà piacere. Va­do subito al convento dei Francescani.

- Dai Padri Francescani?... Tu? - Sì, io. Vado a confessarmi.

- Antonio... ma dici sul serio?

- Certo! Ho impegnata la mia paro­la al Parroco, mi sono incontrato con lui ed assolutamente ho deciso di confes­sarmi!

- Che gioia! Signore, vi ringrazio!... Quanto vi ho pregato per mio marito!... Finalmente!...

- Dunque, Concetta, sei contenta? - Contentissima! Ti raccomando pe­rò di confessarti bene; non nascondere peccati!

- Peccati?... E che peccati posso a­vere io?... Tu mi conosci bene e sai che non faccio male ad alcuno!

- Ed allora io reciterò subito un Ro­sario alla Madonna in ringraziamento ed affinché ti aiuti questa sera. -

AL CONVENTO

Il fraticello aveva suonato i tocchi dell'Ave Maria e dopo si era fermato presso il porticino del convento.

- Buona sera! Vorrei parlare a Pa­dre Serafino.

- Lo chiamo subito. -

Antonio entrò nel convento e nell'at­tesa passeggiava lentamente nel cortilet­to. Padre Serafino non si fece attendere molto.

- Cercate di me?

- Precisamente! Voglio confessar­mi. Però la mia Confessione è semplice semplice. Non ho ammazzato, non ho ru­bato, non sono stato al tribunale e tutti mi vogliono bene. S'informi in paese chi sono io e tutti diranno che sono il più grande galantuomo!

- Bene mi compiaccio di questo! Tuttavia accomodiamoci in Chiesa; sa­remo soli e potremo parlare tranquilla­mente. -

Padre Serafino, per lunga esperienza, si accorse subito di aver da fare con un pasqualino arretrato e pensò: Questa se­ra un po' di lavoro! Alla gloria di Dio!

CONFESSIONE

- Inginocchiatevi!

- È proprio necessario inginocchiar­mi? Soffro di reuma alla gamba.

- Allora state a sedere... Fate il se­gno della Croce!... Che peccati avete fatto?

- Padre, già la mia Confessione 1'ho fatta poco fa; le ho detto che io non com­metto mai peccati!

- Dunque... siete un Santo!?...

- Santo no! Ma peccati non ne tengo!

- Beh, rispondete allora alle mie do­mande: Avete fatto il Precetto Pasquale? - Questo peccato non l'ho fatto.

- Peccato?... Vi chiedo se quest'anno a Pasqua avete ricevuta la Santa Co­munione!

- A dire il vero, è un po' di tempo che non mi comunico.

- L'ultima volta quando vi siete con­fessato?

- Non ricordo bene!... Da ragazzo, sino ai nove anni mi confessavo spesso... una o due volte l'anno. Poi mi misi a la­voro e non pensai più a queste cose. Sa, uno che lavora non ha tempo da perdere.

- Credete che sia un tempo perduto andare a confessarsi e purificare la co­scienza?... È il tempo meglio impiegato!

- Dunque, non ricordate se dopo i no­ve anni vi siate confessato! Siete sposa­to regolarmente?

- Sì, sposai con tutti i Sacramenti della Chiesa.

- Certamente vi confessaste prima di sposare!

- Sì, sì!... Lo ricordo!... Allora mi confessai nella parrocchia; c'era un Pre­te santo in quella Chiesa.

- E quanti anni sono che vi siete sposato?

- Vediamo!... Il primo figlio ha ven­tisette anni e certamente mi sposai ven­totto anni addietro.

- Perciò sono già ventotto peccati mortali che avete nell'anima! Ogni anno che passa senza Confessione, è un grave peccato!... Ora datemi ventotto lire!

- E perché?... Si paga per confes­sarsi? ... Credevo che si facesse tutto gratuitamente!

- Avete ragione. Tutto è gratis... Ma, se non si paga e voi state ventotto anni senza confessarvi, se si pagasse, quanti anni stareste lontano dalla Con­fessione?... E pensate che ogni anno c'è l'obbligo di comunicarsi nel tempo di Pasqua e chi tralascia questo, è reo di peccato davanti a Dio. Conoscete il terzo Precetto della Chiesa Cattolica? - Lo ignoro completamente!

- Ve lo dico io: Confessarsi alme­no una volta l'anno e comunicarsi alme­no a Pasqua.

- Stando così le cose, ora che lo so, ogni anno compirò il mio dovere.

- Conoscete voi le persone della Santissima Trinità?

- Non so chi siano!

- Sapete almeno che c'è Dio?

- Ah, Dio ci deve essere! Diversa­mente il mondo chi l'avrebbe fatto?... E poi, chi ci farebbe stare in piedi?... A Dio io credo! Io sono molto religioso; di­fatti tengo con me nel portafoglio tanti santini! Se lei vedesse quanti quadri tie­ne appesi mia moglie sulle pareti della camera!... Ed io ogni sera bacio il qua­dro di San Giovanni Decollato, che sta vicino al capezzale!

- Tutta la vostra religiosità consiste solo in questo?

- Inoltre, quando si raccoglie per fare la festa ad un Santo, do sempre la mia offerta; diverse volte ho portato il Santo Patrono sulle mie spalle nel giorno della sua festa!... Ah, fossero tutti gli uomini religiosi come me!...

- Di religione voi avete soltanto un poco di vernice. Ascoltatemi: Dovete cre­dere che c'è Dio, che Dio è uno solo, che in Dio vi sono tre Persone uguali e di­stinte, Padre, Figlio e Spirito Santo. Dovete inoltre credere che il Figlio di Dio, Gesù Cristo, circa 1982 anni fa si fece uomo, nacque da Maria Vergine, mo­rì in Croce per i nostri peccati e dopo tre giorni risuscitò gloriosamente. In fine Ge­sù Cristo salì al Cielo e ritornerà sulla terra alla fine del mondo per giudicare tutti, buoni e cattivi; ai buoni darà il Pa­radiso ed ai cattivi l'inferno.

- Padre, ma davvero c'è l'inferno ed il Paradiso?... E chi l'ha visto?... E chi è venuto di là per dircelo?

- Gesù Cristo, Dio-Uomo, ci ha in­segnato queste verità e noi dobbiamo cre­dere tutto ciò che Iddio ci ha rivelato; negare una sola verità divina o metterla in dubbio, costituisce un grave peccato. - Eh, quante volte io ho detto agli amici: Ma che inferno e che Paradiso!... Lo dicono i Preti per farci spaventare!... Ma io non ci credo!... Del resto, se l'in­ferno non c'è, meglio ancora; se c'è, co­me faranno gli altri farò io!...

- Vedete, caro amico, quanti errori avete commesso e quanto reale avete se­minato!... Tutto ciò è grave peccato!... Poiché mi accorgo che ignorate i primi elementi della Dottrina Cristiana, vi fa­rò delle domande particolari sui vari Co­mandamenti di Dio. Voi rispondete con sincerità! Di tante mancanze forse Iddio vi domanderà poco conto per la vostra ignoranza; ma ricordatevi che l'ignoranza colpevole delle verità della fede è un gra­vissimo peccato. Bisogna istruirsi! Ora incominciamo. -

Fonte:L'ANIMA ONESTA AL CONFESSIONALE di DON GIUSEPPE TOMASELLI