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Venerdi, 19 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Leone IX Papa ( Letture di oggi )

Santo Curato d'Ars (San Giovanni Maria Vianney):Non si ha il coraggio di portare la propria croce! Si ha ben torto, poiché, checché facciamo, la croce ci tiene, non possiamo sfuggirle.
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Aprile, mese dedicato alla Vergine della Rivelazione
Santa Maria del Terzo Millennio alle Tre Fontane



Vergine Rivelazione

Il Granellino di Senape

La giovane raccontò che qui le apparve la Madonna che le disse (sono parole sue): "Tornerò in questo stesso luogo e convertirò un grande peccatore che perseguita la Chiesa".

Questo fatto fu riferito al Cardinale Eugenio Pacelli, allora Segretario di Stato, che nel 1939 venne eletto Papa col nome di Pio XII. Lo conobbi l'episodio molti anni dopo l'Apparizione, ma non me ne servii mai nelle mie confessioni pubbliche. Ho spiegato il perché ad alcuni Sacerdoti del Gruppo di preghiera Amici di Luigina Sinapi che concordano col mio pensiero. Di lei riporto un fatto, lasciando ad altri la valutazione.

Spesso la domenica, dopo la S. Messa comunitaria e la meditazione sull'Evangelo domenicale da me presentato, andavo con alcuni fratelli a fare una visita al Cimitero del Verano. Ci recavamo a pregare sulle tombe degli Arditi di Cristo e dei fratelli separati della Chiesa Battista ed Avventista. Non mancava mai una visita anche al cimitero israelita dove riposano alcuni miei amici, e al monumento funebre dei Compagni. Ora per l'età e la salute le visite si sono fatte più rare.

Domenica 20 aprile 1987 esco da Casa Betania, dove c'è la Comunità, in Via Antonio Zanoni,44 (sulla via Castel di Leva) con il fratello interno M. Tito (Armando Sacchini) e il ragazzo Marco V. allora ospite della Comunità. La méta è il Cimitero del Verano dove è sepolta la sorella M. Monica, mia moglie Iolanda, al riquadro 116. Desidero farle una visita. Entriamo dall'ultima porta dalla parte della tangenziale, e mentre camminavamo lungo il viale che porta alla Croce monumentale, mi venne in mente un sogno che brevemente accennai ai fratelli: "Questa notte ho sognato Luigina Sinapi che mi ha detto: - Non sei venuto a trovarmi. Sono sepolta al riquadro... - ma in questo momento non ricordo il numero ".

Arrivati alla nostra tomba comunitaria, facciamo alcune preghiere e ci mettiamo a pulirla. Mentre la pulivamo, sento dentro di me o fuori di me, non saprei spiegarlo, una voce che mi dice: "Ricorda il riquadro 50". Mi guardo attorno e non vedo nessuno.

Si continua a pregare e a pulire.

Di nuovo sento:"Ricorda il riquadro cinquanta."

Chiedo: "Fratello Tito, non senti una voce che dice: Ricorda il riquadro cinquanta?"

"No, non sento nulla."Va bene, cerchiamo questo riquadro."

Terminata la preghiera ci mettiamo alla ricerca del riquadro cinquanta, ma non lo troviamo . Penso che sia sul viale centrale, dove c'è la grande Croce. Andiamo.

Sento il fratello M. Tito che grida: "Ecco il riquadro cinquanta!"

"Bene, dico, cerchiamo tra le tombe se c'è qualcuno che noi conosciamo: Un nome e cognome, una tomba... chi la trova chiami gli altri. Dividiamoci, faremo prima a trovarla." Così facciamo. Fratello Tito va da una parte, Marco dall'altra, io al centro, si cerca.

A un certo punto vedo una piccola lapide e leggo: Luigina Sinapi. Grido: "Tito! Marco! Venite è qui!"

Arriva il fratello M. Tito con il ragazzo e anch'essi, come mi dissero dopo, pensano che la persona inginocchiata sia la sorella, magari la gemella della Sinapi. Tutti e tre ci mettiamo alla sinistra della parte posteriore della tomba. "Eccola! dico."

Mentre indico la tomba, vedo inginocchiata, raccolta in preghiera. Proprio davanti alla lapide, una signora, che indossava un cappotto e aveva la testa avvolta da un fazzolettone di tipo paesano.

Spiego ai due: "Dicono che la Sinapi ha avuto anche lei una visione della Vergine, alla Grotta delle Tre Fontane, e che la Vergine le avrebbe detto che lì, dieci anni dopo, sarebbe di nuovo apparsa a un peccatore, convertendolo..."

La donna, sempre in preghiera mi risponde: "E' vero, è apparsa il 12 aprile 1937..."

Sopra la tomba della Sinapi c'è un piccolo libro di marmo con la foto. Guardo la donna inginocchiata, e uguale alla foto che sta sulla tomba. Penso che sia la sorella. Salutiamo e ci allontaniamo parlando tra di noi.

Faccio pochi passi e mi viene un dubbio... Mi volto e la donna inginocchiata non c'è più. Ci mettiamo a cercarla: scomparsa.

Raccontai tutto al mio Confessore e da lui venni a sapere che la Sinapi non aveva sorelle, e che usava vestire in quel modo, portando il fazzolettone. Ci rechiamo alla tomba nuova della SACRI e noto che sta al riquadro 49, proprio di fronte al 50. Quello che è accaduto è un caso?

Testi presi da varie fonti: Biografia di Cornacchiola, S.A.C.R.I.; La Bella Signora delle Tre Fontane di padre Angelo Tentori; La vita di Bruno Cornacchiola di Anna Maria Turi; ...

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