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Giovedi, 25 aprile 2024 - Misteri luminosi - San Marco ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Oggi, il Mercoledì delle Ceneri, è la giornata di preghiera e di digiuno. Ma il digiuno dal cibo, per quanto utile e necessario, da solo non basta: serve solo per preparare e rendere possibile il vero digiuno. C'è un digiuno più profondo che consiste nel non conformarsi alla mentalità del mondo e astenersi dal peccato. Il digiuno vero ce lo rivela Gesù: "Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso!" Quindi, digiunare da sé stessi e dal proprio io! Questa è la radice alla quale bisogna mettere la scure se si vuole entrare sul serio nell'intimità con Dio. Alcuni alberi sono difficili da sradicare perché hanno una radice che cala molto in profondità. Finché non si taglia la radice-madre, non si ottiene nulla. Si possono recidere tanti legami e tanti bisogni dal cibo e dalle cose, ma finché non si mette la scure al proprio io, si resta al di là della vera conversione.
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Il diario di Santa Gemma Galgani



Santa Gemma

Martedì, 28 agosto - Mercoledì, 29 agosto



Dopo la confessione l'angelo torna a esserle sorridente e amabile, e la assicura del perdono di Gesù.

L'angelo custode si è mantenuto così severo fino a stamani, che non ho palesato ogni cosa al confessore. Subito uscita di confessionario, mi ha guardato ridendo, con un'aria di compiacenza: sono ritornata da morte a vita. Più tardi poi mi ha parlato da se stesso (io non avevo coraggio d'interrogarlo): mi ha domandato come stavo, perché non mi sentivo bene la notte innanzi. Gli ho risposto che solo lui poteva guarirmi; si è avvicinato, mi accarezzava tanto tanto e mi diceva che fossi buona.

Ripetutamente gli dimandavo se mi volesse bene come prima, e se mi amasse egualmente; mi rispondeva in questo modo: « Oggi non mi vergogno di te, ieri sì ». Gli demandavo più volte perdono, e faceva cenno di essere [stato perdonato] ogni trascorso. Infine l'ho mandato da Gesù per tre cose:

1) Se fosse ora contento di me?

2) Se mi avesse perdonato ogni cosa?

3) E che mi levasse una certa vergogna da dosso per far l'obbedienza al confessore...

È andato subito via, ed è tornato assai tardi: mi ha detto che Gesù è assai contento; che mi ha perdonato, ma per l'ultima volta; in quanto alla vergogna disse che Gesù gli aveva risposto queste precise parole: «Digli che obbedisca perfettamente ».

Più tardi poi andai a letto, ma sentii poco dopo un po' di rimorso. Pensavo, è vero, al soggetto della meditazione della Passione, ma nel letto. Mi ha demandato a che cosa pensassi il mio angelo. «Alla Passione», ho risposto. «Che dirà di me Gesù che faccio questa vita sì comoda, prego poco, e nel letto; insomma tutto il tempo della preghiera lo passo nel letto? ». Questo purtroppo è ogni cosa vero. Mi rispose che ne pensavo io di questa cosa. « È svogliatezza», soggiunsi. Ma gli promisi che, da quella sera in poi, mai più avrei pregato nel letto; altro che il giorno a me destinato per obbedienza. Da ieri sera e per tutta la notte mai si è allontanato da me, ma con un patto però: di stare zitta e dormire. L'ho fatto.

Mercoledì, 29 agosto

Scrive una lettera a san Gabriele dell'Addolorata e la raccomanda all'angelo custode.

+ Ora poi oggi faccio una cosa: voglio scrivere a confratel Gabriele un biglietto; dopo lo consegno all'angelo custode, e ne aspetterò la risposta. E questa cosa si fa senza che

Gesù lo sappia; lui pure mi ha detto che a Gesù non si dirà nulla.

E l'ho fatto: ho scritto una lettera assai lunga, ho parlato di tutte le mie cose senza tralasciarne alcuna; poi ho avvisato l'angelo custode che era in punto, e se la voleva... L'ho posta stasera, mercoledì, sotto il guanciale, e stamani84, quando mi sono alzata, non ho pensato a guardarci, perché avevo di meglio in mente: andavo da Gesù.