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Venerdi, 19 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Leone IX Papa ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Oggi, nei confronti di Dio, c'è molta indifferenza. Qualcuno dice che un Dio così lontano e così poco evidente è inutile. Ma l'uomo di preghiera si ostina a scoprire, sotto la crosta di apparente insofferenza, la struggente nostalgia di Dio. Molti dicono che si può benissimo vivere e morire senza Dio. In realtà maggior parte di essi non moriranno perché sono già morti. L'uomo di oggi sembra compiaciuto dei propri successi, tuttavia resta sempre insoddisfatto: gli manca sempre qualcosa, gli manca Dio. L'uomo di oggi soffre il mal di vivere, ed esiste un unico Medico, Cristo, in grado di guarirlo. A uno che cerca Dio con sincerità vorrei dire: rivolgiti ad uno che prega; lui sarà in grado di fornirti le prove che aspetti e ti farà venire voglia di Dio.
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Meditazioni su Bernardetta Soubirous e Lourdes


Bernadette

XIV APPARIZIONE



Mercoledì 3 marzo 1858 - Poco dopo le ore 9

Nuova assenza della Bella Signora. - Bernadette, accompagnata dalla mamma, giunse alla grotta alle ore sette. La folla era enorme. Alcune testimonianze parlano di 4.000 persone, altre di 3.000, riunite sulle rive del Gave per assistere all'apparizione. Alcuni gruppi avevano addirittura bivaccato nei pressi della grotta per tutta la notte, ma il comportamento di alcune persone non era stato gradito alla SS. Vergine.

Infatti, Bernadette, con grande delusione di tutti, non cadde in estasi e non vide la Madonna. Dopo una lunga attesa con il Rosario tra le mani, si alzò triste e con gli occhi pieni di lacrime e si allontanò con la mamma in un silenzio profondo.

A casa, poco dopo, alcune buone persone la trovarono appoggiata contro un letto col viso tra le mani. «Che cos'ho fatto? - diceva. - La Signora è forse inquieta con me?».

Più tardi la Madonna le appare. - Verso le ore a otto e mezzo, Bernadette sentì un invito inspiegabile a recarsi alla grotta. La gente era diminuita di numero.

La Bella Signora le apparve subito e le disse il motivo per cui quel mattino non l'aveva veduta, un motivo ben triste!

- Tu non mi hai veduta, perché vi erano delle persone venute qui solo per osservare l'atteggiamento che tu tenevi alla mia presenza e che non erano degne; hanno passato la notte alla grotta e l'hanno disonorata!

Non possiamo immaginare quanta pena abbia provato Bernadette. La grotta era ormai un luogo sacro; eppure tra tanta gente che vi si recava a pregare in pellegrinaggio, vi erano persone che non avevano portato rispetto nemmeno alla presenza della Regina del cielo.

Per la terza volta dal parroco. - Alla sera di quello stesso mercoledì 3 marzo, Bernadette ritornò in canonica da Don Peyramale.

- Che vieni nuovamente a comunicarmi? - le fece il sacerdote.

- La Signora ha sorriso quando le ho detto che voi chiedevate un miracolo. Le ho detto di far fiorire il rosaio che le sta vicino. Ha sorriso di nuovo. Ma vuole la cappella.

- Li hai tu i denari per costruirla? - le chiese il parroco. - Io no, Signor Parroco.

- Nemmeno io. Di' alla Signora che te li dia!

Bernadette tacque, contenta di aver esposto di nuovo il desiderio della Madonna. Fece una riverenza e se ne andò.

Riflessioni: Rispetto per la casa del Signore
È ben triste il lamento della Madonna: «Tu non mi hai veduta, perchè vi erano delle persone venute qui solo per osservare l'atteggiamento che tu tenevi alla mia presenza e che non erano degne; hanno passato la notte alla grotta e l'hanno disonorata!». La grotta era considerata da tutti ormai un luogo sacro, dove appariva la SS. Vergine, dove avvenivano miracoli, dove si pregava e continuamente ardevano ceri benedetti. Eppure anche questo luogo viene preso di mira dalla perfidia e dalla malvagità. Si va per spiare la veggente, onde poterla mettere poi in ridicolo anche per mezzo della stampa. È lo spirito con cui più tardi Emilio Zola andrà a Lourdes ed assisterà anche a miracoli, ma li interpreterà con calcolo di materialista tendenzioso.

Lo sdegno di Gesù contro i profanatori del tempio. - Gesù aveva un giorno scacciato i profanatori dal tempio con uno staffile. Oh, se tornasse oggi a cacciare dalle sue chiese coloro che vi entrano soltanto per soppesare le parole del sacerdote, per sindacare ciò che egli dice e badar bene che egli non difenda la legge di Dio oltre i limiti permessi dalla legge umana e dai compromessi della politica!

Come si sono moltiplicati i profanatori della casa del Signore!

Quale contegno devi tenere nella casa di Dio. - La chiesa è il centro della vita spirituale del popolo cristiano. Vi è presente Gesù; vi sono in adorazione la Madonna e gli angeli.

Quando entri in chiesa tu devi poter essere uno di loro.

Non parlare quindi in chiesa inutilmente. I tuoi occhi siano modesti, la tua preghiera umile e raccolta, poichè al contegno esterno deve corrispondere il raccoglimento interno della mente: sei alla presenza di Dio che tutto vede!

Esaminati particolarmente sulla tua assistenza alla S. Messa domenicale, che è la rinnovazione del sacrificio della Croce.

Vi sono persone che vi assistono come l'Immacolata, come S. Giovanni, l'amore innocente; come la Maddalena, l'amore penitente; come le pie donne ed il centurione, la fede viva. Ma vi sono anche molte persone che vi assistono come i soldatacci, che tiravano a sorte la veste di Gesù, come gli scribi e farisei, bestemmiando e godendo della sua morte; come la folla indifferente e curiosa.

A quale gruppo vuoi appartenere d'ora innanzi?

Fioretto: Sarò puntuale alla S. Messa festiva e vi assisterò con raccoglimento.

Giaculatoria: Adoriamo, ringraziamo, preghiamo e consoliamo con Maria Immacolata, il sacratissimo e amatissimo Cuore Eucaristico di Gesù!

«SE TU NON CREDI, CREDE TUA MADRE!» GUARIGIONE DI GABRIELE GARGÀM (20-8-1901)

Il 17 dicembre 1899 in uno scontro ferroviario presso Parigi, in cui trovarono la morte tanti viaggiatori, Gabriele Gargam fu estratto dai rottami e portato all'ospedale moribondo. Era un impiegato delle Ferrovie, non ancora trentenne e sino allora si era sempre dichiarato miscredente.

Quattro medici lo giudicarono inguaribile ed infatti dopo 20 mesi di ospedale, sembrava che non gli rimanessero più che pochi giorni di vita e ne fu perciò avvertita l'infelice madre.

Affranta dal dolore, ma piena di fede, essa venne in ospedale e propose al figlio di prender parte al pellegrinaggio nazionale, che sarebbe andato a Lourdes.

- Io, a Lourdes? Mamma, tu lo sai, io non credo!

- Lo so, figlio mio - risponde lei singhiozzando, - ma se tu non credi in Dio, crede tua madre e la Vergine di Lourdes ad una madre non negherà la grazia.

Vinto da queste parole Gargam accetta.

Il suo corpo è uno scheletro vivente. Gli si deve preparare una speciale barella perché possa sopportare il viaggio. Così il 20 agosto giunge a Lourdes e viene portato direttamente alla grotta. Qui si opera in lui il primo miracolo quello della sua conversione.

Si comunica infatti con una piccola particella di ostia, poiché non può più inghiottire e poi lo assale una grande commozione ed un desiderio di pregare.

Alle ore 16 Gargam viene portato alle piscine ed è immerso su di una tavola di legno poiché non può sopportare alcuna flessione. Alle ore 17 è schierato con gli altri malati sul piazzale, mentre passa la processione del Santissimo.

È pallido e ad un certo punto perde la conoscenza.

- Se muore - dice tra sé l'infermiere, - gli coprirò la testa e così nessuno si accorgerà di nulla.

Ma Gargam riapre gli occhi. Sente le preghiere che 30.000 persone fanno a voce alta e tenta per tre volte di sollevarsi sui gomiti.

- Aiutatemi! - dice alle persone che gli sono accanto. - Aiutatemi!

Lo si aiuta e tra la meraviglia di tutti, egli si leva in piedi e fa anche qualche passo dietro al santissimo. Ma non ha né vestiti, né scarpe, perciò lo si ferma e lo si ripone sulla barella.

Ormai è guarito. La folla lo attornia. I barellieri lo difendono dall'entusiasmo e lo accompagnano all'ufficio delle constatazioni. Più di trenta medici, tra cui il celebre dottor Boissarie, constatano la sua guarigione improvvisa.

Il momento più commovente fu l'incontro con la mamma. Ciascuno se lo immagini. Ambedue erano come paralizzati, soffocati dalla commozione e dalla gioia.

Da quel giorno Gargam divenne barelliere. Passò lunghi mesi dell'anno a Lourdes e nel 1951 vi ha celebrato il cinquantenario della sua guarigione, che resta una delle più strepitose.

Fonte: BERNADETTE E LE APPARIZIONI DI LOURDES di p. Luigi Chierotti C.M. - Scaricato dal sito www.preghiereagesuemaria.it