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Mercoledi, 24 aprile 2024 - Misteri gloriosi - San Fedele da Sigmaringen ( Letture di oggi )

San Francesco di Sales:È un’occupazione per lo meno utile fermarsi ad esaminare la vita altrui, eccetto per chi deve governare e aver cura di altri.
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Meditazioni su Bernardetta Soubirous e Lourdes


Bernadette

XIII APPARIZIONE



Martedì 2 marzo 1858 verso le ore 7

Una processione e una cappella. - Il commissario Sig. Jacomet annota in un suo rapporto che in quel giorno si contarono alla grotta da 1700 a 1800 persone. Ciò che più interessa, però, è la nuova richiesta della SS. Vergine: «Vai a dire ai sacerdoti che facciano una processione e che costruiscano una cappella!».

La richiesta della cappella non era nuova, ma quella di una processione alla grotta non era ancora stata fatta.

Alla ragazza costava molto presentarsi di nuovo al parroco. Il suo carattere rude la faceva tremare. Pur tuttavia non voleva disobbedire alla Signora. Prese pertanto il coraggio con i denti e, accompagnata dalla zia Basilia Castérot, entrò nella canonica.

L'accoglienza fu così sconcertante che Bernadette finì per dimenticare metà del messaggio:

- Ah, sei qui tu che continui ad andare a Massabielle! - gridò don Peyramale. - Che cosa ritorni a fare qui?

- La Signora mi ha detto che vuole che si faccia una processione alla grotta...

Don Peyramale non lasciò che finisse. «Era furente e passeggiava per la stanza a grandi passi» racconta la zia di Bernadette.

- Che disgrazia - diceva -, avere una fanciulla come questa, che mette in subbuglio il paese e fa correre tanta gente!... Nel mondo intero si parlerà di te, della grotta! Il sacerdote non pensava certo di fare una profezia.

- Ma andiamo... Ma andiamo.. Una Signora... Una processione!... Mandatela a scuola - concluse -, e non se ne parli più!

Le due donne se ne andarono spaventate, lasciando il sacerdote sempre inquieto.

Nuovo colloquio col parroco alla sera. - Appena uscita, Bernadette si ricordò che la Signora aveva chiesto nuovamente la costruzione della cappella, ma non osò tornare indietro, perché la zia Basilia si rifiutò di accompagnarla.

Alla sera, però, verso le ore 19, Bernadette trovò un'amica, Figlia di Maria, Domenica Cazenave, che si disse disposta ad accompagnarla dal parroco.

Questa volta Bernadette fu fatta sedere e fu ascoltata con pazienza, ma Don Peyramale, irremovibile, concluse: - Domanda ancora una volta alla Signora come si chiama e quando sapremo il suo nome, le edificheremo una cappella, e non sarà molto piccola, sta' tranquilla, sarà molto grande!».

Senza saperlo il sacerdote faceva un'altra meravigliosa profezia.

- Ora sono contenta! - disse Bernadette all'amica uscendo fuori dalla casa parrocchiale. - Ho fatto la mia commissione.

Riflessioni:Apostolato e zelo
L'impegno posto da Bernadette nel far sì che fosse accolto e soddisfatto il desiderio della Madonna, ci fa pensare al nostro dovere di far amare Gesù e la sua legge, da chi la calpesta, senza conoscere il suo amore.

«Lo zelo per la salvezza delle anime, è ciò che di più perfetto vi è nell'amor di Dio. - diceva S. Vincenzo De Paoli. - Poichè se l'amor di Dio è un fuoco, lo zelo ne è la fiamma; se l'amor di Dio è un sole, lo zelo ne è il raggio -.

Duplice apostolato. - Vi è però un apostolato di azione: quello del missionario che parte e lascia ogni cosa, per amor di Dio e delle anime. Gesù conta e rimunera tutti i suoi passi.

E vi è l'apostolato della soffèrenza: la vita di S. Teresa del Bambino Gesù, patrona delle Missioni, benchè fosse una claustrale, è eloquente. Ed eloquente è pure la vita di Santa Bernadette, che si potrebbe riassumere in tre pensieri dominanti: 1) l'applicazione costante a pregare e soffrire per i peccatori; 2) la conoscenza anticipata della sua vita di sofferenza e l'accettazione generosa di essa; 3) un desiderio grande di vita nascosta, dopo essere stata sul candelabro della popolarità durante il periodo delle apparizioni.

Come si alimenta il vero zelo ed il vero apostolato. - Qualsiasi possa essere l'apostolato che il Signore richiede da te, esso si alimenta sempre con una profonda vita interiore, basata sulla frequenza sentita ai sacramenti, soprattutto della Confessione e della Comunione e sulla unione con Gesù, l'amico Divino.

Solo un calice ripieno riversa all'esterno ciò che possiede. L'apostolato deve essere esuberanza di vita interiore e la vita interiore ne rimane sempre l'anima insostituibile.

Fioretto: Rifletti se ti è possibile una partecipazione più attiva alla vita di apostolato nella tua parrocchia.

Giaculatoria: O Gesù, centro d'amore, infiamma il mio cuore di carità!

“SON VENUTO A SALVARTI”

In una piccola parrocchia della Bretagna, il vecchio parroco moribondo, steso sul suo letto, attende l'ora non più lontana di partire per il cielo. Ed ecco gli si annunzia che uno dei suoi parrocchiani, che da molto tempo era in rotta con Dio e con la Chiesa, è anche lui moribondo. Manda subito il suo coadiutore. Questi vede l'ammalato, ma non può fare nulla, perché viene tosto congedato.

- Mio Dio! - esclama il vecchio sacerdote. - Vada di nuovo e dica a quel disgraziato, che mi aveva promesso di non morire senza riconciliarsi con Dio.

Il coadiutore obbedisce!

- Ma io l'ho promesso al parroco e non a lei! - risponde il malato con un'aria sinistra e congeda di nuovo il sacerdote.

Il vecchio parroco allora alza le braccia e gli occhi al cielo, poi come per un'improvvisa ispirazione dice: - Portatemi una barella, subito!

Si fa stendere sopra un materasso: si fa coprire bene e via.

Il moribondo percorre nella notte nera, alla luce vacillante di una lanterna, un cammino lungo ed aspro. Quando il peccatore vede entrare nella camera quella barella e quel volto pallido, rizzandosi sul letto esclama: - Oh, che viene a fare qui?

- A salvarti! - risponde il vecchio.

Si scorre la barella presso il letto e i due moribondi sono lasciati soli.

Quando i familiari rientrano, li trovano in lacrime. Il vecchio curato benedice allora il malato e dice: - Addio, arrivederci in Cielo!

Il corteo riprende il cammino nella notte, silenzioso come un corteo funebre. Al ritorno, quando si scopre la barella, il volto pallidissimo del parroco rimane immobile. L'anima era partita! (Da P. Plus - La mia Meditazione).

Fonte: BERNADETTE E LE APPARIZIONI DI LOURDES di p. Luigi Chierotti C.M. - Scaricato dal sito www.preghiereagesuemaria.it