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Giovedi, 28 marzo 2024 - Misteri luminosi - San Castore di Tarso ( Letture di oggi )

Madre Teresa di Calcutta: Gesù farà grandi cose con voi, Fratelli, se glielo lascerete fare e se non cercherete di interferire con Lui. Si interferisce nei piani di Dio quando ci si im­batte in qualcuno o in qualcosa che non è adatto a voi. Siate severi con voi stessi e siate molto severi con quel che ricevete dall'esterno. La gente può arrivare qui con splendide idee, con bei progetti, ma tutto ciò che vi allontana dalla realtà di ciò che avete dato a Dio, deve rimanere fuori da voi.
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Meditazioni su Bernardetta Soubirous e Lourdes


Bernadette

L'APPARIZIONE MANCATA



Lunedì, 22 febbraio 1858 - Verso le ore 14

Il lunedì 22 febbraio Bernadette ubbidì e andò a scuola, inghiottendo grossi lacrimoni. Aveva promesso alla Signora di recarsi per quindici giorni alla grotta ed ecco che non avrebbe potuto mantenere la sua promessa.

Dalle Suore dovette subire altre umiliazioni.

- Cattiva bambina! - le disse una Suora che sospettava un'impostura. - Tu cambi la quaresima in una indegna carnevalata!

Altre le rinfacciarono di voler far credere di essere una santa. Bernadette taceva e più che queste frecciate, le mordeva il cuore il rincrescimento di non potersi recare alla grotta.

A mezzogiorno le scolare rientravano a casa per il desinare. Dopo pranzo, Bernadette si accinse a ritornare a scuola, ma quando fu al bivio del sentiero che portava alla grotta, una forza particolare vinse la sua volontà di obbedire, si impadronì di lei e delle sue gambe e la condusse suo malgrado dalla Madonna.

Perché mi avete abbandonata? - La gente, che aveva atteso invano tutta la mattina, si era assottigliata. Bernadette si inginocchiò e incominciò la recita del S. Rosario, ma il suo volto non si trasfigurò e la Bella Signora non si fece vedere. Anche lei l'aveva abbandonata? Avevano forse ragione le Suore? Bernadette piangeva dirottamente.

- Perché non apparite? diceva tra le lacrime. - Perché mi avete abbandonata?

Rivolta poi alla piccola folla confermò: - Nulla! Oggi la Signora non mi è apparsa. Non ho visto nulla!

Tornando a Lourdes triste, umiliata, la fanciulla si chiede quale mancanza da lei commessa abbia potuto dispiacere alla Signora. Come risposta la Madonna fa provare a Bernadette una gioia vivissima quella sera stessa: il babbo e la mamma hanno creduto che Bernadette è stata spinta alla grotta da una forza superiore e che perciò non ha disobbedito né mentito e le tolgono la proibizione di recarsi dalla Bella Signora.

- D'ora innanzi - dice il babbo -, ti lascio libera di andare alla grotta quando vuoi!

Riflessioni:L'ora della prova
«Perché mi avete abbandonata?». - Anche Gesù sulla croce ha voluto provare questo triste momento ed ha esclamato accoratamente: «Dio mio, Dio mio, perché mi avete abbandonato?».

Un simile lamento abbiamo lasciato uscire dalle nostre labbra forse anche noi, quando tutti gli appoggi umani ci sembravano caduti a noi d'intorno. La nostra fede non ci è parsa sufficiente, perché non era talmente forte da credere senza sentire Dio.

È l'ora della prova che purifica la virtù, come l'oro si purifica col fuoco nel crogiuolo e ci fa toccare con mano come l'entusiasmo per il bene, che noi credevamo tanto sicuro, era solo un fuoco di paglia e si reggeva solo perché senza ostacoli.

Ma perché Dio si nasconde? - Sembra nascondersi, ma in realtà è più vicino a noi nella prova che nella gioia.

Santa Caterina da Siena, un giorno in cui la tentazione l'aveva sconvolta e Gesù sembrava assente e taceva, se ne lamentò con Lui, appena ne ebbe di nuovo la percezione sensibile: - Dove eravate, Signore, mentre io lottavo tanto?

E Gesù rispose: - Caterina, io ero nel più intimo del tuo cuore ed osservavo con quale generosità tu lottavi per amor mio.

Mezzi per non soccombere nella prova - A Bernadette per superare quella triste giornata del 22 febbraio, fu certamente di grande conforto la preghiera che le aveva insegnato la Madonna, e l'amorevolezza con cui i suoi genitori seppero trattarla in casa.

Anche per te la preghiera resterà in simili circostanze la tavola di salvezza, e quando il Signore ti dona anche la comprensione delle persone care, ringrazialo. Ma anche se questa comprensione mancasse, Gesù è nel profondo del tuo cuore che osserva la tua generosità!

Fioretto: Non mi lamenterò oggi con i familiari di nulla e di nessuno.

Giaculatoria: Cuori di Gesù e di Maria, io confido in Voi!

“O LA MADONNA MI GUARISCE, O MI UCCIDO”!

Tutti conoscono l'”Unione Nazionale Italiana Trasporto Malati a Lourdes”, ma pochi sanno che essa è dovuta ad un singolare miracolo della Madonna. Essa fu suggerita da un giovane che, ammalato, si era recato a Lourdes dicendo: «O la Madonna a Lourdes mi guarisce, oppure là, dinanzi al suo santuario mi uccido!». Ma là né guari, né si uccise: tornò rassegnato.

Ecco come narra il fatto Mons. Ciccone: ««Col pellegrinaggio nazionale italiano del 1903, organizzato dal Comm. Filippo Tolli e Conte Acquaderni e diretto da Mons. Radini Tedeschi, viaggiavano per proprio conto quattro ammalati, uno dei quali attirava l'attenzione per la sua figura poco... simpatica. Era un giovane romano di circa 30 anni, dal viso pallido, dallo sguardo truce. Il suo comportamento, il suo fare sprezzante ed altero allontanavano da lui quella naturale e spontanea simpatia, che ogni anima cristiana sente verso un infelice. Solo a guardarlo negli occhi, si capiva che quel poveretto doveva sostenere dentro di sé una lotta terribile, che poteva volgere al tragico. Ma la Vergine vegliava amorosamente su quel giovane. Avrebbe Essa permesso che ai suoi piedi, un suo figlio, in un momento di follia... di disperazione, mandasse ad effetto il suo triste disegno?

Il 2 settembre era il giorno stabilito per il ritorno in Italia. Una giornata triste. Dopo un ultimo commovente saluto alla grotta, i pellegrini si affrettano alla stazione. Nell'attraversare i binari vedo, dentro una carrozzella, il giovane pallido, sfinito dal male; ma il suo sguardo questa volta è lieto e sereno. È così trasformato che mi sembra di sognare.

- È lui, è proprio lui! - mi dice Mons. Radini Tedeschi, che aveva notato la mia profonda meraviglia.

- Guarito? - Sì - soggiunge spiccando bene le parole -, guarito... nell'anima. Guardi... - e così dicendo Mons. Radini estrae dalla tasca una rivoltella!

- Me l'ha consegnata poco fa.

- Tenga - mi ha detto -, non mi serve più. Son venuto a Lourdes deciso a porre fine ai miei giorni con un colpo di rivoltella qualora non avessi ottenuto la guarigione. Iddio ha disposto altrimenti ed un sorriso della Vergine è bastato a mutarmi. Mi sento rassegnato, mi sento felice nella mia infelicità e voglio dedicare le mie deboli forze per onorare la Madonna.

Quel giovane, Giovanni Battista Tommasi, mantenne la parola. Tornato a Roma, manifestò a Mons. Radini Tedeschi l'idea di fondare l'««Unione Nazionale Italiana Trasporto Malati a Lourdes,».

Mons. Radini accettò l'idea, l'aiutò, l'assecondò ed in breve tempo sorse in Roma l'Opera Nazionale. G.B. Tommasi ne fu non solo il fondatore ma il primo presidente per parecchi anni.

Fonte: BERNADETTE E LE APPARIZIONI DI LOURDES di p. Luigi Chierotti C.M. - Scaricato dal sito www.preghiereagesuemaria.it