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Venerdi, 19 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Leone IX Papa ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Pregare non vuol dire fuggire dalle proprie responsabilità per rifugiarsi in un mondo ideale, lontano dalle contraddizioni della vita. Purtroppo la preghiera può trasformarsi in una evasione egoistica e alienante. Ci sono delle persone che hanno fatto della preghiera un'attività sterile, perché hanno cercato la pace e le consolazioni in sé stessi. Invece di adorare Dio, hanno adorato sempre se stessi; invece di amare Dio, hanno amato solo se stessi. Non sono mai usciti da sé stessi. Quando pregano, sono sempre centrati su sé stessi. Invece, la preghiera è l'estasi, ossia l'uscita da sé stessi. Se non c'è l'uscita da sé stessi, non c'è libertà né l'amore e nemmeno la maturità della fede.
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Meditazioni su Bernardetta Soubirous e Lourdes


Bernadette

VI APPARIZIONE



Domenica, 21 febbraio 1858 -Mattino presto

Prima ancora che il sole sorgesse, alla grotta di Massabielle vi era già una folla di centinaia di persone. La prima folla di pellegrini a Lourdes.

Bernadette giunse avvolta nel suo mantello bianco, un po' sdrucito, accompagnata dalla mamma e dalla sorella, che ormai credevano decisamente alla realtà delle apparizioni della Bella Signora.

Con semplicità la fanciulla attraversò due ali di folla, tenendo un cero acceso in mano e andò ad inginocchiarsi davanti alla nicchia della roccia, sotto il roveto.

Qualche istante dopo il suo volto divenne più pallido ed entrò in estasi. Contemplava la SS. Vergine, ma non aveva perso la coscienza; difatti, quando il suo cero si spense, lo porse alla persona più vicina, affinché glielo riaccendesse.

Qualcuno anzi volle toccare il roveto con un bastone, ma Bernadette fece cenno spaventata di desistere: - Avevo paura - disse poi -, che si toccasse la Signora e le si facesse del male!

Un dottore, il Signor Dozous, tastò il polso della ragazza: era calmissimo, tranquillo.

Pregate per i peccatori! - A questo punto la veggente fece con le ginocchia qualche passo avanti nella grotta. Lo sguardo della Vergine si volse lontano e poi si posò, pieno di dolore, su Bernadette.

- Che avete? Che occorre fare? - chiese la fanciulla. - Pregate per i peccatori! - rispose la Madonna.

Bernadette, vedendo il dolore della Signora, fu assalita da profonda tristezza e due lacrime rigarono il suo volto; ma, prima che la Vergine Santa svanisse, un nuovo raggio di gioia e di speranza si manifestò nel suo sguardo e in quello di Bernadette.

La luce, come d'ordinario, rimase nel cavo della roccia ancora per qualche istante e poi scomparve.

La figura della veggente tornò a poco a poco normale, serena, mentre attorno a lei si addensava la folla, la quale non aveva visto né udito nulla, ma ciononostante era ansiosa di sapere e commossa al tempo stesso.

Bernadette al Palazzo di Giustizia - Quel mattino, dopo la Messa solenne, Bernadette venne convocata dal procuratore imperiale e interrogata. La semplicità delle sue risposte fece impressione sull'uomo di legge, che la trattò con molta gentilezza. Più rude fu invece il commissario di polizia, che volle a sua volta interrogarla nel pomeriggio. Egli era convinto che tutta «quella montatura» dovesse finire presto con le buone o con le cattive. Fece pertanto promettere al babbo di Bernadette di non permettere più alla figlia di recarsi alla grotta.

Riflessioni:«Pregate per i peccatori!»
È la prima volta che sentiamo dalle labbra della Madonna di Lourdes questo invito, e più che le parole, ci commuove l'atteggiamento accorato della SS. Vergine. Anche a Bernadette fecero tanta impressione queste parole, che pregare e soffrire per i peccatori divenne come lo scopo della sua giovane vita.

Quando soffrirà molto esclamerà a volte: - E per quel grande peccatore.

- Dov'è questo grande peccatore? - le si chiedeva. - Oh, la Madonna lo conosce bene!

Il pianto di Maria SS. - Ai piedi della croce la Madonna ha accettato un triste scambio tra noi e Gesù, il suo Gesù buono, innocente, che moriva per gli altri fratelli. Là è divenuta nostra madre, madre dei peccatori. Li ha tutti nel cuore i suoi figli, perché una madre per ciascun figliuolo ha sofferto qualcosa di particolare e ciascuno ama con un amore singolare.

Per questo Essa soffre quando qualcuno dei suoi figli abbandona la retta via e si pone sulla strada comoda e larga della perdizione. Se un'anima costa a Gesù il suo sangue, a Maria costa il suo Gesù.

La Madonna piange forse anche per te! - Forse, se non fosse stata la sua preghiera, saresti già perduto anche tu.

Non voler più addolorare la tua Mamma Celeste, ma ora che sai quanto ha sofferto per te, promettile un amore più grande e lavora affinché i peccatori si ravvedano e si salvino.

Fioretto: Contempla per qualche minuto il crocifisso ed osserva le sue piaghe sanguinanti!

Giaculatoria: O Gesù, vittima dei peccatori, abbi pietà di me!

LA MADONNINA DELLE LACRIME CONVERTE UN COMUNISTA

Il 29-30-31 agosto ed il primo settembre 1953 a Siracusa una Madonnina di ceramica, a forma di lunetta, ha lacrimato silenziosamente e abbondantemente.

Accorsi medici e studiosi, esaminata ben bene la statua, si dovette confessare che la cosa aveva del prodigioso, poiché le lacrime raccolte, risultarono all'analisi lacrime umane.

Oggi, a tanti anni di distanza, avvenuti ormai tanti miracoli, la Chiesa ha parlato ed è stato costruito un tempio grandioso, che ricorderà il fatto miracoloso.

La Sicilia ha così uno dei più grandi santuari mariani, anche se a Siracusa la Madonna non ha parlato come a Parigi, a Lourdes, a Fatima, ma pianto.

Una mamma non piange per un nonnulla.

Tra i fatti prodigiosi verificatisi, merita di essere riportata una conversione singolare, quella di Vincenzo Mincella, dirigente del Partito Comunista siracusano, cosi come la raccontò il «Quotidiano Liberale» (Catania, 14 febbraio 1954):

«Risulta che il Mincella fece parte della Commissione di inchiesta, costituitasi in seno al Partito Comunista, allorché si effettuò la lacrimazione, per effettuare sopraluoghi nelle case dei miracolati, per accertare l'autenticità delle notizie delle prodigiose guarigioni, che esaltavano e commuovevano l'opinione pubblica, facevano accorrere folle di pellegrini da tutte le parti.

Sistematicamente si cercò di sminuire o di ridicolizzare gli eventi straordinari, che si verificavano con tanta frequenza e tale opera fu sostenuta con accanita, quanto sterile campagna della stampa comunista.

Vincenzo Mincella ebbe così modo di constatare gli effetti della Grazia Divina, discesa a sollevare le pene di tanta gente, immersa nel dolore e nella disperazione e vide, con i proprii occhi increduli, quanta luce e conforto scaturissero dalla Fede. Da questo contatto fecondo di rivelazioni e di meditazioni, che inutilmente la ideologia comunista tentava di soffocare, nacque nel Mincella il bisogno urgente di una revisione delle proprie convinzioni, l'esigenza di un equilibrio interiore che potesse tranquillizzare il suo spirito. La crisi è sempre più maturata, fino a quando il giovane attivista ha avuto il coraggio di risolverla con un atto franco e leale».

Fonte: BERNADETTE E LE APPARIZIONI DI LOURDES di p. Luigi Chierotti C.M. - Scaricato dal sito www.preghiereagesuemaria.it