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Venerdi, 29 marzo 2024 - Misteri dolorosi - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi )

Madre Teresa di Calcutta:Noi tutti aspiriamo al paradiso dove risiede Dio, ma abbiamo il potere di essere in paradiso con Lui anche adesso, di essere felici con Lui anche in questo momento. Tuttavia, essere felici con Lui ora, significa amare come Lui ama, aiutare come Lui aiuta, donare come Lui dona, servire come Lui serve, soccorrere co­me Lui soccorre, ed essere con Lui ventiquattr'ore su ventiquattro.
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Meditazioni su Bernardetta Soubirous e Lourdes


Bernadette

LOURDES COME CI APPARE 150 ANNI DOPO



A chi giunge da lontano, dopo un viaggio disagevole, il cuore sobbalza di gioia e di emozione quando sente scandire dagli altoparlanti della piccola stazione il nome della città di Maria: «Lourdes!Lourdes!».

Immagino appena che cosa debbano provare gli ammalati, che durante le lunghe ore di sofferenza, hanno sognato, forse per anni interi, Lourdes come la terra dei miracoli, ove sperano di ritrovare salute, forza, serenità, rassegnazione.

Un senso di curiosità invade subito il pellegrino, che per la prima volta si affaccia al margine della città. Si cerca con gli occhi la basilica, la grotta. Si immagina di poter incontrare per via Bernadette, avvolta nel suo mantello bianco, ma Lourdes, a primo colpo d'occhio, si presenta ben diversa dal minuscolo paesino dei Pirenei, quale doveva essere tanti anni fa.

Allora aveva da tre a quattro mila abitanti: oggi è una città ridente, con tanti alberghi, grandi ospizi, costruzioni nuove e soprattutto bazar di oggetti religiosi, lussuosi e modesti. Si può dire che la Lourdes esterna al recinto del Santuario, sia tutta una sola grande bottega di «souvenirs», medagliette, oggetti sacri. Questo commercio dissacra un poco Lourdes e ci serra il cuore.

Presto però si dimentica tutto questo. Nel recinto del Santuario, a circa 600-700 metri ad ovest della città, vi è l'atmosfera del soprannaturale. Colà si va per pregare, per cantare alla Vergine, per invocare la sua bontà, per inginocchiarsi davanti alla grotta senza rispetto umano, per bagnarsi nelle piscine di acqua miracolosa con spirito di fede, per assistere alle funzioni religiose sempre tanto commoventi. Colà è una gara continua tra fedeli di tutto il mondo per meglio onorare Maria e purificarsi interiormente con i Sacramenti, onde essere più facilmente esauditi nelle richieste che ognuno porta di lontano ai piedi della Mamma.

La grotta. - Le rocce di Massabielle e particolarmente la grotta delle apparizioni, sono rimaste quali erano, la Grotta è il cuore di Lourdes. Affumicata dai ceri, levigata dai baci dei pellegrini, col torrente Gave, appena canalizzato, che lambisce ancora il piazzale sorto su quello che fu il greto del corso d'acqua, la grotta commuove anche i cuori più duri, anche i fedeli più distratti, che a Lourdes si recano forse solo per curiosità.

La statua bianca posta nel cavo della roccia, di mediocre fattura, non è bella. Meglio chiudere gli occhi e pensare alla radiosa immacolata, che ciascuno si è raffigurato in mente fin da bambino.

Ai piedi della Vergine vi è un'urna, nella quale piovono quotidianamente plichi di lettere in tutte le lingue. Ogni giorno essa viene vuotata e le richieste bruciate, ma ogni giorno si riempie di nuovo.

Davanti alla Mamma tutti si sentono fratelli e questa è la prima grande lezione di Lourdes. Colà si tocca con mano che la Madonna, come una madre terrena, ama di più solo chi soffre di più e meglio, e chi è più buono. Davanti alla grotta di Lourdes si perdona, si prega per tutti, si fanno i più santi propositi.

E' la Mediatrice che versa i torrenti delle sue grazie spirituali e materiali.

La sorgente e le piscine miracolose. - A sinistra della grotta, quella che fu la prima sorgente fangosa, a cui bevve la veggente, versa ora da dodici rubinetti un'acqua abbondante (122.000 litri al giorno), limpida e fresca, mentre a destra si allineano, nello stabilimento apposito, le vasche di pietra delle piscine, per ammalati di ogni specie.

Quanti si siano levati da quelle piscine risanati improvvisamente nel corpo e nell'anima, per intercessione della SS. Vergine, a Dio solo è noto.

Riflessioni:Maria nel piano della salvezza
I cattolici furono spesso ingiustamente accusati di nutrire e promuovere una esagerata ed errata devozione verso la SS. Vergine. Si attribuì loro una devozione ricca di sentimentalismo, fondata di preferenza sul meraviglioso delle apparizioni più che sulle basi della scrittura e della Teologia. Quando però Maria è collocata al suo posto giusto, quello che le è stato assegnato da Dio stesso, non è possibile esagerare ed errare nel venerarla ed amarla.

Il piano universale di salvezza, infatti, stabilito dal Padre nella eternità ed eseguito nel tempo dal Figlio e dallo Spirito Santo, comprende anche la duplice presenza di Maria e della Chiesa e quindi la presenza di Maria nella Chiesa. Nella pienezza dei tempi, quando Dio mandò il Figlio suo nato da donna», Maria venne inserita nell'evento dell'Incarnazione come Madre del Redentore, unico ed universale. Essa fu associata non solo all'esistenza umana, ma anche all'opera del Figlio, all'opera di salvezza del mondo.

Subordinazione a Cristo. - Maria e la Chiesa hanno certo un ufficio positivo nella storia della salvezza, però soltanto ed esclusivamente in completa dipendenza da Cristo e dallo Spirito. Quindi un ruolo totalmente subordinato e derivato. Sia Maria che la Chiesa sono orientate in riferimento a Cristo. È da Cristo che si deve partire per comprendere l'una e l'altra. Un dato comunque è certo: Maria entra in tutto l'orizzonte della redenzione e del mistero pasquale. Essa non è solo «Regina degli Apostoli», ma ha una relazione materna con tutti gli uomini.

Perchè possiamo e dobbiamo venerare Maria. - «Ad Jesum per Mariam», andare a Gesù attraverso alla Madonna pertanto, resta la via più facile, naturale ed utile per ogni suo figlio. Se noi diciamo «Maria!,, essa ripete «Gesù!», ed a Lui porta automaticamente le anime che ricorrono a lei. Essa prende, ripulisce ed arricchisce il bene che facciamo e lo presenta al Figlio suo per noi. Da Lui ci ottiene la grazia del ritorno ed il perdono quando ci siamo allontanati ed ogni altro aiuto spirituale e materiale di cui abbiamo bisogno. Per questo i cattolici amano e venerano la SS. Vergine, non come una figura staccata dall'insieme del dogma, quasi fosse una dea, ma come Mamma di Gesù, Madre del Redentore, della sua Chiesa e di ciascuno di noi. Come si potrebbe rimproverare ad un figliolo di esagerare nell'amare e venerare la propria madre?

Fioretto:Rinnova un bell'atto di perdono, verso coloro che ti avessero fatto soffrire.


Giaculatoria: Padre, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori.

A LOURDES SI PERDONA!

La prima lezione di Lourdes al mondo, troppo spesso diviso da odio profondo, è un insegnamento di fratellanza e di amore. Davanti alla Madonnina della grotta tutti si sentono suoi figli e quindi fratelli.

Nel giugno del 1951, durante l'annuale pellegrinaggio dell'esercito francese (circa ventimila soldati), arrivarono pure alcuni malati tedeschi. Al momento di trasportarli alle piscine, non si trovò nessun barelliere della loro nazionalità. Fu allora rivolto l'invito ad un gruppo di soldati francesi.

Si fece avanti un giovane: era dell'Alsazia, la regione perpetuamente contesa tra le due nazioni e che ha già fatto versare tanto sangue.

- Io stesso - disse - stavo per chiedere quest'onore. E aggiunse visibilmente commosso:

- I Tedeschi mi hanno fatto tanto male.. Torturato ed ucciso mio padre e mio fratello!... Bruciata la mia casa!... Ma qui siamo a Lourdes ed io perdono!

Passò i due giorni della sua permanenza a Lourdes al servizio dei malati tedeschi. (Riduzione da “Madre e Regina”).

Fonte: BERNADETTE E LE APPARIZIONI DI LOURDES di p. Luigi Chierotti C.M. - Scaricato dal sito www.preghiereagesuemaria.it