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Giovedi, 25 aprile 2024 - Misteri luminosi - San Marco ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Gesù è venuto come "luce del mondo". Un cieco è stato miracolato da questa luce e ci aspetterebbe uno schiudersi delle finestre e la gente che si immerge in quel bagno di luce. Invece, solo sospetti, diffidenza, rifiuto. Tutte manovre pur di non arrendersi a quella luce. La malattia, quando è vissuta nella fede, può diventare il luogo di grazia. Vera sventura non è malattia, ma stare fuori dalla grazia di Dio e camminare nel buio. I farisei considerano il cieco guarito un ignorante. Lui si dichiara tale, ma aggiunge: "Però una cosa so: prima ero cieco e ora ci vedo!" Qui si tratta di una conoscenza che fa differenza, che spiazza tutti. Non basta possedere la vista: occorre imparare a guardare con gli occhi di Dio. Al cieco guarito Gesù dona anche la luce della fede, che non è altro che lo sguardo di Dio sulle persone e sugli avvenimenti.

Commento al Vangelo della domenica di don Fabio Rosini

Vangelo Lc 12, 32-48: Anche voi tenetevi pronti.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno. Vendete ciò che possedete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma. Perché, dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore. Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito. Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro! Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo». Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?». Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi. Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire”, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli. Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».