Santo Rosario on line

Giovedi, 18 aprile 2024 - Misteri luminosi - San Galdino ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Forse non comprendi del tutto il valore immenso quando sei in adorazione davanti al Santissimo? Tu stai partecipando a un'opera divina. Sei dinanzi a Gesù come un vaso vuoto da riempire con la dolcezza e la potenza dello Spirito. Il tuo cuore assetato d'amore è pronto a bere alla fonte del vero amore, che è più dolce di qualsiasi amore terreno. Davanti al Santissimo tu sei intercessore che si apre a ricevere quell'amore che tanti altri ignorano, rifiutano e trattano con freddezza. Quando sei in adorazione, non sei inutile: stai lavorando in un modo che è molto più efficace di quanto possa esserlo qualsiasi impresa umana. Perciò non dubitare mai del valore delle tue ore trascorse davanti al Santissimo. Attraverso la tua adorazione il Signore attirerà i fiumi di grazie su tutte le persone che in qualche modo sono legate a te.

Commento al Vangelo della domenica di don Fabio Rosini

Vangelo Gv 6, 41-51: Io sono il pane vivo, disceso dal cielo.

In quel tempo, i Giudei si misero a mormorare contro Gesù perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo». E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque può dire: "Sono disceso dal cielo"?». Gesù rispose loro: «Non mormorate tra voi. Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: "E tutti saranno istruiti da Dio". Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna. Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».