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Giovedi, 25 aprile 2024 - Misteri luminosi - San Marco ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Tempo fa, cercavo di far capire ad una persona in difficoltà che l'unica maniera di uscire da una situazione drammatica, l'unica ancora di salvezza, era la preghiera. Ma quella persona preferiva teorizzare e ragionare. Teorizzare può diventare una fuga nell'illusorio, invece il pregare è ritornare alla realtà di Dio. Davanti alla difficoltà, il bambino trova cosa normale rivolgersi al papà. Qual è la tua reazione in una situazione difficile? Preferisci teorizzare oppure pregare? Sai, ci sono delle tribolazioni che Dio vorrebbe risparmiarti, invece non lo fa, perché è l'unica maniera per ottenere una tua preghiera.

Commento al Vangelo della domenica di don Fabio Rosini

Vangelo Gv 20, 1-9 Egli doveva risuscitare dai morti.

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.