Santo Rosario on line

Giovedi, 28 marzo 2024 - Misteri luminosi - San Castore di Tarso ( Letture di oggi )

Santa Faustina Kowalska:La santa Messa era iniziata proprio in quel momento. Vidi Gesù splendente di bellezza. Mi disse che esigeva si fondasse quel movimento d'anime e quell'unione tra di esse, di cui m'aveva parlato. «Penetra nei miei segreti — proclamò — e scopri l'abisso della mia misericordia. Fa' conoscere al mondo ciò che voglio. Con la loro preghiera, questi movimenti d'anime faranno da mediatori di misericordia fra la terra e il cielo».

Novena a San Marco evangelista

I. Glorioso s. Marco, che al primo udire le prediche di s. Pietro, vi convertiste alla fede con tanta sincerità e con tanto fervore da essere da s. Pietro medesimo denominato suo figlio, e, come tale, assunto a compagno dei suoi viaggi, o confidente dei suoi secreti, intercedete a noi tutti di ascoltar sempre con frutto la divina parola, e di sempre amaro o rispettare quai nostri padri tutti coloro che travaliano per la nostra salute.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

II. Glorioso s. Marco, che dall’apostolo Pietro condotto a Roma, e ivi lasciato poi solo ad irrigare la terra già sparsa di seme evangelico, ampliaste senza misura le sue spirituali conquiste, e rendeste perpetua la vostra predicazione con la pubblicazione del vostro Vangelo che, approvato dal Vicario di Gesù Cristo come dettatura dello Spirito Santo, diventò poi così celebre in tutto il mondo, intercedete a noi tutti di adoperarci incessantemente per la salute dei nostri prossimi, e di non risparmiare fatica per rendere piena, perpetua e universale la cognizione della Fede e la glorificazione di Dio.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

III. Glorioso s. Marco, che, mandato dall’apostolo s. Pietro ad evangelizzare l’Egitto quando l’Imperatore Claudio scacciava da Roma tutti quanti gli Ebrei, predicaste con tanta efficacia che ne sbandiste in un momento la idolatria, o poi infervoraste per tal maniera nella fede santissima di Gesù Cristo tutte le vicine provincie, non che la Libia, la Pentapoli, o l’una e l’altra Tebaide, che poco dopo furono popolate dei più ammirabili contemplativi e dei più penitenti anacoreti, intercedete a noi tutti di zelar per tale maniera la pura gloria di Dio, da parlar sempre con frutto a tutti i nostri fratelli, e da convertire in modelli di santità i più lontani dalla strada della salute.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

IV. Glorioso s. Marco, che furiosamente assalito dagli idolatri mentre offrivate sull’altare il divin sacrificio, e con fune al collo trascinato per le contrade, fino a bagnar tutti i sassi del vostro sangue, altro non faceste che benedire il nome ss. di Gesù Cristo, che vi chiamava a parte dei suoi patimenti per farvi poi coerede della sua gloria, ottenete a noi tutti di non lamentarci giammai fra le traversie di questa terra, e di amar sempre di vero cuore chiunque ci fosse cagione di qualche patimento.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

V. Glorioso s. Marco, che foste sempre in onore specialissimo nella chiesa, non solo poi popoli da voi santificati, per il Vangelo da voi scritto, per le virtù da voi praticate, e per il martirio da voi sostenuto ma ancora per la cura speciale che mostrò Iddio del vostro corpo portentosamente preservato o dalle fiamme a cui lo destinavano gli idolatri nel giorno stesso della sua morte, e dalla profanazione dei Saraceni divenuti padroni del vostro sepolcro in Alessandria, poi circondato di nuova gloria quando, trasportato dai Veneziani in Occidente (815), venne nel secolo undecimo solennemente riconosciuto dalla regina dell’Adriatico che, lietissima del suo possedimento, andò sempre santamente altera del vostro nome e del Vostro patrocinio, ottenete a noi tutti di aver sempre una grande venerazione per i confessori della fede, o di viver sempre in maniera da meritare la partecipazione alla loro gloria nel cielo, dopo aver costantemente goduto il santo lor patrocinio sopra la terra.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.