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Sabato, 20 aprile 2024 - Misteri gaudiosi - Beata Chiara Bosatta ( Letture di oggi )

Madre Teresa di Calcutta:Trattate forse i poveri come le vostre pattumiere, dandogli qualunque cosa non possiate più usare o mangiare? Non posso mangiare questo cibo, così lo darò al povero. Non mi serve più questa cosa o quel pezzo di stoffa, così la darò al povero. Mi illudo in questo modo di condividere la povertà del povero, mi identifico con il povero che servo? Sono una cosa sola con lui? Condivido con lui come Gesù ha condiviso con me?

Novena a San Giacomo Maggiore Apostolo

I. O glorioso s. Giacomo, che per le vostra purità e poi vostro zelo meritaste di essere da Gesù Cristo, non solo sollevato al grado di apostolo, ma tra gli apostoli stessi privilegiato delle più intime sue confidenze, unitamente a s. Pietro e s. Giovanni, quindi di essere spettatore della sua trasfigurazione sul Taborre, del suo sudor di Sangue nell’Orto, ottenete a noi tutti la grazia di essere sempre così casti, così disinteressati, così fervorosi da meritarci dal cielo le grazie più elette e singolari.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

II. O glorioso s. Giacomo, che, annunziando ai popoli della Spagna il Vangelo della salute, instillaste nel cuore di tutti la più profonda venerazione per la santa vergine Maria, o la più viva confidenza nel suo patrocinio, indi con una sola parola confondeste o convertiste alla fede Fileta ed Ermogene che avevano preso l’iniquo assunto di contrariare coi loro artifizii le vostre santissime imprese, ottenete a noi tutti la grazia di applicarci nel miglior modo possibile alla santificazione dei nostri fratelli, e di professare continuamente divozione sincera e fervorosa alla comun madre Maria, che è l'aiuto di tutti i cristiani, e l’arbitra di tutte le grazie.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

III. O glorioso s. Giacomo, che, dopo aver persa causa di Gesù Cristo sostenute le più grandi fatiche e affrontati i maggiori pericoli, aveste l’onore di essere il primo fra gli apostoli a sigillare col sangue la vostra fede, non che di convertire negli estremi momenti di vostra vita, ed aver per compagno del vostro martirio quel medesimo Ebreo che sollecitò la vostra condanna presso di Erode, ottenete a noi tutti la grazia di sostenere sempre in pace le fatiche o i travagli di questa terra, e di contraccambiare coi benefici i torti che riceviamo dai nostri fratelli, onde, vivendo come voi nella continua rinnegazione degli appetiti disordinati, meritiamo di essere un giorno vostri compagni nel cielo.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.