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Giovedi, 28 marzo 2024 - Misteri luminosi - San Castore di Tarso ( Letture di oggi )

Sant'Antonio di Padova:Gesù Cristo fu misericordioso nell'Incarnazione, forte e valoroso nella Passione e sarà sommamente desiderabile per noi nella beatitudine eterna. Parimenti è misericordioso nell'infusione della grazia.

LETTURE A CASO

Gv 15,1-26

1"Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. 2Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. 3Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato. 4Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. 5Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. 6Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. 7Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. 8In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli. 9Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. 10Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. 11Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.

12Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. 13Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. 14Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. 15Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi. 16Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. 17Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri.

18Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. 19Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia. 20Ricordatevi della parola che vi ho detto: Un servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. 21Ma tutto questo vi faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato. 22Se non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero alcun peccato; ma ora non hanno scusa per il loro peccato. 23Chi odia me, odia anche il Padre mio. 24Se non avessi fatto in mezzo a loro opere che nessun altro mai ha fatto, non avrebbero alcun peccato; ora invece hanno visto e hanno odiato me e il Padre mio. 25Questo perché si adempisse la parola scritta nella loro Legge: Mi hanno odiato senza ragione.

26Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza; 27e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio.


Un Vangelo commentato a caso

Vangelo Mt 18, 21-35: Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.

1 Cor 2,1-16

1Anch'io, o fratelli, quando sono venuto tra voi, non mi sono presentato ad annunziarvi la testimonianza di Dio con sublimità di parola o di sapienza. 2Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e questi crocifisso. 3Io venni in mezzo a voi in debolezza e con molto timore e trepidazione; 4e la mia parola e il mio messaggio non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, 5perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.

6Tra i perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo che vengono ridotti al nulla; 7parliamo di una sapienza divina, misteriosa, che è rimasta nascosta, e che Dio ha preordinato prima dei secoli per la nostra gloria. 8Nessuno dei dominatori di questo mondo ha potuto conoscerla; se l'avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria. 9Sta scritto infatti:

Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì,
né mai entrarono in cuore di uomo,
queste ha preparato Dio per coloro che lo amano
.

10Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio. 11Chi conosce i segreti dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai potuti conoscere se non lo Spirito di Dio. 12Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio per conoscere tutto ciò che Dio ci ha donato. 13Di queste cose noi parliamo, non con un linguaggio suggerito dalla sapienza umana, ma insegnato dallo Spirito, esprimendo cose spirituali in termini spirituali. 14L'uomo naturale però non comprende le cose dello Spirito di Dio; esse sono follia per lui, e non è capace di intenderle, perché se ne può giudicare solo per mezzo dello Spirito. 15L'uomo spirituale invece giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno.

16Chi infatti ha conosciuto il pensiero del Signore
in modo da poterlo dirigere
?

Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo.


La Città di Dio: Libro V - Visione irrazionalista e razionalista della storia: La fede cristiana afferma libertà e prescienza...

9. 3. Noi contro queste sacrileghe ed empie affermazioni sosteniamo che Dio conosce tutte le cose prima che avvengano e che noi facciamo con la nostra volontà tutte le azioni che abbiamo coscienza e conoscenza di fare soltanto perché lo vogliamo. Non affermiamo che tutti gli eventi si verifichino fatalmente, anzi affermiamo che nessuno di essi si verifica fatalmente. Sosteniamo appunto che il concetto di fato, come si considera nel linguaggio usuale, cioè attraverso la combinazione degli astri nel concepimento e nascita degli individui, viene affermato senza alcuna prova ed è quindi insignificante. Non neghiamo però la serie delle cause, sulla quale l'azione di Dio è determinante e non la chiamiamo fato, a meno che fato non s'intenda etimologicamente derivato da fari, cioè parlare. Non possiamo negare che nella sacra Scrittura è stato scritto: Dio ha parlato una sola volta ma io ho ascoltato queste due cose, che Dio ha il potere e che tu, o Signore, hai la bontà, perché rendi a ciascuno secondo le sue azioni. Il concetto: Ha parlato una sola volta significa che ha parlato senza muoversi, cioè senza porsi nel divenire. Ha parlato, come conosce senza divenire tutti gli eventi che si verificheranno e che porterà a compimento. In questo senso potremmo derivare fato da fari, se la parola non fosse già intesa con un altro concetto, al quale noi non vogliamo che il cuore umano sia favorevole. Non è consequenziale che se per Dio è determinata la serie delle cause, per noi ne derivi la negazione del libero arbitrio della volontà. Anche la nostra volontà rientra nella serie delle cause che per Dio è determinata ed è compresa nella sua prescienza perché anche la volontà umana è causa di azioni umane. Così egli che ha avuto prescienza delle cause di tutti gli avvenimenti non ha potuto certamente non conoscere in quelle cause anche la nostra volontà di cui sapeva per prescienza che sarebbe stata causa delle nostre azioni.

(Autore: Agostino di Ippona)

L'imitazione di Cristo: BISOGNA VIVERE ALLA PRESENZA DI Dio IN ISPIRITO DI VERITÀ E D'UMILTÀ PAROLE DEL SIGNORE

Figlio, cammina alla mia presenza in ispirito di verità e cercami sempre nella semplicità del tuo cuore. Chi cammina davanti a Me in ispirito di verità, sarà al sicuro dagli assalti malvagi; la Verità lo libererà dai seduttori e dalle calunnie dei perversi. Se la Verità t'avrà reso libero, sarai veramente libero e non ti curerai delle vane chiacchiere degli uomini.

PAROLE DEL DISCEPOLO
Signore, è vero quello che dici; sia fatto di me, Te ne prego, secondo la tua parola. La tua Verità m'ammaestri, mi custodisca e mi conservi fino al momento della salvezza. Essa mi liberi da ogni cattiva inclinazione e da ogni attaccamento disordinato; allora io camminerò con Te con grande libertà di spirito.

PAROLE DEL SIGNORE
Io t'insegnerò, dice la Verità, ciò che è retto e mi è gradito. Pensa ai tuoi peccati con profondo dolore e con amarezza, e non credere mai di valere qualche cosa per avere fatto delle opere buone. Sei in realtà un peccatore, soggetto a molte passioni ed in esse invischiato. Per la tua natura, tendi sempre al nulla; presto cadi, presto sei vinto, presto sei sconvolto, presto t'abbatti. Non hai nulla di cui ti possa gloriare, ma molto di cui ti debba umiliare, perché sei molto più fragile di quanto sei in grado di comprendere. Nulla, dunque, di tutto quello che fai, ti sembri avere importanza. Nulla sembri ai tuoi occhi eccelso, nulla prezioso ed ammirevole, nulla meritevole di stima; nulla sublime, nulla davvero lodevole e desiderabile sembri ai tuoi occhi, se non ciò che è eterno. Sopra ogni cosa ti piaccia l'eterna Verità; ti dispiaccia sempre la tua sconfinata pochezza.

Nulla devi tanto temere, nulla devi tanto disprezzare e fuggire, quanto i tuoi difetti ed i tuoi peccati; solo questi devono affliggerti più che qualsivoglia perdita delle tue sostanze. Taluni non camminano al mio cospetto con cuore sincero, ma, spinti da una certa curiosità e presunzione, vogliono conoscere i miei segreti e capire gli alti disegni di Dio, trascurando se stessi e la propria salvezza. Costoro, per la loro orgogliosa curiosità, cadono spesso in gravi tentazioni e peccati, perché Io mi oppongo ad essi. Sii religiosamente riverente davanti ai giudizi di Dio, paventa l'ira dell'Onnipotente. Non discutere l'operato dell'Altissimo, ma prendi in esame le tue colpe: in che gravi colpe sei caduto e quante opere buone hai omesso.

Alcuni fanno consistere la loro pietà soltanto nelle letture, altri nelle immagini, altri infine nei segni esteriori e nelle cerimonie. Alcuni Mi hanno sulla bocca, ma poco c'è nel loro cuore. Ci sono altri, però, che, illuminati nella mente e purificati negli affetti, anelano sempre ai beni eterni, malvolentieri sentono parlare delle cose terrene, subiscono con pena ciò che la natura impone; e costoro intendono ciò che dice dentro di loro lo Spirito di Verità, il quale insegna loro a disprezzare le cose terrene e ad amare quelle celesti, a trascurare il mondo e a desiderare, giorno e notte, il Cielo.