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Venerdi, 19 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Leone IX Papa ( Letture di oggi )

San Filippo Neri:Figliuoli, umiliate la mente, soggettate il giudizio.

UFFICIO DELLE LETTURE
Mercoledì della 1° settimana del tempo di Avvento


V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

Questa introduzione si omette quando si comincia l'Ufficio con l'Invitatorio.

Inno
Verbo, splendore del Padre,
nella pienezza dei tempi
tu sei disceso dal cielo,
per redimere il mondo.

Il tuo Vangelo di pace
ci liberi da ogni colpa,
infonda luce alle menti,
speranza ai nostri cuori.

Quando verrai come giudice,
fra gli splendori del cielo,
accoglici alla tua destra
nell’assemblea dei beati.

Sia lode al Cristo Signore,
al Padre e al Santo Spirito,
com’era nel principio,
ora e nei secoli eterni. Amen.

  Oppure:

Verbum  supérnum  pródiens,
a Patre lumen éxiens,
qui natus orbi súbvenis
cursu declívi témporis:

  Illúmina nunc péctora  
tuóque amóre cóncrema;
audíta per præcónia
sint pulsa tandem lúbrica.

  Iudéxque cum post áderis
rimári facta péctorìs,
reddens vicem pro ábditis
iustísque regnum pro bonis.

  Non demum artémur malis
pro qualitáte críminis,
sed cum beátis cómpotes  
simus perénnes cælites.

  Sit, Christe, rex piíssime,
tibi Patríque glória
cum Spíritu Paráclito,
in sempitérna sæcula. Amen.

I Antifona
Ti amo Signore mia forza. †  

SALMO 17, 2-7 (I) Ringraziamento per la salvezza e la vittoria
Le potenze del cielo saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria grande ... Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina (Lc 21, 26).

Ti amo, Signore, mia forza, *
† Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore;

mio Dio, mia rupe, in cui trovo riparo; *
mio scudo e baluardo, mia potente salvezza.

Invoco il Signore, degno di lode, *
e sarò salvato dai miei nemici.

Mi circondavano flutti di morte, *
mi travolgevano torrenti impetuosi;
già mi avvolgevano i lacci degli inferi, *
già mi stringevano agguati mortali.

Nel mio affanno invocai il Signore, *
nell'angoscia gridai al mio Dio:
dal suo tempio ascoltò la mia voce, *
al suo orecchio pervenne il mio grido.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

I Antifona
Ti amo Signore mia forza. †  

II Antifona
Il Signore mi ha liberato, perché mi vuole bene.

SALMO 17, 8-20 (II) Ringraziamento per la salvezza e la vittoria
Le potenze del cielo saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria grande ... Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina (Lc 21, 26).

La terra tremò e si scosse; †
vacillarono le fondamenta dei monti, *
si scossero perché egli era sdegnato.

Dalle sue narici saliva fumo, †
dalla sua bocca un fuoco divorante; *
da lui sprizzavano carboni ardenti.

Abbassò i cieli e discese, *
fosca caligine sotto i suoi piedi.
Cavalcava un cherubino e volava, *
si librava sulle ali del vento.

Si avvolgeva di tenebre come di velo, *
acque oscure e dense nubi lo coprivano.
Davanti al suo fulgore si dissipavano le nubi *
con grandine e carboni ardenti.

Il Signore tuonò dal cielo, †
l'Altissimo fece udire la sua voce: *
grandine e carboni ardenti.

Scagliò saette e li disperse, *
fulminò con folgori e li sconfisse.

Allora apparve il fondo del mare, *
si scoprirono le fondamenta del mondo,
per la tua minaccia, Signore, *
per lo spirare del tuo furore.

Stese la mano dall'alto e mi prese, *
mi sollevò dalle grandi acque,

mi liberò da nemici potenti, †
da coloro che mi odiavano *
ed erano di me più forti.

Mi assalirono nel giorno di sventura, *
ma il Signore fu mio sostegno;
mi portò al largo, *
mi liberò perché mi vuol bene.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

II Antifona
Il Signore mi ha liberato, perché mi vuole bene.

III Antifona
Signore,
tu sei luce alla mia lampada,
tu rischiari le mie tenebre.  

SALMO 17, 21-30 (III) Ringraziamento per la salvezza e la vittoria
Le potenze del cielo saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria grande ... Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina (Lc 21, 26).

Il Signore mi tratta secondo la mia giustizia, *
mi ripaga secondo l'innocenza delle mie mani;
perché ho custodito le vie del Signore, *
non ho abbandonato empiamente il mio Dio.

I suoi giudizi mi stanno tutti davanti, *
non ho respinto da me la sua legge;
ma integro sono stato con lui *
e mi sono guardato dalla colpa.

Il Signore mi rende secondo la mia giustizia, *
secondo l'innocenza delle mie mani
davanti ai suoi occhi.

Con l'uomo buono tu sei buono, *
con l'uomo integro tu sei integro,
con l'uomo puro tu sei puro, *
con il perverso tu sei astuto.

Perché tu salvi il popolo degli umili, *
ma abbassi gli occhi dei superbi.

Tu, Signore, sei luce alla mia lampada; *
il mio Dio rischiara le mie tenebre.
Con te mi lancerò contro le schiere, *
con il mio Dio scavalcherò le mura.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

III Antifona
Signore,
tu sei luce alla mia lampada,
tu rischiari le mie tenebre.  

Versetto
V. Fa' che torniamo a te, Signore nostro Dio:
R. mostraci il tuo volto, e saremo salvi.

Prima Lettura

Dal libro del profeta Isaia 5,1-7
Cantico alla vigna: l'amore del Signore per il suo popolo infedele

Canterò per il mio diletto
il mio cantico d'amore per la sua vigna.
Il mio diletto possedeva una vigna
sopra un fertile colle.
Egli l'aveva vangata e sgombrata dai sassi
e vi aveva piantato scelte viti;
vi aveva costruito in mezzo una torre
e scavato anche un tino.
Egli aspettò che producesse uva,
ma essa fece uva selvatica.
Or dunque, abitanti di Gerusalemme
e uomini di Giuda,
siate voi giudici fra me e la mia vigna.
Che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna
che io non abbia fatto?
Perché, mentre attendevo che producesse uva,
essa ha fatto uva selvatica?
Ora voglio farvi conoscere
ciò che sto per fare alla mia vigna:
toglierò la sua siepe
e si trasformerà in pascolo;
demolirò il suo muro di cinta
e verrà calpestata.
La renderò un deserto,
non sarà potata né vangata
e vi cresceranno rovi e pruni;
alle nubi comanderò di non mandarvi la pioggia.
Ebbene, la vigna del Signore degli eserciti
è la casa di Israele;
gli abitanti di Giuda
la sua piantagione preferita.
Egli si aspettava giustizia
ed ecco spargimento di sangue,
attendeva rettitudine
ed ecco grida di oppressi.


Responsorio Sal 79,14.15.3.16.15
R. La tua vigna è devastata: guarda, o Dio, risveglia la tua potenza, * non lasciar morire ciò che la tua mano ha piantato.
V. Dio onnipotente, guarda dal cielo e visita questa vigna:
R. non lasciar morire ciò che la tua mano ha piantato.

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di san Bernardo, abate.
(Disc. 5 sull`Avvento, 1-3; Opera omnia, Edit. cisterc. 4 [1966], 188-190).
Conosciamo una triplice venuta del Signore. Una venuta occulta si colloca infatti tra le altre due che sono manifestate. Nella prima il Verbo fu visto sulla terra e si intrattenne con gli uomini, quando, come egli stesso afferma, lo videro e lo odiarono. Nell`ultima venuta «ogni uomo vedrà la salvezza di Dio» (Lc 3, 6) e vedranno colui che trafissero (cfr. Gv 19, 37). Occulta è invece la venuta intermedia, in cui solo gli eletti lo vedono entro se stessi, e le loro anime ne sono salvate.
Nella prima venuta dunque egli venne nella debolezza della carne, in questa intermedia viene nella potenza dello Spirito, nell`ultima verrà nella maestà della gloria.
Quindi questa venuta intermedia è, per così dire, una via che unisce la prima all`ultima: nella prima Cristo fu nostra redenzione, nell`ultima si manifesterà come nostra vita, in questa è nostro riposo e nostra consolazione.
Ma perché ad alcuno non sembrino per caso cose inventate quelle che stiamo dicendo di questa venuta intermedia, ascoltate lui: Se uno mi ama, dice conserverà la mia parola: e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui (cfr. Gv 14,23). Ma che cosa significa: Se uno mi ama, conserverà la mia parola? Ho letto infatti altrove: Chi teme Dio, opererà il bene (cfr. Sir 15, 1), ma di chi ama è detto qualcosa di più: che conserverà la parola di Dio. Dove si deve conservare? Senza dubbio nel cuore, come dice il Profeta: «Conservo nel cuore le tue parole per non offenderti con il peccato» (Sal 118, 11).
Poiché sono beati coloro che custodiscono la parola di Dio, tu custodiscila in modo che scenda nel profondo della tua anima e si trasfonda nei tuoi affetti e nei tuoi costumi. Nutriti di questo bene e ne trarrà delizia e forza la tua anima. Non dimenticare di cibarti del tuo pane, perché il tuo cuore non diventi arido e la tua anima sia ben nutrita del cibo sostanzioso.
Se conserverai così la parola di Dio, non c`è dubbio che tu pure sarai conservato da essa. Verrà a te il Figlio con il Padre, verrà il grande Profeta che rinnoverà Gerusalemme e farà nuove tutte le cose. Questa sua venuta intermedia farà in modo che «come abbiamo portato l`immagine dell`uomo di terra, così porteremo l`immagine dell`uomo celeste» (1 Cor 15, 49). Come il vecchio Adamo si diffuse per tutto l`uomo occupandolo interamente, così ora lo occupi interamente Cristo, che tutto l`ha creato, tutto l`ha redento e tutto lo glorificherà. Responsorio Cfr. Sal 28,11; Is 40,10
R. Ecco, il Signore viene, vestito di splendore e di forza; visita il suo popolo con la pace, e dona una vita senza fine.
V. Ecco, il nostro Dio viene con potenza,
R. e dona una vita senza fine.


ORAZIONE
O Dio grande e misericordioso, prepara con la tua potenza il nostro cuore a incontrare il Cristo che viene, perché ci trovi degni di partecipare al banchetto della vita e ci serva egli stesso nel suo avvento glorioso. Per il nostro Signore.

R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.