Santo Rosario on line

Venerdi, 19 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Leone IX Papa ( Letture di oggi )

Sant'Antonio di Padova:Osserva che nella confessione il peccatore deve compiere tre atti: pentirsi dei peccati commessi, avere il fermo proposito di non ricadervi, obbedire a tutto ciò che gli comanda il confessore. Se la nostra barca viene legata al legno della croce del Signore con questa fune, non potrà mai venir strappata.

UFFICIO DELLE LETTURE
Sabato della 16° settimana del tempo ordinario


V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

Questa introduzione si omette quando si comincia l'Ufficio con l'Invitatorio.

Inno
O re d'eterna gloria,
che irradi sulla Chiesa
i doni del tuo Spirito,
assisti i tuoi fedeli.

Illumina le menti,
consola i nostri cuori
rafforza i nostri passi
sulla via della pace.

E quando verrà il giorno
del tuo avvento glorioso,
accoglici, o Signore,
nel regno dei beati.

A te sia lode, o Cristo,
speranza delle genti,
al Padre e al Santo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.

I Antifona
Il Signore cònvoca cielo e terra
per giudicare il suo popolo.

SALMO 49 (1-6) Il culto gradito a Dio
Imperscrutabili sono le ricchezze di Cristo. Si manifesta per mezzo della Chiesa la multiforme sapienza di Dio, secondo il disegno eterno che ha attuato in Cristo nostro Signore (cfr. Ef 3, 8-11).

Parla il Signore, Dio degli dèi, *
cònvoca la terra da oriente a occidente.
Da Sion, splendore di bellezza, *
Dio rifulge.

Viene il nostro Dio e non sta in silenzio; †
davanti a lui un fuoco divorante, *
intorno a lui si scatena la tempesta.

Convoca il cielo dall’alto *
e la terra al giudizio del suo popolo:

«Davanti a me riunite i miei fedeli, *
che hanno sancito con me l’alleanza
offrendo un sacrificio».

Il cielo annunzi la sua giustizia: *
Dio è il giudice.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

I Antifona
Il Signore cònvoca cielo e terra
per giudicare il suo popolo.

II Antifona
Grida a me nel giorno della prova:
verrò a liberarti.

SALMO 49 (7-15) Il culto gradito a Dio
Imperscrutabili sono le ricchezze di Cristo. Si manifesta per mezzo della Chiesa la multiforme sapienza di Dio, secondo il disegno eterno che ha attuato in Cristo nostro Signore (cfr. Ef 3, 8-11).

«Ascolta, popolo mio, voglio parlare, †
testimonierò contro di te, Israele: *
Io sono Dio, il tuo Dio.

Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici; *
i tuoi olocausti mi stanno sempre dinanzi.
Non prenderò giovenchi dalla tua casa, *
né capri dai tuoi recinti.

Sono mie tutte le bestie della foresta, *
animali a migliaia sui monti.
Conosco tutti gli uccelli del cielo, *
è mio ciò che si muove nella campagna.

Se avessi fame, a te non lo direi: *
mio è il mondo e quanto contiene.
Mangerò forse la carne dei tori, *
berrò forse il sangue dei capri?

Offri a Dio un sacrificio di lode *
e sciogli all’Altissimo i tuoi voti;
invocami nel giorno della sventura: *
ti salverò e tu mi darai gloria».

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

II Antifona
Grida a me nel giorno della prova:
verrò a liberarti.

III Antifona
Chi offre il sacrificio della lode,
questi mi onora.

SALMO 49 (16-23) Il culto gradito a Dio
Imperscrutabili sono le ricchezze di Cristo. Si manifesta per mezzo della Chiesa la multiforme sapienza di Dio, secondo il disegno eterno che ha attuato in Cristo nostro Signore (cfr. Ef 3, 8-11).

All’empio dice Dio: †
«Perché vai ripetendo i miei decreti *
e hai sempre in bocca la mia alleanza,

tu che detesti la disciplina *
e le mie parole te le getti alle spalle?
Se vedi un ladro, corri con lui; *
e degli adùlteri ti fai compagno.

Abbandoni la tua bocca al male *
e la tua lingua ordisce inganni.
Ti siedi, parli contro il tuo fratello, *
getti fango contro il figlio di tua madre.

Hai fatto questo e dovrei tacere? †
Forse credevi ch’io fossi come te! *
Ti rimprovero: ti pongo innanzi i tuoi peccati».

Capite questo voi che dimenticate Dio, *
perché non mi adiri e nessuno vi salvi.

Chi offre il sacrificio di lode, questi mi onora, †
a chi cammina per la retta via *
mostrerò la salvezza di Dio.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

III Antifona
Chi offre il sacrificio della lode,
questi mi onora.

Versetto
V. Preghiamo e domandiamo in ogni tempo
R. la piena conoscenza della volontà di Dio.

Prima Lettura

Dalla seconda lettera ai Corinzi di san Paolo, apostolo 6, 1 - 7, 1
Le tribolazioni di Paolo. Esortazione alla santità

Fratelli, poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio. Egli dice infatti: «Al momento favorevole ti ho esaudito e nel giorno della salvezza ti ho soccorso» (Is 49, 8). Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza! Da parte nostra non diamo motivo di scandalo a nessuno, perché non venga biasimato il nostro ministero; ma in ogni cosa ci presentiamo come ministri di Dio, con molta fermezza nelle tribolazioni, nelle necessità, nelle angosce, nelle percosse, nelle prigioni, nei tumulti, nelle fatiche, nelle veglie, nei digiuni; con purezza, sapienza, pazienza, benevolenza, spirito di santità, amore sincero; con parole di verità, con la potenza di Dio; con le armi della giustizia a destra e a sinistra; nella gloria e nel disonore, nella cattiva e nella buona fama. Siamo ritenuti impostori, eppure siamo veritieri; sconosciuti, eppure siamo notissimi; moribondi, ed ecco viviamo; puniti, ma non messi a morte; afflitti, ma sempre lieti; poveri, ma facciamo ricchi molti; gente che non ha nulla e invece possediamo tutto! La nostra bocca vi ha parlato francamente, Corinzi, e il nostro cuore si è tutto aperto per voi. Non siete davvero allo stretto in noi; è nei vostri cuori invece che siete allo stretto. Io parlo come a figli: rendeteci il contraccambio, aprite anche voi il vostro cuore! Non lasciatevi legare al giogo estraneo degli infedeli. Quale rapporto infatti ci può essere tra la giustizia e l'iniquità, o quale unione tra la luce e le tenebre? Quale intesa tra Cristo e Beliar, o quale collaborazione tra un fedele e un infedele? Quale accordo tra il tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come Dio stesso ha detto: Abiterò in mezzo a loro e con loro camminerò e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo (Lv 26, 12). Perciò uscite di mezzo a loro e riparatevi, dice il Signore, non toccate nulla d'impuro. E io vi accoglierò, e sarò per voi come un padre, e voi mi sarete come figli e figlie, dice il Signore onnipotente (iS 52, 11; 2 Sam 7, 8-14). In possesso dunque di queste promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni macchia della carne e dello spirito, portando a compimento la nostra santificazione, nel timore di Dio.

Responsorio 2 Cor 6, 14. 16; 1 Cor 3, 16
R. Quale rapporto tra la giustizia e l'iniquità? Quale accordo tra il tempio di Dio e gli idoli? * Voi siete il tempio del Dio vivente.
V. Non sapete che siete tempio di Dio e il suo Spirito abita in voi?
R. Voi siete il tempio del Dio vivente.

Seconda Lettura

Dalle «Omelie sulla seconda lettera ai Corinzi» di san Giovanni Crisostomo, vescovo (Om 13, 1-2; PG 61, 491-492)
Il nostro cuore si è aperto per voi

«Il nostro cuore si è tutto aperto per voi» (2 Cor 6, 11). Come il calore, così la carità ha la prerogativa di dilatare: è, infatti, una virtù ardente e impetuosa. Essa apriva la bocca e dilatava il cuore di Paolo. E non vi era nessun cuore più grande del cuore di Paolo. Egli, come ogni persona che ama, abbracciava con amore tanto profondo tutti i fedeli che nessuno ne era escluso o messo da parte. E non ci meravigli questo suo amore verso i credenti, dal momento che il suo amore si estendeva anche ai non credenti. Non disse infatti: «Amo soltanto con la bocca, ma anche il cuore canta all`unisono nell`amore con la bocca, perciò parlo con fiducia, con tutto il cuore e con tutta la mente». Non dice: «vi amo», ma usa un`espressione assai più significativa: «La nostra bocca si è aperta e il nostro cuore si è dilatato» cioè vi porto tutti nell`intimo del cuore, in un abbraccio universale. Chi è amato, infatti, si muove a suo piacimento nell`intimo del cuore che lo ama. Per questo l`Apostolo afferma: «Non siete davvero allo stretto in noi; è nei vostri cuori invece che siete allo stretto. Io parlo come a figli: rendeteci il contraccambio, aprite anche voi il vostro cuore!» (2 Cor 6, 12-13). Nota il rimprovero, addolcito dall`amore, caratteristica delle persone che amano. Non dice loro che non lo amano, ma fa capire che non gli vogliono bene come lui a loro. Non vuole rimproverarli, se non dolcemente. Si scorge dappertutto, nelle singole lettere, la presenza di questo suo vivissimo amore per i fedeli. Scrive ai Romani: Bramo vedervi e spesso mi son proposto di venire da voi. Spero di poter in qualche modo venir a trovarvi (cfr. Rm 1, 10-11). Ai Galati manda a dire: «Figlioli miei, che io di nuovo partorisco nel dolore» (Gal 4, 19). Agli Efesini: «Per questo motivo, piego le ginocchia davanti al Padre per voi» (Ef 3, 14). Ai Tessalonicesi aggiunge: Qual è la mia speranza o la mia gioia o la mia corona di gloria? Non siete forse voi? (cfr. 1 Ts 2, 19). Asserisce così di portarli in cuore anche se incatenato. Scrive inoltre ai Colossesi: Voglio che sappiate quale lotta io sostengo per voi, anche per coloro che non mi conoscono di vista, perché trovino consolazione i vostri cuori (cfr. Col 2, 1), e ai Tessalonicesi: Come una nutrice, che cura i suoi bambini, così avremmo voluto, per il grande affetto per voi, darvi non solo il Vangelo, ma anche la vita (cfr. 1 Ts 2, 7-8). Non vuole che si angustino per lui. Però non desidera essere solo lui ad amare, ma anche essere riamato da loro, per attirare maggiormente i loro animi. E gioisce di questo loro atteggiamento. Assicura infatti: E` venuto Tito e ci ha fatto conoscere il vostro desiderio, il vostro pianto, il vostro amore per me (cfr. 2 Cor 7, 7).

Responsorio Cfr. 1 Cor 13, 4. 6; Pro 10, 12
R. La carità è buona e paziente; non è invidiosa, non manca di rispetto; * non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità.
V. L'odio suscita i litigi; l'amore ricopre ogni colpa,
R. non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità.


ORAZIONE
Sii propizio a noi tuoi fedeli, Signore, e donaci i tesori della tua grazia, perché, ardenti di fede, speranza e carità, restiamo sempre fedeli ai tuoi comandamenti. Per il nostro Signore.

R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.