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Giovedi, 25 aprile 2024 - Misteri luminosi - San Marco ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Dio ti ama e vuole bruciare in te, col fuoco del Suo amore, tutto ciò che non è amore. Ma Egli lo fa con molta delicatezza. Come il fuoco avanza silenzio e inesorabile così Dio dissolve in te tutto ciò che è di impedimento al Suo progetto d'amore. Tutto quello che ti appare come lotta della vita, oppressione, angoscia, miseria, è in realtà il combattimento del Suo amore. Se tu ti abbandonassi a Dio un po' di più, se ti arrendessi totalmente al Suo amore, la lotta interiore cesserebbe immediatamente e Lui entrerebbe nel tuo cuore da trionfatore. Ma tu sei ancora debole. Brancoli ancora nel buio perché non comprendi fino in fondo il Suo progetto d'amore. Se tu analizzassi tutte le vicende della tua vita con uno sguardo profondo, troveresti in ogni spina un fiore e in ogni dolore un bacio del Signore.

UFFICIO DELLE LETTURE
Sabato della 6° settimana del tempo ordinario (San Policarpo)


V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

Questa introduzione si omette quando si comincia l'Ufficio con l'Invitatorio.

Inno
Gerusalemme nuova,
immagine di pace,
costruita per sempre
nell'amore del Padre.

Tu discendi dal cielo
come vergine sposa,
per congiungerti a Cristo
nelle nozze eterne.

Dentro le tue mura,
risplendenti di luce,
si radunano in festa
gli amici del Signore:

pietre vive e preziose,
scolpite dallo Spirito
con la croce e il martirio
per la città dei santi.

Sia onore al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.

I Antifona
Tu, solo, Signore, hai compiuto meraviglie:
eterna è la tua misericordia

SALMO 135, 1-9 (I) Inno pasquale
Narrare le gesta del Signore significa lodarlo (Cassiano).

Lodate il Signore perché è buono: *
eterna è la sua misericordia.

Lodate il Dio degli dèi: *
eterna è la sua misericordia.

Lodate il Signore dei signori: *
eterna è la sua misericordia.

Egli solo ha compiuto meraviglie: *
eterna è la sua misericordia.

Ha creato i cieli con sapienza: *
eterna è la sua misericordia.

Ha stabilito la terra sulle acque: *
eterna è la sua misericordia.

Ha fatto i grandi luminari: *
eterna è la sua misericordia.

Il sole per regolare il giorno: *
eterna è la sua misericordia;

la luna e le stelle per regolare la notte: *
eterna è la sua misericordia.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

I Antifona
Tu, solo, Signore, hai compiuto meraviglie:
eterna è la tua misericordia

II Antifona
Hai liberato dalla schiavitù il tuo popolo
con mano potente e braccio disteso.

SALMO 135, 10-15 (II) Inno Pasquale
Narrare le gesta del Signore significa lodarlo (Cassiano).

Percosse l'Egitto nei suoi primogeniti: *
eterna è la sua misericordia.

Da loro liberò Israele: *
eterna è la sua misericordia;

con mano potente e braccio teso: *
eterna è la sua misericordia.

Divise il mar Rosso in due parti: *
eterna è la sua misericordia.

In mezzo fece passare Israele: *
eterna è la sua misericordia.

Travolse il faraone e il suo esercito nel mar Rosso: *
eterna è la sua misericordia.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

II Antifona
Hai liberato dalla schiavitù il tuo popolo
con mano potente e braccio disteso.

III Antifona
Lodate il Dio del cielo;
egli ci ha liberati dai nostri nemici.

SALMO 135, 15-26 (II) Inno Pasquale
Narrare le gesta del Signore significa lodarlo (Cassiano).

Guidò il suo popolo nel deserto: *
eterna è la sua misericordia.

Percosse grandi sovrani: *
eterna è la sua misericordia;

uccise re potenti: *
eterna è la sua misericordia.

Seon, re degli Amorrei: *
eterna è la sua misericordia.

Og, re di Basan: *
eterna è la sua misericordia.

Diede in eredità il loro paese: *
eterna è la sua misericordia;

in eredità a Israele suo servo: *
eterna è la sua misericordia.

Nella nostra umiliazione si è ricordato di noi: *
eterna è la sua misericordia;

ci ha liberati dai nostri nemici: *
eterna è la sua misericordia.

Egli dà il cibo ad ogni vivente: *
eterna è la sua misericordia.

Lodate il Dio del cielo: *
eterna è la sua misericordia.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

III Antifona
Lodate il Dio del cielo;
egli ci ha liberati dai nostri nemici.

Versetto
V. Additami, Signore, le tue vie,
R. insegnami i tuoi sentieri.

Prima Lettura

Dal libro dei Proverbi 31, 10-31
Elogio della donna forte

Una donna perfetta chi potrà trovarla?
Ben superiore alle perle è il suo valore.
In lei confida il cuore del marito
e non verrà a mancargli il profitto.
Essa gli d felicità e non dispiacere
per tutti i giorni della sua vita.
Si procura lana e lino
e li lavora volentieri con le mani.
Ella è simile alle navi di un mercante,
fa venire da lontano le provviste.
Si alza quando ancora è notte
e prepara il cibo alla sua famiglia
e dà ordini alle sue domestiche.
Pensa ad un campo e lo compra
e con il frutto delle sue mani pianta una vigna.
Si cinge con energia i fianchi
e spiega la forza delle sue braccia.
E` soddisfatta, perché il suo traffico va bene,
neppure di notte si spegne la sua lucerna.
Stende la sua mano alla conocchia
e gira il fuso con le dita.
Apre le sue mani al misero,
stende la mano al povero.
Non teme la neve per la sua famiglia,
perché tutti i suoi di casa hanno doppia veste.
Si fa delle coperte,
di lino e di porpora sono le sue vesti.
Suo marito è stimato alle porte della città
dove siede con gli anziani del paese.
Confeziona tele di lino e le vende
e fornisce cinture al mercante.
Forza e decoro sono il suo vestito
e se la ride dell'avvenire.
Apre la bocca con saggezza
e sulla sua lingua c'è dottrina di bontà.
Sorveglia l'andamento della casa;
il pane che mangia non è frutto di pigrizia.
I suoi figli sorgono a proclamarla beata
e suo marito a farne l'elogio:
«Molte figlie hanno compiuto cose eccellenti,
ma tu le hai superate tutte!».
Fallace è la grazia e vana è la bellezza,
ma la donna che teme Dio è da lodare.
Datele del frutto delle sue mani
e le sue stesse opere la lodino alle porte della città.

Responsorio Prima Lettura Cfr. Pro 31, 17. 18, Sal 45, 6
R. Con energia si cinge i fianchi, spiega la forza delle sue braccia. * La sua lampada non si spegnerà in eterno.
V. Dio è con lei: non potrà vacillare; l'aiuterà prima del mattino.
R. La sua lampada non si spegnerà in eterno.

Seconda Lettura

Dalla «Lettera della chiesa di Smirne sul martirio di san Policarpo» (13, 2-15, 3; Funk, Patres apost. 1, 297-299)
Come sacrificio gradevole e accetto

Quando il rogo fu pronto, Policarpo si spogliò di tutte le vesti e, sciolta la cintura, tentava anche di togliersi i calzari, cosa che prima non faceva, perché sempre tutti i fedeli andavano a gara a chi più celermente riuscisse a toccare il suo corpo. Anche prima del martirio era stato trattato con ogni rispetto, per i suoi santi costumi. Subito fu circondato di tutti gli strumenti che erano stati preparati per il suo rogo. Ma quando stavano per configgerlo con i chiodi disse: «Lasciatemi così: perché colui che mi dà la grazia di sopportare il fuoco mi concederà anche di rimanere immobile sul rogo senza la vostra precauzione dei chiodi». Quelli allora non lo confissero con i chiodi ma lo legarono.
Egli dunque, con le mani dietro la schiena e legato, come un bell'ariete scelto da un gregge numeroso, quale vittima accetta a Dio preparata per il sacrificio, levando gli occhi al cielo disse: «Signore, Dio onnipotente, Padre del tuo diletto e benedetto Figlio Gesù Cristo, per mezzo del quale ti abbiamo conosciuto; Dio degli Angeli e delle Virtù, di ogni creatura e di tutta la stirpe dei giusti che vivono al tuo cospetto: io ti benedico perché mi hai stimato degno in questo giorno e in quest'ora di partecipare, con tutti i martiri, al calice del tuo Cristo, per la risurrezione dell'anima e del corpo nella vita eterna, nell'incorruttibilità per mezzo dello Spirito Santo. Possa io oggi essere accolto con essi al tuo cospetto quale sacrificio ricco e gradito, così come tu, Dio senza inganno e verace, lo hai preparato e me l'hai fatto vedere in anticipo e ora l'hai adempiuto.
Per questo e per tutte le cose io ti lodo, ti benedico, ti glorifico insieme con l'eterno e celeste sacerdote Gesù Cristo, tuo diletto Figlio, per mezzo del quale a te e allo Spirito Santo sia gloria ora e nei secoli futuri. Amen». Dopo che ebbe pronunciato l'Amen e finito di pregare, gli addetti al rogo accesero il fuoco. Levatasi una grande fiammata, noi, a cui fu dato di scorgerlo perfettamente, vedemmo allora un miracolo e siamo stati conservati in vita per annunziare agli altri le cose che accaddero.
Il fuoco si dispose a forma di arco a volta come la vela di una nave gonfiata dal vento e avvolse il corpo del martire come una parete. Il corpo stava al centro di essa, ma non sembrava carne che bruciasse, bensì pane cotto oppure oro e argento reso incandescente. E noi sentimmo tanta soavità di profumo, come di incenso o di qualche altro aroma prezioso.

Responsorio Ap 2, 8-9. 10
R. All'angelo della Chiesa di Smirne scrivi: Così parla il Primo e l'Ultimo, che era morto ed è tornato alla vita. Conosco la tua tribolazione, la tua povertà tuttavia sei ricco.* Sii fedele sino alla morte e ti darò la corona della vita.
V. Non temere ciò che stai per soffrire: ecco, il diavolo sta per gettare alcuni di voi in carcere, per mettervi alla prova.
R. Sii fedele sino alla morte e ti darò la corona della vita.


ORAZIONE
O Dio, Signore e Padre di tutti gli uomini, che hai unito alla schiera dei martiri il vescovo san Policarpo, concedi anche a noi, per sua intercessione, di bere al calice della passione del Cristo e di comunicare alla gloria della risurrezione. Per il nostro Signore.

R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.