Santo Rosario on line

Mercoledi, 24 aprile 2024 - Misteri gloriosi - San Fedele da Sigmaringen ( Letture di oggi )

San Giovanni Bosco:Mi ricordo che essendo io ragazzino, mia madre mi mandò a l'accogliere le ova nel pollaio: uscendo non badai alla porticina, e percossi d'una forte capata, sicchè più giorni portai l'ammaccatura. Omobono mi disse: Tientela a mente per sapere poi nel mondo alzarli e abbassarli a tempo. Un altro di, volendo varcare un fossatello troppo largo, vi cascai. Egli dopo che m'ebbe tratto fuori, rasciutto e consolato, mi disse: Da qui innanzi ti ricorda sempre di far il passo secondo la gamba. Mio fratello aveva avuto in regalo una pianta di limone, e vedendola carica di fiori, li colse e ne fece un mazzolino che mostrava a tutti, che a tutti facea annasare. Ma venne l'estate, e il limone di mio fratello non portò verun frutto, ond' egli se ne lamentava. Omobono gli disse: Figlimi mio, chi vuol aver frutti non colga tutti i fiori.

UFFICIO DELLE LETTURE
Martedì della 30° settimana del tempo ordinario


V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

Questa introduzione si omette quando si comincia l'Ufficio con l'Invitatorio.

Inno
Ascolta, o Padre santo,
la voce dei fedeli,
che invocano il tuo nome.

Tu spezza le catene,
guarisci le ferite,
perdona i nostri errori.

Senza te siam sommersi
in un gorgo profondo
di peccati e di tenebre.

Il tuo braccio potente
ci conduca a un approdo
di salvezza e di pace.

Sia onore e gloria al Padre,
al Figlio e al Santo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.

I Antifona
Affida al Signore la tua via,
ed egli compirà la sua opera.

SALMO 36 Il destino dell’empio e del giusto I (1-11)
Beati i miti, perché erediteranno la terra (Mt 5, 5).

Non adirarti contro gli empi, *
non invidiare i malfattori.
Come fieno presto appassiranno, *
cadranno come erba del prato.

Confida nel Signore e fa’ il bene, *
abita la terra e vivi con fede.
Cerca la gioia nel Signore, *
esaudirà i desideri del tuo cuore.

Manifesta al Signore la tua via, *
confida in lui: compirà la sua opera;
farà brillare come luce la tua giustizia, *
come il meriggio il tuo diritto.

Sta’ in silenzio davanti al Signore *
e spera in lui;
non irritarti per chi ha successo, *
per l’uomo che trama insidie.

Desisti dall’ira e deponi lo sdegno, *
non irritarti: faresti del male,
poiché i malvagi saranno sterminati, *
ma chi spera nel Signore possederà la terra.

Ancora un poco e l’empio scompare, *
cerchi il suo posto e più non lo trovi.
I miti invece possederanno la terra *
e godranno di una grande pace.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

I Antifona
Affida al Signore la tua via,
ed egli compirà la sua opera.

II Antifona
Allontànati dal male, fa’ il bene:
il Signore sostiene i giusti.

SALMO 36 Il destino dell’empio e del giusto I (12-29)
Beati i miti, perché erediteranno la terra (Mt 5, 5).

L’empio trama contro il giusto, *
contro di lui digrigna i denti.
Ma il Signore ride dell’empio, *
perché vede arrivare il suo giorno.

Gli empi sfoderano la spada
e tendono l’arco †
per abbattere il misero e l’indigente, *
per uccidere chi cammina sulla retta via.

La loro spada raggiungerà il loro cuore *
e i loro archi si spezzeranno.

Il poco del giusto è cosa migliore *
dell’abbondanza degli empi;
le braccia degli empi saranno spezzate, *
ma il Signore è il sostegno dei giusti.

Conosce il Signore la vita dei buoni, *
la loro eredità durerà per sempre.
Non saranno confusi nel tempo della sventura *
e nei giorni della fame saranno saziati.

Poiché gli empi periranno, †
i nemici del Signore appassiranno
come lo splendore dei prati, *
tutti come fumo svaniranno.

L’empio prende in prestito e non restituisce, *
ma il giusto ha compassione e dà in dono.

Chi è benedetto da Dio possederà la terra, *
ma chi è maledetto sarà sterminato.

Il Signore fa sicuri i passi dell’uomo *
e segue con amore il suo cammino.
Se cade, non rimane a terra, *
perché il Signore lo tiene per mano.

Sono stato fanciullo e ora sono vecchio, †
non ho mai visto il giusto abbandonato *
né i suoi figli mendicare il pane.

Egli ha sempre compassione e dà in prestito, *
per questo la sua stirpe è benedetta.

Sta’ lontano dal male e fa’ il bene, *
e avrai sempre una casa.

Perché il Signore ama la giustizia
e non abbandona i suoi fedeli; †
gli empi saranno distrutti per sempre *
e la loro stirpe sarà sterminata.

​I giusti possederanno la terra *
e la abiteranno per sempre.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

II Antifona
Allontànati dal male, fa’ il bene:
il Signore sostiene i giusti.

III Antifona
Spera nel Signore
e segui la sua via.

SALMO 36 Il destino dell’empio e del giusto III (30-40)
Beati i miti, perché erediteranno la terra (Mt 5, 5).

La bocca del giusto proclama la sapienza, *
e la sua lingua esprime la giustizia;
la legge del suo Dio è nel suo cuore, *
i suoi passi non vacilleranno.

L’empio spia il giusto *
e cerca di farlo morire.
Il Signore non lo abbandona alla sua mano, *
nel giudizio non lo lascia condannare.

Spera nel Signore e segui la sua via: †
ti esalterà e tu possederai la terra *
e vedrai lo sterminio degli empi.

Ho visto l’empio trionfante *
ergersi come cedro rigoglioso;
sono passato e più non c’era, *
l’ho cercato e più non si è trovato.

Osserva il giusto e vedi l’uomo retto, *
l’uomo di pace avrà una discendenza.
Ma tutti i peccatori saranno distrutti, *
la discendenza degli empi sarà sterminata.

La salvezza dei giusti viene dal Signore, *
nel tempo dell’angoscia è loro difesa;

il Signore viene in loro aiuto e li scampa, †
li libera dagli empi e dà loro salvezza, *
perché in lui si sono rifugiati.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

III Antifona
Spera nel Signore
e segui la sua via.

Versetto
V. Insegnami sapienza e conoscenza:
R.ho fiducia nelle tue parole.

Prima Lettura

Dal libro della Sapienza 3, 1-19
Ai giusti il possesso del regno

Le anime dei giusti, invece, sono nelle mani di Dio,
  nessun tormento le toccherà.
  Agli occhi degli stolti parve che morissero;
  la loro fine fu ritenuta una sciagura,
  la loro dipartita da noi una rovina,
  ma essi sono nella pace.
  Anche se agli occhi degli uomini subiscono castighi,
  la loro speranza è piena di immortalità.
  In cambio di una breve pena
  riceveranno grandi benefici,
  perché Dio li ha provati
  e li ha trovati degni di sé:
  li ha saggiati come oro nel crogiuolo
  e li ha graditi come un olocausto.
  Nel giorno del loro giudizio risplenderanno;
  come scintille nella stoppia, correranno qua e là.
  Governeranno le nazioni, avranno potere sui popoli
  e il Signore regnerà per sempre su di loro.
  Quanti confidano in lui comprenderanno la verità;
  coloro che gli sono fedeli vivranno
  presso di lui nell'amore,
  perché grazia e misericordia
  sono riservate ai suoi eletti.
  Ma gli empi per i loro pensieri riceveranno il castigo,
  essi che han disprezzato il giusto
  e si son ribellati al Signore.
  Chi disprezza la sapienza e la disciplina è infelice.
  Vana la loro speranza e le loro fatiche senza frutto,
  inutili le opere loro.
  Le loro mogli sono insensate,
  cattivi i loro figli,
  maledetta la loro progenie.
  Beata la sterile non contaminata,
  la quale non ha conosciuto un letto peccaminoso;
  avrà il suo frutto alla rassegna delle anime.
  Anche l'eunuco, la cui mano
  non ha commesso iniquità
  e che non ha pensato cose malvagie contro il Signore,
  riceverà una grazia speciale per la sua fedeltà,
  una parte più desiderabile nel tempio del Signore;
  poiché il frutto delle opere buone è glorioso
  e imperitura la radice della saggezza.
  I figli di adulteri non giungeranno a maturità;
  la discendenza di un'unione illegittima
  sarà sterminata.
  Anche se avranno lunga vita,
  non saran contati per niente,
  e, infine, la loro vecchiaia sarà senza onore.
  Se poi moriranno presto, non avranno speranza
  né consolazione nel giorno del giudizio,
  poiché di una stirpe iniqua è terribile il destino.
 
  Responsorio Prima Lettura Sap 3, 6. 7. 9
R. Il Signore li ha saggiati come l'oro nel crogiuolo e li ha graditi come un olocausto. Nel giorno del giudizio risplenderanno: * grazia e misericordia sono riservate ai suoi eletti.
V. Chi confida in lui comprenderà la verità; chi gli è fedele vivrà presso di lui nell'amore:
R. grazia e misericordia sono riservate ai suoi eletti.

Seconda Lettura

Dalla «Lettera ai Corinzi» di san Clemente I, papa (Capp. 24, 1-5; 27, 1 - 29, 1; Funk, 1, 93-97)
Dio è fedele alle sue promesse

Consideriamo, o carissimi, come il Signore ci mostri continui esempi della risurrezione futura, della quale ci ha dato una primizia in Gesù Cristo, risuscitandolo dai morti.
Osserviamo la risurrezione che avviene nella legge del tempo. Il giorno e la notte ci fanno vedere la risurrezione. La notte si addormenta, il giorno risorge. Il giorno se ne va, la notte sopravviene. Prendiamo come esempio i frutti. Il seme cos`è , e come si genera? Il seminatore è uscito e ha sparso sulla terra ciascuno dei semi. Questi, caduti per terra secchi e nudi, marciscono. Poi Dio grande e provvidente li fa risorgere dallo stesso disfacimento, e da un solo seme ne ricava molti, e li porta alla fruttificazione. Le nostre anime stiano attaccate a lui con questa speranza, a lui che è fedele nella promessa e giusto nei giudizi. Colui che ha proibito di mentire, molto meno mentirà egli stesso. Niente infatti è impossibile a Dio, fuorché mentire. Facciamo dunque rivivere la nostra fede in lui e consideriamo come tutte le cose sono a lui congiunte.
Con una parola della sua maestà ha stabilito ogni cosa e con una sua parola può tutto distruggere. Chi potrebbe domandargli: Che hai fatto? O chi potrebbe opporsi alla potenza della sua forza?
(cfr. Sapè 12, 12). Le sue opere egli le farà tutte quando vorrà e come vorrà, e nulla cadrà di quanto egli ha stabilito. Tutto gli sta davanti e nulla sfugge alla sua volontà. «I cieli narrano la gloria di Dio e l`opera delle sue mani annunzia il firmamento. Il giorno al giorno ne affida il messaggio, e la notte ne trasmette notizia. Non è linguaggio e non sono parole di cui non si oda il suono» (Sal 18, 2-4). Poiché dunque tutto è aperto ai suoi occhi e alle sue orecchie, rigettiamo ogni torbida fantasia ed evitiamo i sentieri del male per meritare il sostegno della sua misericordia di fronte al giudizio futuro. Dove infatti potremmo sfuggire dalla sua mano potente? Quale altro mondo potrebbe accogliere uno che è fuggiasco da lui? Dice infatti la Scrittura: Dove andrò e dove mi occulterò dalla tua presenza? Se salgo al cielo, là tu sei; se mi recherò alle estremità della terra, mi afferra la tua destra; se mi adagerò in fondo all`abisso, là è il tuo spirito (cfr. Sal 138, 7-11).
Dove dunque ritirarsi, o dove fuggire da lui che tutto abbraccia?
Accostiamoci invece a lui nella santità dell`anima, leviamo a lui le mani pure e senza macchia, amiamo il nostro Padre, buono e misericordioso, che ha fatto di noi la sua eredità.

Responsorio Seconda Lettura Est 4, 17b. c
R. Signore, sovrano dell'universo, tutte le cose sono sottoposte al tuo potere e nessuno può opporsi alla tua volontà; * salvaci, per amore del tuo nome.
V. Tu hai fatto il cielo e la terra e tutte le meraviglie dell'universo:
R. salvaci, per amore del tuo nome.


ORAZIONE
Dio onnipotente ed eterno, accresci in noi la fede, la speranza e la carità, e, perché possiamo ottenere ciò che prometti, fa' che amiamo ciò che comandi. Per il nostro Signore.

R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.