Santo Rosario on line

Mercoledi, 17 aprile 2024 - Misteri gloriosi - Santa Caterina Tekakwitha ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Nel primo anno del mio sacerdozio, nel lontano 1984, facevo servizio in una parrocchia di montagna al confine con la Bosnia. Un giorno, mentre portavo la Comunione ai malati, mi condussero in una casa isolata in cui viveva una povera donna molto chiacchierata. Stava per morire e dovevo darle l'Estrema unzione. Entrai nella casa: uno squallore indicibile. La poveretta era stesa sul letto. Tremava, mentre fuori nevicava. Era coperta solo con uno straccio di cotone, che certo non poteva scaldarla. Vicino in un lettino, avvolto in una calda coperta di lana, dormiva il suo bambino. Anche dinanzi alla morte, la poveretta aveva preferito tremare lei e scaldare il figlio. Aveva realizzato con lui l'amore perfetto: lo aveva amato fino al sacrificio di sé. Mi sentii arido per aver giudicato presto, ed umiliato da una sublimita' divina vissuta dalla donna nella semplice natura e che io non sapevo vivere nella superiorità della grazia. Dio era presente in quella casa ed era riuscito a far accettare alla donna, da tutti giudicata, un atto degno dell'amore di Cristo: donando sé stessa gratuitamente... Prima che scendesse la sera, le portai dal convento una pesante coperta di lana. Tempo fa, sono venuto a sapere che la donna vive ancora, a Mostar, ed è trattata da regina da suo figlio medico, e coccolata tutti i giorni dai suoi adorati nipoti.

INVITATORIO
Mercoledì della 28° settimana del tempo ordinario


V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.

Antifona
O terra tutta, acclamate al Signore,
servite il Signore nella gioia.

SALMO 94  Invito a lodare Dio
Esortatevi a vicenda ogni giorno, finché dura «quest'oggi» (Eb 3,13)

Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).

Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).

Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).

Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,

dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).

Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;

  perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).

Antifona
O terra tutta, acclamate al Signore,
servite il Signore nella gioia.