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Giovedi, 28 marzo 2024 - Misteri luminosi - San Castore di Tarso ( Letture di oggi )

San Filippo Neri:Le bizzarrie e le stranezze, compiute da San Filippo, durante la sua vita, specialmente nel periodo in cui era più in auge, furono tali e tante che verrebbe la voglia di non credervi se non ci fossero le testimonianze del Processo di Canonizzazione e soprattutto se non si sapesse che il fare stranezze entrava nelle regole di vita del nostro Santo. Era il principale studio di San Filippo quello di farsi credere un buono a nulla, un buffone, uno scemo. Per questo si metteva a saltare, ballare e sgambettare per le vie e per le piazze. Usciva con la veste alla rovescia infilando nei piedi certe scarpe bianche e larghe che sembravano fatte per il carnevale. Riceveva gente in camera sua, anche principi e cardinali, con una berretta bianca in testa, e una camiciola rossa che gli arrivava ai piedi. Non garbava poi per niente i segni di rispetto o di onore. Quando, andando in chiesa, uomini o donne gli si accostavano per toccargli le vesti o si inginocchiavano dinanzi per averne la benedizione, egli si metteva a tirare le orecchie o i capelli, distribuiva scappellotti, posava gli occhiali sul naso dell’uno o dell’altro. Ad Anna Borromeo, la sorella del Cardinale, che gli chiedeva la benedizione sulla pubblica via stando inginocchiata per terra davanti a lui, egli posò la sua mano sul capo in atto di benedirla, ma poi con una mossa svelta le scompigliò tutti i capelli. Nella festa di San Pietro in Vincoli, nella piazza davanti alla Chiesa patronale, affollatissima di gente, egli si mise a saltare come un ragazzo. Guarda quel vecchio matto, disse qualcuno. Quando Filippo sentiva di queste frasi, allora era contento.

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