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Mercoledi, 24 aprile 2024 - Misteri gloriosi - San Fedele da Sigmaringen ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Lungo la strada di Gerico succede proprio di tutto. Gesù è diretto verso Gerusalemme. Intorno a Lui c'è molto entusiasmo, ci sono delle sincere adesioni, ma anche i dinieghi. C'è chi si tira indietro ancor prima di cominciare e chi, pur stando con Lui, è mille miglia lontano dal Suo modo di pensare. Gli apostoli Giacomo e Giovanni si fanno avanti cercando dei privilegi. È sempre così: tutti vogliono essere primi. Da che mondo è mondo, questa è stata la molla che ha spinto in avanti intera umanità. Ma Gesù ne cambia direzione: bisogna essere primi nel servire, bisogna primeggiare nell'umiltà. Lo sperimentiamo anche nelle nostre comunità dove anche il più piccolo servizio rischia di trasformarsi in desiderio di mettersi in mostra. L'umiltà è il balsamo per le nostre ferite. Signore, rendimi umile e liberami dal gioco perverso della competizione.

L'imitazione di Cristo

LA VERA CONSOLAZIONE VA CERCATA SOLAMENTE IN DIO

Gesu
PAROLE DEL DISCEPOLO
Qualunque cosa io possa desiderare o immaginare per mia consolazione, non me la riprometto qui, ora, ma in futuro. Perché, pur se avessi, per me solo, tutte le consolazioni del mondo e potessi godere tutte le delizie terrene, certamente esse non potrebbero durare a lungo. Non potrai, quindi, anima mia, trovare piena consolazione né perfetto conforto se non in Dio, consolatore dei miseri e rifugio degli umili. Aspetta un poco, anima mia, aspetta la divina promessa ed avrai in Cielo la pienezza d'ogni bene. Se tu brami troppo disordinatamente i beni della terra, perderai quelli eterni del Cielo.

Abbi pure le cose temporali per il giusto uso, ma il desiderio sia per le cose eterne. Nessun bene di quaggiù vale a saziarti, perché non sei stata creata per goderne. Anche se tu possedessi tutti i beni del mondo, non potresti essere felice e beata; ma solo in Dio, Creatore dell'universo, consiste interamente la tua beatitudine e felicità. Non quella che sembra tale e viene esaltata dagli stolti che amano il mondo, ma quella che attendono i buoni fedeli di Cristo; ma quella che talora pregustano coloro che vivono dello spirito ed i puri di cuore, "la patria dei quali è nei Cieli" (Fil 3,20).

Vano e breve è ogni conforto che viene dagli uomini. Conforto vero e beatificante è quello che si attinge interiormente dalla Verità. L’uomo pio porta, dappertutto, con sé il suo Consolatore, Gesù, e Gli dice: Stammi vicino, o Signore Gesù, in ogni luogo ed in ogni tempo. Mia consolazione sia questa: privarmi con animo lieto d'ogni conforto umano. E qualora mi mancasse la tua consolazione, la tua volontà e la giusta prova alla quale Tu mi sottoponi, siano mio supremo conforto. Infatti, "non durerà per sempre la tua collera né sarà eterna la tua minaccia" (Sal 102,9).