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Venerdi, 29 marzo 2024 - Misteri dolorosi - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Nella preghiera chiedi a Dio di rendere la tua fede forte e matura, perché molti errori provengono da una fede infantile. C'è chi si accosta alla Comunione non tanto per ringraziare il Signore, ma per provare belle sensazioni e piaceri sensibili. Se ciò non accade, se la prendono con Dio perché pensano di non aver ricevuto nulla. Non comprendono che la grazia del sacramento non ha nulla a che vedere con i sensi e che a volte Dio annulla i sensi proprio per fare spazio alla fede. C'è chi, non provando piacere nella preghiera, perde l'interesse per essa pensando che non serva a nulla: non comprende che invece, per divina provvidenza, il piacere gli viene negato proprio per evitare che la sua superbia aumenti.

L'imitazione di Cristo

LA GRAZIA DELLA DEVOZIONE SI ACQUISTA CON L'UMILTA' E CON LA RINUNCIA A SE STESSO

Gesu
PAROLE DELL'AMATO
Tu devi cercare la grazia della devozione con insistenza, chiederla con vivo desiderio, aspettarla con pazienza e con fiducia, riceverla con gratitudine, conservarla con umiltà, cooperare con essa con zelo, e rimetterti a Dio per il tempo e per il modo della celeste visita, fino a che essa venga. Tu devi, soprattutto, umiliarti, quando dentro di te senti poca o nessuna devozione, senza però abbatterti troppo e rattristarti eccessivamente. Spesso Dio dà in un istante ciò che, per lungo tempo, ha negato; talvolta, dà alla fine ciò che al principio della preghiera ha differito.

Se questa grazia fosse accordata sempre subito e fosse li pronta, conformemente al nostro desiderio, l'uomo, che è fragile, non saprebbe sostenerla. Perciò, la grazia della devozione bisogna attenderla con salda speranza e con umile pazienza. Tuttavia, devi dare la colpa a te e ai tuoi peccati, quando non ti è data o ti viene tolta senza che tu ne comprenda il motivo.

Qualche volta, è una piccola cosa quella che impedisce o nasconde la grazia, seppure piccolo, e non piuttosto grande, si possa chiamare ciò che ostacola un bene così eccelso. E se, piccolo o grande che sia, questo inciampo sarai riuscito ad allontanarlo e a superarlo del tutto, tu otterrai ciò che hai chiesto. Infatti, appena ti sarai dato a Dio con tutto il cuore, senza cercare questo o quello secondo il tuo capriccio o il tuo volere, ma ti sarai rimesso interamente a Lui, ti troverai unito a Lui e tranquillo, perché nulla avrà per te gusto e piacere tanto, quanto ciò che piace al volere divino.

Chiunque, pertanto, con cuore semplice avrà innalzato la sua intenzione a Dio e si sarà spogliato d'ogni affetto disordinato o dell'avversione per qualsiasi creatura, sarà nelle migliori condizioni di ricevere la grazia e sarà degno del dono della devozione. Infatti, il Signore versa la sua benedizione là, dove avrà trovato vasi vuoti.

E quanto più perfettamente uno rinuncia alle cose di quaggiù e più muore a se stesso con il disprezzo di sé, tanto più presto viene in lui la grazia, tanto più abbondantemente affluisce in lui e tanto più in alto ne solleva il cuore liberato da ogni cosa. Allora, egli vedrà e sarà nell'abbondanza "e sarò raggiante ed il suo cuore s'allargherà in Dio" (Is 60, 5), perché la mano di Dio è con lui, che si è rimesso totalmente e per sempre alla sua Volontà. "Ecco, così sarò benedetto l'uomo" (Sal 127, 4) che cerca Dio con tutto il suo cuore e non invano ha ricevuto la sua vita. Ricevendo la Santa Eucaristia, egli merita la grande grazia d'essere unito a Dio, perché non mira alla propria devozione ed alla propria consolazione, ed invece, di là d'ogni devozione e consolazione, mira alla gloria e all'onore di Dio.