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Venerdi, 29 marzo 2024 - Misteri dolorosi - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi )

San Filippo Neri:Quando andava a visitarlo gente illustre, che tuttavia lo conosceva solo per fama era proprio quando le combinava più grosse: si mostrava con la gatta o col cagnolino in braccio, si vestiva con vesti preistoriche o alla rovescia e non tralasciava mai di fare qualche balletto. E’ rimasta famosa la visita fattagli da alcuni principi polacchi mandati da Papa Clemente VIII. Filippo, avvertito a tempo, disse al suo aiutante di quei giorni, il padre Pietro Consolini, di prendere il libro delle “Facezie dell’Arlotto” e di mettersi a leggerle a voce alta. Giunti quei principi nella sua stanza, egli senza tante cerimonie, disse loro: Aspettate che si finisca questa favola. E mentre il Consolini leggeva, ammiccando ai Polacchi, diceva loro: Vedete bene, signori, che tengo anch’io dei buoni libri. E al Padre Consolini: Più adagio, padre; ripetete quel passo, non l’ho capito bene. Quei principi allora si seccarono alquanto della cosa e se ne andarono con molte scuse ma convinti di essere andati a trovare un matto. Filippo, con una fregatina di mani, faceva riporre a posto il libro delle «Facezie», concludendo: Abbiamo fatto quello che bisognava.

Primo libro di Samuele 11,1-15





11


1Circa un mese dopo, Nacas l'Ammonita si mosse e pose il campo contro Iabes di Gàlaad. Tutti i cittadini di Iabes di Gàlaad dissero allora a Nacas: "Vieni a patti con noi e ti saremo sudditi". 2Rispose loro Nacas l'Ammonita: "A queste condizioni mi alleerò con voi: possa io cavare a tutti voi l'occhio destro e porre tale gesto a sfregio di tutto Israele". 3Di nuovo chiesero gli anziani di Iabes: "Lasciaci sette giorni per inviare messaggeri in tutto il territorio d'Israele. Se nessuno verrà a salvarci, usciremo incontro a te". 4I messaggeri arrivarono a Gàbaa di Saul e riferirono quelle parole davanti al popolo e tutto il popolo levò la voce e pianse. 5Or ecco Saul veniva dalla campagna dietro l'armento. Chiese dunque Saul: "Che ha il popolo da piangere?". Riferirono a lui le parole degli uomini di Iabes. 6Lo spirito di Dio investì allora Saul ed egli, appena udite quelle parole, si irritò molto. 7Poi prese un paio di buoi, li fece a pezzi e ne inviò in tutto il territorio d'Israele mediante messaggeri con questo proclama: "Se qualcuno non uscirà dietro Saul e dietro Samuele, la stessa cosa avverrà dei suoi buoi". Si sparse lo spavento del Signore nel popolo e si mossero come un sol uomo. 8Saul li passò in rassegna a Bèzek e risultarono trecentomila Israeliti e trentamila di Giuda. 9Dissero allora ai messaggeri che erano giunti: "Direte ai cittadini di Iabes di Gàlaad: Domani, quando il sole comincerà a scaldare, avverrà la vostra salvezza".

I messaggeri partirono e riferirono agli uomini di Iabes, che ne ebbero grande gioia. 10Allora gli uomini di Iabes diedero risposta a Nacas: "Domani usciremo incontro a voi e ci farete quanto sembrerà bene ai vostri occhi". 11Il giorno dopo Saul divise il grosso in tre schiere e irruppe in mezzo al campo nemico sul far del mattino; batterono gli Ammoniti finché il giorno si fece caldo. Quelli che scamparono furono dispersi talmente che non ne rimasero due insieme.

12Il popolo allora disse a Samuele: "Chi ha detto: Dovrà forse regnare Saul su di noi? Consegnaci costoro e li faremo morire". 13Ma Saul disse: "Oggi non si deve far morire nessuno, perché in questo giorno il Signore ha operato una liberazione in Israele". 14Samuele ordinò al popolo: "Su, andiamo a Gàlgala: là inaugureremo il regno". 15Tutto il popolo si portò a Gàlgala e là davanti al Signore in Gàlgala riconobbero Saul come re; qui ancora offrirono sacrifici di comunione davanti al Signore e qui fecero grande festa Saul e tutti gli Israeliti.