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Venerdi, 19 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Leone IX Papa ( Letture di oggi )

San Filippo Neri:Si trovavano ogni sera in via dei Banchi, oltre ponte Sant’Angelo, dei giovani che giocavano accanitamente all’innocente e bambinesco giuoco della piastrella. Avevano però il brutto vizio di condire il loro divertimento con le grida più chiassose e invereconde intercalandole con non poche orribili bestemmie. Filippo andava spesso in via dei Banchi, e appena quei giovinastri lo scorgevano gli gridavano dietro: — Ehi, fra Filippo! Ehi, fratonzolo, vieni un po’ qui a giocare con noi!... Lo chiamavano frate o fratonzolo perché da un po’ di tempo Filippo aveva preso a portare una specie di tunica col cappuccio, come i mistici eremiti abruzzesi giunti a Roma col nome di Cappuccini; e come loro nel cappuccio aveva sempre un po’ di pane e un libro di preghiere. Fate largo! Fate largo all’eremita! Date il passo all’uomo di Dio! Gridavano scherzosamente i giovani. Filippo sorridendo amorevolmente, e non risparmiandosi qualche volta di rispondere loro per le rime da vero e buon fiorentino qual era, si tirava su le maniche della tonaca e lanciava la sua brava piastrella diritta al segno, quasi senza fallire un colpo, come quando giocava in riva all’Arno da ragazzino. Allora tutti d’intorno l’acclamavano: — Bene! Bravo! Viva! E la gente che passava si fermava a guardare, meravigliata che un eremita non si peritasse di far lega con degli scioperati, riconosciuti come i peggiori soggetti di Roma. Ma lo strambo e giocondo eremita, quando vedeva che i curiosi erano cresciuti abbastanza, gettava via la piastrella e, fermandosi sul più bello del giuoco, esclamava, fattosi d’un tratto serio e ispirato:— Fratelli, cari fratelli, tutti qua! Vi voglio dire qualcosa di importante, di cui dovete rimanere contenti. Vi voglio dire che Iddio chiede del bene anche da voi. Morì in croce per tutti, il Signore; anche per voi che non vi vergognate di bestemmiarlo, di ingannarlo, di tradirlo, di crocifiggerlo ancora e sempre, il Signore! Le sue chiese sono deserte e abbandonate. La sua casa vi aspetta, cari fratelli. Andate nella Casa del Signore, sia pur soltanto alla festa, ma andatevi. E soprattutto siate buoni e puri. State allegri quanto o come vi pare: ridete, scherzate, giocate pure alla piastrella, ma non peccate, o fratelli!. Quei giovani scapestrati e tutti quanti si erano fermati a far circolo, se ne stavano quieti e tutto orecchie a sentirlo. E quando, venuta la notte se ne tornavano a casa, vi giungevano con quelle buone parole nelle orecchie e poco alla volta divenivano migliori.

Primo libro delle Cronache 8,1-40





8


1Beniamino generò Bela suo primogenito, Asbel secondo, Achiràm terzo, 2Noca quarto e Rafa quinto. 3Bela ebbe i figli Addar, Ghera padre di Ecud, 4Abisua, Naaman, Acoach, 5Ghera, Sepufàn e Curam.

6Questi furono i figli di Ecud, che erano capi di casati fra gli abitanti di Gheba e che furono deportati in Manàcat. 7Naaman, Achia e Ghera, che li deportò e generò Uzza e Achiud.

8Sacaràim ebbe figli nei campi di Moab, dopo aver ripudiato le mogli Cusim e Baara. 9Da Codes, sua moglie, generò Iobab, Zibia, Mesa, Melcam, 10Jeus, Sachia e Mirma. Questi furono i suoi figli, capi di casati.

11Da Cusim generò Abitùb ed Elpaal. 12Figli di Elpaal: Eber, Miseam e Semed, che costruì Ono e Lidda con le dipendenze.

13Beria e Sema, che furono capi di casati fra gli abitanti di Aialon, misero in fuga gli abitanti di Gat. 14Loro fratelli: Sasak e Ieremòt.

15Zebadia, Arad, Ader, 16Michele, Ispa e Ioca erano figli di Beria. 17Zebadia, Mesullàm, Chizki, Cheber, 18Ismerai, Izlia e Iobab erano figli di Elpaal. 19Iakim, Zikri, Zabdi, 20Elienài, Silletài, Elièl, 21Adaià, Beraià e Simrat erano figli di Simei. 22Ispan, Eber, Eliel, 23Abdon, Zikri, Canàn, 24Anania, Elam, Antotia, 25Ifdia e Penuèl erano figli di Sasak. 26Samserài, Secaria, Atalia, 27Iaaresia, Elia e Zikri erano figli di Ierocàm. 28Questi erano capi di casati, secondo le loro genealogie; essi abitavano in Gerusalemme.

29In Gàbaon abitava il padre di Gàbaon; sua moglie si chiamava Maaca; 30il primogenito era Abdon, poi Zur, Kis, Baal, Ner, Nadàb, 31Ghedor, Achio, Zeker e Miklòt. 32Miklòt generò Simeà. Anche costoro abitavano in Gerusalemme accanto ai fratelli.

33Ner generò Kis; Kis generò Saul; Saul generò Giònata, Malkisùa, Abinadàb e Is-Bàal. 34Figlio di Giònata fu Merib-Bàal; Merib-Bàal generò Mica. 35Figli di Mica: Piton, Melech, Tarea e Acaz. 36Acaz generò Ioadda; Ioadda generò Alèmet, Azmàvet e Zimrì; Zimrì generò Moza. 37Moza generò Binea, di cui fu figlio Refaia, di cui fu figlio Eleasà, di cui fu figlio Azel. 38Azel ebbe sei figli, che si chiamavano Azrikàm, Bocru, Ismaele, Searia, Abdia e Canan; tutti questi erano figli di Azel. 39Figli di Esek suo fratello: Ulam suo primogenito, Ieus secondo, Elifèlet terzo. 40I figli di Ulam erano uomini valorosi e tiratori di arco. Ebbero numerosi figli e nipoti: centocinquanta. Tutti questi erano discendenti di Beniamino.